Un barbagianni usato come “mascotte” per racimolare soldi, invitando i turisti che affollano Roma in questi giorni di agosto a scattarsi una foto con lui in cambio di una “mancia”. La scena è stata notata da alcune persone che, fortunatamente, si sono rese conto che quanto stava accadendo era illegale e hanno chiamato i Carabinieri.
I militari sono intervenuti in piazza Navona, uno dei luoghi a maggiore afflusso turistico della Capitale. A portare in giro il barbagianni erano due uomini, entrambi cittadini dell’Est Europa, che sono stati bloccati dai Carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, avvisati appunto da alcuni passanti, e dai Carabinieri della Stazione Forestale di Roma.
Gli accertamenti hanno confermato la detenzione illecita (il barbagianni viene considerato rigorosamente protetto dalla Convenzione di Berna e dalla Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art. 2, per la protezione della fauna), ed è scattato il sequestro del rapace, portato poi al centro Lipu del Bioparco di Roma, a Villa Borghese. I due uomini sono invece stati denunciati per violazione della legge 150/1992 sui reati relativi alla convenzione sul commercio internazionale di specie animali e vegetali in via di estinzione.
Verifiche sono adesso in corso sulla provenienza del rapace, che è stato con tutta probabilità catturato e poi portato illegalmente in Italia. Gli animali selvatici considerati in pericolo di estinzione sono sottoposti alla tutela della CITES, la convenzione internazionale che tutela le specie animali e vegetali minacciate, per evitare che catture e prelievi in natura mettano ulteriormente a rischio molte specie dal futuro incerto, ma molte di queste specie si riproducono con facilità in cattività, ed è il caso dei rapaci: questo rende legale il loro commercio, perché in Italia è possibile per un privato detenere un rapace nato in cattività, a patto che sia munito di un contrassegno inamovibile e di una certificazione che dimostri, appunto, la riproduzione in cattività. Il barbagianni sequestrato dai Carabinieri non aveva invece alcun anello.
A oggi in Europa il barbagianni è diffuso dalla penisola iberica alla Svezia meridionale, ed è possibile trovarli anche in Russia e in Turchia. La popolazione italiana è stimata in più di 10.000 individui maturi, secondo quanto riportato dall'IUCN, sebbene in diverse località del nord del Paese si registri un declino piuttosto marcato della popolazione, come in generale in Pianura Padana dove si sospetta un decremento del 50% negli ultimi 20 anni.
In Italia meridionale invece la specie è generalmente stabile o in aumento. Complessivamente la specie non è considerata minacciata, ma resta fondamentale proteggere e tutelarne la popolazione, anche alla luce delle minacce rappresentate dalle rapide trasformazioni dei suoi habitat di nidificazione e dalla collisione con i veicoli su strada.