Allarme rientrato per Bamù, il gatto che smarrito da sabato 30 aprile, a Napoli, quando è stato visto l'ultima volta mentre si trovava presso il centro cinofilo CANbridge University. Fortunatamente il micio rosso e bianco di otto anni, estremamente socievole e abituato al contatto con le persone, è tornato al centro cinofilo dove lavora la sua pet mate, la dott.ssa Ludovica Pierantoni, veterinaria esperta in comportamento.
Il gatto è tornato da solo e in ottime condizioni di salute, l'ennesima dimostrazione che, quando un felino conosce il territorio ed è abituato a girovagare, riesce tranquillamente a tornare a casa in piena autonomia. I gatti sono infatti animali estremamente indipendenti e quando possiedo capacità di socializzazione come Bamù, possono gestire tranquillamente i rischi legati alla strada e il contatto con le persone, anche per diversi giorni.
«Bamù è l'esempio lampante di tutto ciò – racconta Ludovica Pierantoni – non si era mai allontanato così tanto in otto anni, ma è un gatto come altri, socievole e abituato a gironzolare. La sua vita è molto arricchita dal fatto che viene spesso con qui in centro me, dove ci sono spazi verdi e campagne. È libero di girare, poi ogni sera lo richiamo e torniamo a casa insieme. Dev'essere successo qualcosa che lo ha portato ad allontanarsi più del solito, ma è comunque riuscito a tornare da solo in maniera assolutamente autonoma e consapevole. Ora è tranquillo, sereno e neppure così tanto affamato».
Questa storia ci aiuta quindi a rimarcare, ancora una volta, l'assoluta non necessità di prelevare gatti per strada a ogni costo, come purtroppo talvolta accade. Non tutti gli animali liberi o in strada hanno bisogno del nostro aiuto, un fenomeno che può sottrarre gatti e cani alle proprie famiglie alimentando percorsi di adozione assolutamente non necessari.
Per questo tra le nostre pagine promuoviamo sempre una corretta sensibilizzazione a un approccio consapevole nei confronti di tutti gli animali, liberi e non, attraverso il coinvolgimenti degli enti e delle associazioni riconosciute e che operano sui territori. Riconoscere un cane o un gatto abbandonato non è sempre facile, ma osservando le sue condizioni e il suo comportamento possiamo raccogliere alcuni indizi che possono aiutarci a capirlo.
In ogni caso, nel dubbio, la prima cosa da fare una volta recuperato l'animale o meno, è contattare la Polizia Locale o i carabinieri, ma anche le associazioni e i rifugi riconosciuti presenti sul territorio. In caso di smarrimento saranno loro ad aiutarci a trovare l'eventuale famiglia che lo ha perduto o eventualmente procedere con un percorso corretto di adozione consapevole.