Il Beagle, simpatico e piccolo segugio inglese, amato dai reali nel Medioevo come cane da caccia e apprezzato in seguito anche come cane da famiglia, deve la sua popolarità al carattere socievole e gioioso.
socialità
- Rapporto con la famiglia umana3
- Rapporto con altri umani3
- Rapporto con altri cani3
- Rapporto con altri animali in casa1
attività
- Attività fisica3
- Giocosità3
- Ricerca3
- Riporto0
- Guardia0
adattabilità
- Vita in città1
- Adatto come primo cane1
- Adattabilità ai viaggi3
- Tolleranza alle temperature calde3
- Tolleranza alle temperature fredde3
cure e salute
- Cura del pelo0
- Predisposizione alle malattie0
- Attenzione all'alimentazione2
motivazioni
- Epimeletica2
- Affiliativa3
- Comunicativa3
- Et epimeletica2
- Somestesica1
- Sociale3
- Protettiva0
- Territoriale0
- Possessiva0
- Competitiva0
- Perlustrativa3
- Predatoria3
- Sillegica0
- Esplorativa3
- Di ricerca3
- Cinestesica3
- Collaborativa0
Ma non bisogna farsi ingannare dal suo aspetto dolce: nel suo petto batte un cuore di cacciatore, fiero e coraggioso, che ha bisogno di molto movimento e di vivere più tempo possibile a contatto con la natura.
Per questo è importante conoscere le origini e, soprattutto, la personalità, i bisogni e le motivazioni di questo grazioso bracchetto, che ha ispirato anche il famoso fumetto Snoopy. Per non correre il rischio di innamorarsi del suo musetto dolce, e poi ritrovarsi dopo un mese, sull’orlo di una crisi di nervi a chiedersi: “Ma perché il mio Beagle distrugge tutto?”, oppure “Perché quando passeggiamo il mio Beagle scappa e non mi ascolta?”.
Origine: Gran Bretagna
Standard: N° 290 / 18.02.1997 Gruppo 6: Segugi e cani per pista di sangue Sez: 1.2 Segugi di taglia media
Aspetto: Il Beagle è un cane di taglia medio-piccola, dall'aspetto armonioso con corpo solido e ben costruito, testa forte e proporzionata, orecchie grandi piatte portate in avanti e occhi dolci e rotondi. Le zampe sono robuste e muscolose, la coda è grossa e portata a sciabola. Il pelo è corto e liscio e può essere bicolore o tricolore nelle combinazioni bianco, marrone e nero. Le dimensioni dell'altezza variano dai 33 ai 40 cm. sia per i maschi che per le femmine.
Motivazioni: Predatoria, perlustrativa, esplorativa, cinestesica, sociale, affiliativa, comunicativa.
Amante di: Stare all'aria aperta nelle campagne, seguire piste e tracce, inseguire prede nei boschi, stare con la famiglia, socializzare con cani e umani.
Alimentazione, cura e mantenimento: Il Beagle è in generale un cane che gode di buona salute ma, essendo comunque una razza selezionata dall'uomo, può essere colpito da alcune patologie genetiche. Tra queste troviamo la displasia dell'anca e la lussazione della rotula, malformazioni articolari anche gravi, il glaucoma e l'atrofia progressiva della retina che possono provocare cecità, la LMS conosciuta come “Sindrome del Beagle cinese”, grave malformazione ereditaria della struttura ossea che può portare anche a disturbi cardiaci. Il Beagle ha un forte appetito, perciò è importante garantirgli un'alimentazione sana ed equilibrata e un'adeguata attività fisica.
Origine e storia
Le origini del Beagle sono incerte ma senza dubbio molto antiche. Alcune prime testimonianze risalgono al IV secolo quando diversi autori della Grecia Antica, tra cui Senofonte, descrissero cani segugi molto simili ai Beagle; anche il leggendario bardo dell'Irlanda celtica Ossian citò cani da caccia riconducibili a questo bracchetto. È quasi certo che piccoli segugi molto simili ai Beagle, arrivati in nord Europa insieme alle legioni Romane, venivano impiegati in Inghilterra nella caccia alla lepre.
Ben presto questo cane dalle piccole dimensioni divenne popolare tra le corti britanniche: scampati alle “leggi forestali” emanate intorno all'anno 1000 dal re d'Inghilterra Canuto il Grande (leggi che ordinavano l'uccisione di tutti i cani da caccia), nel 1300 fu il cane preferito da Edoardo II ed Enrico VII che possedevano mute di piccoli segugi che tenevano nelle tasche della giacca durante le battute di caccia (erano chiamati appunto “glove beagle”, come fossero un guanto da riporre) mentre Elisabetta I, figlia di Enrico VIII, viveva con mute di cani ancora più piccoli, alti una ventina di centimetri, i “pocket beagle”.
I Beagle della sovrana furono chiamati “Elizabeth Beagle” in suo onore: oltre a essere piccolissimi, erano conosciuti come “Singing Beagle”, ovvero “Beagle che cantano”. Pare che la regina, quando accoglieva i suoi ospiti, lasciasse i suoi cani liberi di girare e di “esibirsi” in lunghe performance “canore” -per la gioia dei presenti. Questa variante nana non superava i 25 cm di altezza, più o meno come i Chihuahua, e alla fine scomparve da sola perché individui così piccoli erano fragili, si ammalavano e non riuscivano a riprodursi. Apro una parentesi sui Beagle nani: se fate un ricerca su Google scoprirete che su Subito e siti simili ci sono diversi annunci di cuccioli di “Beagle Elizabeth” in vendita. Diffidate assolutamente da questi “allevatori” perché oggi nessun ente riconosce i Beagle miniaturizzati.
Ricordiamo che il nome “Beagle” deriva dall'antico termine inglese “Begle” o dal celtico “Beag”, entrambi che significano “piccolo”, appunto. Ma la vocazione venatoria di questi segugi era forte e ben presto anche le famiglie borghesi iniziarono ad apprezzarlo come cane da caccia alla lepre, alla volpe e al cinghiale: grazie alle sue dimensioni era assolutamente perfetto per la caccia a piedi.
Durante il 1700 la nobiltà inglese sostituì i piccoli bracchetti con i più veloci e grandi Harrier e Foxhound: la triste pratica di caccia alla volpe era molto in voga e servivano cani specializzati per seguire i cavalli al galoppo. Ma la popolarità del Beagle continuava a crescere, tanto che a metà del 1800 il Reverendo Philip Honeywood selezionò piccoli segugi con le fattezze attuali del Beagle e nel 1890 il Beagle Club inglese ne fissò le caratteristiche.
In quest’ultimo periodo i piccoli segugi raggiunsero gli Stati Uniti, dove incontrarono presto un gran seguito tanto che nel 1884 l'American Kennel Club lo riconobbe come razza ufficiale. Qui divenne il cane preferito per la caccia alla lepre ma soprattutto come cane da compagnia. Piccola curiosità: negli Stati Uniti è molto amato anche grazie al personaggio di Snoopy, che -ebbene sì – è proprio un Beagle. Pensate che l’ente di cinofilia americano lo ha inserito perfino nei suoi registri, come membro onorario, al primo posto tra i cani di questa razza.
In Italia il Beagle arrivò intorno agli anni 70 grazie a Paolo Dondina, estimatore della razza che importò alcuni esemplari dal Regno Unito e trovò subito riscontro nel pubblico che lo apprezzò soprattutto come cane da compagnia, nonostante la sua forte vocazione alla caccia.
Motivazioni (desideri e bisogni)
Tutta la storia del Beagle si sviluppa intorno ad un'attività ben precisa: la caccia al selvatico nel bosco. Non è quindi difficile immaginare quale siano le motivazioni che ardono dentro a quel corpicino muscoloso.
Prima di tutte, la motivazione predatoria, che lo porta a voler inseguire ogni piccolo animale in movimento che, insieme alle motivazioni perlustrativa ed esplorativa che rendono il suo il naso un vero radar di precisione, fa di lui un cane non adatto alle persone ansiose. La sua natura non lo porta ad essere un cane con cui fare passeggiate tranquille: dategli un qualsiasi ambiente e lui inizierà a tirare al guinzaglio e ad inseguire ogni traccia olfattiva.
Anche la motivazione cinestesica è altissima: il Beagle ha grande necessità di muoversi, deve necessariamente correre libero nella natura, che sia un sentiero o un bosco, ha il bisogno atavico di sentire la terra sotto le zampe, il vento tra le orecchie e tutti gli odori sprigionati dal selvatico che lasciano piste da seguire fino ad inoltrarsi nei rovi e nei canali. Il Beagle è forte, deciso e resistente: incurante del freddo, del fango e della vostra voce che lo chiama disperatamente… Vivere con un Beagle vuol dire anche questo: sono così spinti dai loro sensi che difficilmente torneranno al richiamo e non per mancanza d’affetto nei vostri confronti, anzi, ma perché è troppo bello fare il segugio!
È molto importante che non priviate mai il vostro bracchetto di questo: lavorate sulla relazione per coltivare rispetto e fiducia reciproca, armatevi di pazienza e calma e lasciatelo andare… Esistono lunghine e GPS satellitari che possono darvi una mano a non far impazzire voi e a rendere il cane felice. Può essere un lungo percorso ma sarà senza dubbio facilitato dalla sua motivazione affiliativa che lo fa affezionare moltissimo alla famiglia umana e muove in lui la voglia di fare cose insieme. Perché ricordate: anche se lontano chilometri da voi, il Beagle sa che siete con lui e non vede l'ora di stanare una lepre insieme ai suoi umani di riferimento.
È un cane anche molto sociale e comunicativo: riesce ad adattarsi a situazioni affollate, andando d'accordo con persone e cani. Per lui lo scontro non è mai una buona soluzione e preferisce risolvere tutto con una scodinzolata e qualche abbaio festoso. Sta a noi capire se il contesto lo mette a suo agio ed eventualmente allontanarlo da situazioni che rischia di subire, per esempio con umani troppo invadenti o cani eccessivamente bruschi.
Vivere con questa razza può essere facile, ma solo se siete disposti a conoscere le sue esigenze e a soddisfare i suoi bisogni: un Beagle recluso in appartamento e costretto a fare solamente il giro del palazzo diventerà un cane frustrato e triste, e manifesterà il disagio distruggendo la casa, ingurgitando tutto ciò che trova ed emettendo latrati acuti e disperati.
Aspetto Fisico
Il Beagle è un cane di taglia medio-piccola, armonioso e proporzionato e muscolatura ben sviluppata. Il corpo è robusto e ben sviluppato, con arti forti e dritti. La testa è regolare e forte, con occhi tondeggianti e vivaci, il tartufo è nero e ben visibile e le orecchie sono larghe e piatte, portate pendenti, se allungate devono toccare il naso.
La coda è grossa e forte, portata a sciabola. Il pelo è corto e liscio e può essere bicolore o tricolore, bianco, marrone e nero. Le dimensioni dell'altezza variano dai 33 ai 40 cm. sia per i maschi che per le femmine.
Cura e salute
Il Beagle è un cane robusto e in genere gode di buona salute però, come tutti i cani di razza, può incorrere in alcune malattie genetiche e non. Tra queste la displasia dell'anca e la lussazione della rotula, entrambe malformazioni dell'apparato articolare, sia di natura genetica o traumatica, che portano effetti anche gravi quali zoppia e forme di artrosi. Le patologie oculari comprendono il glaucoma e l'atrofia progressiva della retina, che possono condurre a cecità.
Il Beagle può essere inoltre colpito da LMS (Musladin-Leuke Syndrome) o Sindrome del Beagle cinese: una condizione genetica che provoca dalla nascita problemi di vario tipo, ad esempio uno sviluppo anomalo delle ossa del cranio, occhi a mandorla, pelle spessa, malformazioni agli arti, andatura rigida; spesso i Beagle colpiti da questa patologia presentano anche disturbi cardiaci.
Questa razza è molto golosa e tende a mangiare il più possibile, occorre pertanto prestare molta attenzione alla sua alimentazione che deve essere bilanciata ed equilibrata. Il Beagle ha inoltre bisogno di fare adeguata attività fisica.
Cosa fare con un Beagle
Il Beagle è un cane molto vivace che parteciperà volentieri a tutto ciò che gli proporrete, sempre tenendo conto della sua vera natura da cacciatore.
La cosa che sicuramente preferisce fare è correre libero nella natura: portatelo nei boschi, nei prati e sui monti e restate ad ammirare la sua bellezza quando inizia a seguire le tracce di qualche lepre o cinghiale, le sue orecchie basse e la sua coda tesa che si addentrano nei cespugli per stanare un coniglio e la sua gioia nel sentirsi libero di fare quello che più ama. Se siete persone ansiose è consigliabile iniziare con una lunghina, in modo che possiate tenerlo sotto controllo, oppure con un GPS da collegare al vostro cellulare: lui sarà felice e voi molto più tranquilli.
Potete fare con lui anche attività più specifiche di fiuto e ricerca olfattiva, corsi di educazione e giochi divertenti con altri cani. Sarà sicuramente utile e migliorerà molto la vostra relazione.
Relazione e contesto ideale
Se decidete di vivere con un Beagle è assolutamente importante che sappiate che state per portarvi a casa un impavido cacciatore in miniatura con grandi bisogni di sfogare la sua natura.
Il contesto ideale per lui è una casa fuori città con un giardino: certo non necessariamente le ampie campagne inglesi dove è nato, ma comunque un luogo che consenta al piccolo segugio e a voi di vivere serenamente. La città è molto costrittiva e sovrastimolante per lui, l'obbligo costante del guinzaglio e la poca possibilità di esplorare lo rendono spesso triste e frustrato.
Se abitate in centro e vivete con un Beagle, mettete in agenda una lunga passeggiata nella natura quasi tutti i giorni e molto tempo da dedicargli: non ama la solitudine e la esprimerebbe con strazianti latrati e distruzioni di oggetti e mobili. Essendo un cane pacifico e socievole può vivere con i bambini e gli altri cani, a patto che si creino situazioni protette per tutti e non ci siano comportamenti scorretti nei confronti del Beagle, lui mostra raramente atteggiamenti aggressivi e a maggior ragione, anche per questo, va tutelato.
Una giornata con un Beagle
È mattino presto e il vostro Beagle vi fissa sorridente, con quegli occhioni brillanti, in attesa che voi vi alziate e diate inizio alla giornata.(Avete deciso di adottare un Beagle quando vi siete trasferiti, ora abitate a pochi km dalla città in una casa con un bel giardino in cui i bambini e il cane possono passare pomeriggi di gioco.)
Vi dirigete in cucina e lui vi segue allegro, gli date un biscotto e lo fate uscire in giardino, lui corre ad annusare tutte le tracce lasciate da topolini e uccellini durante la notte e si gode l'aria fresca del mattino mentre voi fate colazione. Subito dopo vi preparate e uscite per una bella passeggiata, voi scarpe comode e lui pettorina e guinzaglio lungo. Avete la fortuna di abitare in un piccolo paese con strade tranquille che costeggiano i prati, il vostro Beagle freme, vorrebbe correre a perdifiato ma purtroppo non avete molto tempo e si accontenta di una ventina di metri di indipendenza.
È ora di andare a lavoro, lasciate il vostro bracchetto a casa con un masticativo (uno snack per cani) e siete tranquilli perché ha a disposizione anche una piccola porzione ben recintata e protetta di giardino. Così il vostro Beagle ha la possibilità di scegliere se stare a riposare in casa sul divano o sonnecchiare all'aperto sul prato. In famiglia siete organizzati in modo da non lasciarlo solo troppo a lungo: nel pomeriggio il vostro partner si occuperà di lui e faranno un'altra bella camminata insieme.
Verso sera avete qualche ora libera: soprattutto d’estate le lunghe giornate vi permettono di caricare tutta la famiglia in macchina e andare nei boschi poco lontano, sapendo che questo è il momento preferito dal piccolo segugio. Decidete di liberarlo ma prima gli fissate bene alla pettorina il GPS: tende ad allontanarsi e più di una volta lo siete andati a recuperare o lo avete dovuto aspettare per un po' di tempo, prima che finisse le sue missioni di caccia.
Tornati a casa è tempo di cenare e di riposare, il vostro Beagle si sdraia sereno accanto a voi sul divano per poi seguirvi a letto, dove dormirà felice sognando lepri e boschi.