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23 Giugno 2023
17:12

«Basta ingerenze delle doppiette sui pareri dell’Ispra»: l’interrogazione del Partito Democratico

Alcune delle principali associazioni venatorie e i produttori di armi e munizioni hanno chiesto di intervenire politicamente sull’Ispra, ridimensionandone il ruolo di organo consultivo. Il deputato Arturo Scotto ha chiesto chiarimenti ai Ministri dell'Agricoltura e dell'Ambiente.

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cacciatori

Alcune delle principali associazioni venatorie e i produttori di armi e munizioni hanno chiesto di intervenire politicamente sull’Ispra affinché, nei suoi pareri sui calendari venatori, ignori i dati scientifici e il diritto europeo. È questo il contenuto dell'interrogazione presentata da Arturo Scotto, deputato del Partito Democratico e coordinatore nazionale di Articolo Uno.

«Abbiamo presentato questa interrogazione perché siamo preoccupati dallo squilibrio che simili pressioni possono avere – spiega Scotto a Kodami – Si deve evitare che le ragioni dell'ambiente vengano piegate agli interessi di chi vuole rivedere la stagione venatoria, creando un danno all'ecosistema».

L'interrogazione, rivolta al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e al ministro dell'Agricoltura Francesco Lolobrigida, fa riferimento all'allarme già lanciato da Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu e Wwf nei confronti del mondo che gira attorno alle «doppiette». Secondo le associazioni, il mondo venatorio vorrebbe che l’Ispra autorizzasse «la caccia agli uccelli durante i periodi della migrazione prenuziale, vietata dalla Direttiva Uccelli per i gravi impatti che determinerebbe a danno delle specie».

Una sorta di deregulation applicata al mondo venatorio e richiesta dalle realtà aderenti alla Cabina di regia unitaria del mondo venatorio: Federcaccia, Enalcaccia, Associazione libera caccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia, Comitato Nazionale Caccia e Natura.

I calendari venatori regionali sono da sempre al centro di aspre diatribe che coinvolgono da una parte le associazioni di tutela animale e ambientale, dall'altra le realtà della caccia. Nel mirino c'è sempre l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, i cui pareri sono definiti «incoerenti» dalle doppiette: «Tale situazione causa da 12 anni continui contenziosi con la Giustizia Amministrativa fra Regioni e associazioni animal-ambientaliste, e riteniamo che sia compito della politica far terminare questo dispendio di tempo e denaro su un tema facilmente risolvibile».

Un messaggio che Scotto ritiene gravissimo: «Bisogna accendere i riflettori su quanto sta accadendo, e soprattutto dobbiamo comprendere che non si può parlare di rischi ambientali e crisi climatica mentre si cerca di modificare un equilibrio esistente, al solo scopo di alimentare precisi interessi corporativi».

Non è la prima volta che il mondo venatorio attacca l'Ispra nel suo ruolo di organo consultivo del Ministero dell'Ambiente. Il colpo che sembra essere quello decisivo, in realtà, c'è già stato a maggio di quest'anno quando la Conferenza Stato-Regioni ha dato l'ok alla ricostituzione del Comitato Tecnico Faunistico-Venatorio Nazionale (CTFVN), con il quale si mira a ridimensionare il ruolo dell’Ispra per tutto ciò che riguarda la gestione della fauna selvatica, soprattutto gli abbattimenti e la gestione dei calendario. Nel Comitato l'Ispra occuperà un solo posto, mentre ben tre saranno riservati alle associazioni venatorie e due alle organizzazioni agricole.

Un pericoloso ridimensionamento al quale le forze ambientaliste in Parlamento continuano ad opporsi. «Aspettiamo ora la risposta dei Ministeri per un maggiore chiarimento su queste pressioni gravissime», conclude Scotto.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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