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24 Luglio 2023
13:16

Basta carrozze trainate da cavalli, Oipa: «Senza una legge nazionale nessuno può abolirle»

Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, si appella al ministro Salvini contro questa «tradizione antiquata e invisa ai più, che ancora va avanti sulla pelle dei cavalli per gli interessi di una manciata di conduttori» e chiede una legge nazionale.

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Basta carrozze trainate da cavalli sotto il sole: tutelare la attività produttive va bene, ma gli animali sono esseri senzienti protetti anche dalla Costituzione e la difesa della loro vita dovrebbe essere prioritaria. Si fa sentire forte il grido dell’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali, contro questa «tradizione antiquata e invisa ai più, ma che ancora va avanti sulla pelle dei cavalli per gli interessi di una manciata di conduttori».

Ed è proprio per questo che l’associazione, alla luce della proposta di Matteo Salvini di inserire nella riforma del Codice delle Strada anche l'inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi abbandona animali domestici sulle strade, arrivando fino alla revoca o la sospensione della patente, chiede proprio al ministro dei Trasporti di prevedere anche l’abolizione delle carrozze a trazione animale su tutto il territorio nazionale, riconvertendo tali licenze in licenze taxi, cosa che «non solo sarebbe opportuna dal punto di vista etico, ma rappresenterebbe un segnale di sensibilità ecologica laddove si passasse alla trazione elettrica».

L’Oipa chiede una cosa semplice al ministro, ovvero di dare semplicemente seguito alla volontà della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che «non vuole più vedere poveri cavalli costretti in strada, a qualsiasi ora, con qualsiasi tempo e con qualsiasi temperatura». Oltretutto in Italia sono ormai poche decine i titolari di questo genere di licenze, ma nonostante questo le Amministrazioni locali, senza una legge nazionale, non possono abolirle, come testimonia la vicenda di Roma, dove la delibera d’iniziativa popolare per l’abolizione delle “botticelle” e la loro riconversione, firmata da circa 10 mila cittadini, nel 2018 non passò per i pareri contrari dei Dipartimenti Ambiente e Mobilità poiché ritenuta in contrasto con la normativa nazionale (legge n. 21/1992).

Non basta, insomma, tutelare non solo gli animali domestici dall’abbandono, e quindi l'organizzazione invita Salvini a studiare una riforma della legislazione nazionale che metta fuori gioco questo spettacolo pietoso di cavalli costretti ad arrancare sotto il solleone, a qualsiasi ora e a qualsiasi temperatura provocando conseguenze spesso tragiche come dimostrano i «non pochi casi di cavalli stramazzati al suolo per la fatica di muoversi in quelle condizioni». La vita dei cavalli, del resto, conclude Oipa «deve essere tutelata come quella dei cani e dei gatti perché non ci devono essere animali di serie A e di serie B, e lo Stato deve fare la sua parte per difendere ogni animale in quanto essere senziente».

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Simona Sirianni
Giornalista
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