Bari, brucia la campagna attorno al Canile Sanitario. I responsabili: «Siamo abbandonati»

«Per fortuna un volontario ha scongiurato l’irreparabile. Siamo abbandonati da tutti, noi e gli animali.» A scrivere su Facebook è una delle responsabili del Canile Sanitario di Bari. Un vasto incendio ha portato le fiamme a ridosso delle recinzioni della struttura, collocata nella zona industriale del capoluogo pugliese.

Uno degli uomini che assistono i cani è riuscito a contenere le fiamme, prima che giungessero sul posto i Vigili del Fuoco. Solo dopo il loro arrivo si è riusciti a domare completamente l'incendio evitando che raggiungesse anche l’interno della struttura.

I cani e i volontari, per fortuna, stanno bene e resta soltanto lo spavento e l’odore acre di bruciato. L’episodio, peraltro, va a sommarsi alle numerose difficoltà che i gestori stanno affrontando nell’ultimo periodo. Poche settimane fa, grazie alla donazione di qualche cittadino, era stata installata una copertura per far riparare dal sole gli ospiti della struttura in queste giornate di caldo torrido.

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«I volontari devono sempre sostituirsi alle istituzioni – si legge ancora nel post pubblicato sui social – nonostante la manutenzione e il taglio erba, anche in questo caso accollati a noi, senza il nostro Antonio (l’uomo intervenuto per domare le fiamme, ndr) non sappiamo come sarebbe finita.»

Patrizia Giaquinto, Presidente di “Nati per Amarti Onlus”, a cui è affidato il canile, ha chiesto alle istituzioni di intervenire, quantomeno per manutenere i terreni circostanti: «Noi con i nostri sforzi ci occupiamo regolarmente del decespugliamento all’interno della struttura, ma all’esterno è una tragedia».

E in effetti basta recarsi sul posto – come abbiamo fatto – per verificare come tutt’attorno all’area recintata, all’interno della quale si trovano i box dei cani, tra terreni incolti e rifiuti abbandonati il rischio che si propaghino incendi, soprattutto in estate e con queste temperature, è più che concreto.

Dal Comune di Bari, nel frattempo, fanno sapere che interpelleranno anche il Consorzio dell’Area di Sviluppo Industriale, all’interno della quale si trova il canile, affinché si capisca a chi spetti la manutenzione delle aree indicate e si provveda a porre in essere tutte le operazioni necessarie a scongiurare nuovi episodi di questo tipo.