Un team di scienziati ha portato alla luce i resti di un gigantesco rettile marino lungo 25 metri che potrebbe essere il più grande ittiosauro mai scoperto. Questi animali erano tra i predatori marini dominanti durante il Mesozoico, da 252 a 66 milioni di anni fa, quando invece i dinosauri regnavano sulle terre emerse. Ichthyotitan severnensis, la nuova specie appena descritta, visse durante la fine del periodo Triassico, circa 200 milioni di anni fa. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista PLOS One.
È proprio nel tardo Triassico che apparvero le specie più grandi di ittiosauri, evoluti da un gruppo di rettili ben distinto dai dinosauri, con cui non hanno alcun tipo di parentela. L’evoluzione degli ittiosauri è per certi versi simile a quella dei cetacei come le balene, evolute da mammiferi terrestri che poi sono tornati in mare. Allo stesso modo questi rettili marini derivano da antenati terrestri e di dimensioni più ridotte, e per questo respiravano aria e davano alla luce piccoli vivi.
Ichthyotitan severnensis è stato portato alla luce in pezzi tra il 2020 e il 2022 a Blue Anchor, nel Somerset, Regno Unito. Il primo pezzo del fossile è stato trovato da Ruby Reynolds, figlia allora undicenne di Justin Reynolds, uno degli autori dello studio. I resti del rettile sono costituiti da una serie di 12 frammenti di un osso della mascella inferiore. Secondo le stime dei ricercatori, la lunghezza dell’osso sarebbe di 2 metri e, di conseguenza, l'animale intero sarebbe stato lungo circa 25 metri.
Il nome scientifico del rettile, Ichthyotitan severnensis, significa lucertola-pesce gigante del Severn, in onore dell'estuario del Severn, dove è stato trovato il fossile. Nella zona sono stati rinvenuti anche alcuni frammenti di coste e un coprolite, ovvero feci fossilizzate, ma non sono stati attribuiti allo stesso animale. I sedimenti in cui sono stati trovati i reperti, suggeriscono che questa specie visse durante un periodo di intensa attività vulcanica che potrebbe essere la causa dell'evento di estinzione di massa avvenuto proprio alla fine del Triassico.
Il team ritiene che non si tratti solo di una nuova specie, ma di un genere completamente nuovo di ittiosauro. La spcie che prima di questa nuova scoperta deteneva il record di lunghezza era Shonisaurus sikanniensis, lungo fino a 21 metri e apparso circa 13 milioni di anni prima di I. severnensis. Questi, secondo i ricercatori, erano tra gli ultimi ittiosauri giganti, prima di essere soppiantati dai plesiosauri, i rettili marini dal collo lungo. Alla fine del Cretaceo, entrambi i gruppi si estinsero insieme a tutti i dinosauri non aviani.