Nuovi membri del regno animale in arrivo. Al termine di un progetto di ricerca decennale presso l'isola di Sulawesi in Indonesia, condotto da un gruppo di scienziati guidati da Jake Esselstyn, teriologo dell'Università della Louisiana, sono state scoperte e descritte ben 14 nuove specie endemiche di toporagni. Una scoperta di tale portata non accadeva dagli anni 30.
L'eccezionalità è data dal fatto che, sebbene siano milioni le specie di animali ancora da scoprire e descrivere, la maggior parte di queste sono invertebrati. Attualmente, invece, conosciamo circa 65mila specie di animali vertebrati. Possono sembrare tanti, ma in realtà rappresentano solo il 3% di tutto il regno animale. I vertebrati sono più grandi e più facilmente identificabili rispetto alla fauna invertebrata della volta delle foreste equatoriali o degli abissi oceanici.
Ma chi sono queste nuove specie e come si è arrivati a questa eccezionale scoperta?
I toporagni del genere Crocidura
Le quattordici specie descritte appartengono tutte al genere Crocidura della famiglia dei soricidi, o toporagni, piccoli mammiferi distribuiti in tutto il mondo ad eccezione di Australia e Nuova Zelanda. A prima vista questi animaletti possono sembrare dei roditori. Tuttavia le somiglianze sono solo apparenti: i toporagni sono in realtà insettivori, più vicini filogeneticamente a carnivori e cetacei rispetto che a ratti e capibara. Le maggiori differenze morfologiche si riscontrano nei denti, ed infatti i toporagni hanno denti affilati simili a punte, non i classici incisivi che i roditori usano per rosicchiare di tutto.
Il genere Crocidura in particolare, con le sue 197, anzi 211 specie conosciute, è il genere di mammiferi con il maggior numero di specie. Il loro nome in greco significa "coda lanosa" per via della peluria presente su di essa. Sono piccoli toporagni lunghi tra gli 8 e i 20 cm coda compresa, dalla testa allungata ed il muso appuntito e cosparso di lunghe vibrisse.
Molto interessante è un tipo di comportamento osservato nella maggior parte delle specie: il caravanning o "carovanaggio" ovvero quando una famiglia di toporagni deve cambiare nido, mamma e cuccioli si dispongono in fila indiana, con il primo cucciolo aggrappato al dorso della madre e gli altri al fratellino che li precede a formare una catena.
Le analisi molecolari ed il riconoscimento delle nuove specie
La grande diversità osservata dai ricercatori sull'isola indonesiana (14 nuove specie e 7 già precedentemente descritte) è un tipico esempio di radiazione adattativa locale, un fenomeno di rapida diversificazione di nuove specie a partire dal progenitore comune arrivato per primo sull'isola, in cui ogni specie si è adattata ad occupare una specifica nicchia ecologica. In particolare sono le differenze altitudinali (Sulawesi ha un'altitudine massima di 3478 metri) ad aver necessitato differenti adattamenti da parte dei toporagni, ma distinguere tra una specie e un'altra non è affatto semplice.
Con l'avanzamento delle nostre conoscenze nel campo della genetica, attualmente il riconoscimento di nuovi organismi viene effettuato prevalentemente effettuando studi molecolari. Per le analisi sono stati prelevati ed analizzati migliaia di campioni di DNA e tramite numerosi test è stato possibile riconoscere le 21 specie distine in cinque diversi morfogruppi in base al loro grado di parentela: il gruppo dei toporagni dalla coda lunga, il gruppo Rhoditis, quello dei toporagni dal corpo piccolo, il gruppo dalla coda spessa ed il gruppo ordinario.
Questo studio mette in evidenza il fatto che se desideriamo comprendere la reale estensione della biodiversità sulla Terra, nelle regioni tropicali montane sono assolutamente necessari campionamenti di organismi su larga scala, seguiti da esami approfonditi dei tratti genetici, morfologici e geografici, anche per gruppi apparentemente ben conosciuti come i mammiferi.