Un bambino di 8 anni è stato morso a una mano da un esemplare di marasso durante un'escursione in montagna a Claut, Comune in provincia di Pordenone. L'incidente è avvenuto nei pressi di Casera Casavento, un rifugio famoso per la presenza, nelle vicinanze, di un importante sito paleontologico in cui sono state rinvenute impronte fossili di dinosauri.
Il bimbo era all’aperto quando ha sentito un dolore a un dito, causato dal morso del rettile. Con lui c’erano i genitori, che capito cosa era successo hanno immediatamente dato l’allarme. Il piccolo è stato quindi caricato sull’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che lo ha portato all’ospedale di Belluno per le cure. Tenuto in osservazione qualche giorno, non è in pericolo di vita.
Il marasso (Vipera berus) è un serpente appartenente alla famiglia dei viperidi il cui morso è molto doloroso, ma non considerato letale per gli adulti. Il discorso è invece differente per i bambini, così come per gli anziani o le persone fragili: in questi casi l’attenzione è massima ed è necessario raggiungere un ospedale nel minore tempo possibile.
Questo rettile è molto simile alla vipera comune (Vipera aspis), appartenente alla stessa famiglia, ma è distinguibile per via di un'evidente striscia a zig zag che scorre lungo il suo corpo, di cui la Vipera aspis è priva. Inoltre, secondo quanto riportato sul sito del Centro di Coordinamento per la Protezione degli Anfibi e dei Rettili in Svizzera, la Vipera berus ha una coda più slanciata rispetto a quella, più tozza, della Vipera aspis.
Si tratta di un serpente diffuso sull'arco alpino ad altitudini variabili dai 1000 ai 2500 metri di quota con abitudini diurne che tendenzialmente non mostra comportamenti aggressivi verso l'uomo. Generalmente infatti morde solo se si sente minacciato, e nella maggioranza dei casi le vittime sono state morse dopo averlo pestato o toccato inavvertitamente, eventualità che nel periodo estivo può capitare più di frequente. In estate, infatti, le vipere (e anche i marassi) grazie al caldo diventano più attive, ed è frequente trovarle ferme al sole ad assorbire il calore per termoregolare la temperatura corporea, un comportamento caratteristico ribattezzato "basking". Può dunque succedere che questi rettili siano mimetizzati su muretti o tra la vegetazione, e che vengano per sbaglio schiacciati appoggiando una mano o un piede, scatenando la loro reazione. Nel caso di Salza Irpina, è altamente probabile che la vipera fosse nascosta tra l'erba nel campo e che l'uomo abbia inavvertitamente appoggiato il piede nei suoi pressi, finendo per venire morso.
È successo al 71enne morso a un piede in un campo in provincia di Avellino, e a un’escursionista morsa a una mano fuori da una malga in Trentino. In questi casi si è trattato però di morso da vipera. Proprio alla luce della maggiore attività delle vipere in questa stagione, è molto importante conoscere il comportamento e le abitudini di questi rettili e soprattutto sapere cosa fare e cosa no in caso d'incontro. Argomento a cui abbiamo dedicato di recente proprio un episodio del nostro format Incontri selvaggi.
Va sempre ricordato che, in caso di avvistamento di una vipera, di un marasso e in generale di un serpente, non è assolutamente necessario ucciderli né ferirli. Non rappresentano infatti un pericolo a meno di non essere provocati o irritata. La cosa migliore da fare è tenere una distanza di sicurezza e lasciare che si allontanino tranquillamente, indisturbati.