Balto non c'è più: è morto all'età di 17 anni, ma la sua vita l'ha pienamente vissuta grazie a una fortunata adozione avvenuta nel 2009 da un canile del sud dove questo incredibile Belga Malinois era ospitato: «Aveva già due anni quando ci siamo conosciuti ma da quel momento siamo diventati inseparabili». A raccontare a Kodami le gesta di Balto e l’amore che li ha legati per tutti questi anni, è la sua pet mate Claudia Guazzotti, fondatrice del Team Cinofilo New Moon che si occupa di recuperare animali smarriti e che in questi giorni purtroppo piange la scomparsa del suo amico, il primo cane in Italia a dedicarsi a questa disciplina olfattiva.
«Balto non c’è più adesso e il vuoto si sente. Quindici anni insieme con questa intensità non sono facili da mettere da una parte e andare avanti. A rappresentarlo, perfettamente, però, restano le sue imprese per le persone felici che ha fatto ritrovando il loro animale e la sua grande empatia con animali e umani». Il suo arrivo in casa è stato grazie a un volantino trovato dal veterinario: «Spiccavano questi occhi incredibili. Presi direttamente tutta la locandina perché sapevo che Giulio, questo era il suo nome di allora, in quel canile ad Andria precisamente, in Puglia, non ci sarebbe più dovuto stare. Quindi comincia l’iter classico di adozione fino a che il cane arriva a Pavia e io lo vado ad accogliere e lo porto a casa. Una grande gioia, ma i primi mesi sono stati molto difficili: introverso, non era socializzato, contatto fisico assolutamente no e poi scappava riuscendo a saltare da fermo le recinzioni alte tre metri».
Claudia è disorientata, perché di cani ne avuti tanti e ne ha trattati tanti anche come volontaria, ma come Balto non gliene erano mai capitati: «Dovevo fare qualcosa affinché io e lui arrivassimo ad avere un rapporto e allora decido di fare un corso educatori con lui. E devo dire che va molto bene, effettivamente. Poi sempre insieme ne facciamo un altro, il corso istruttori e addestratori ENCI e lui supera tutte e dieci le prove col massimo dei voti del test per il brevetto CAE-1 che mira a certificare un cane socialmente affidabile e senza problematiche di comportamento prendendo in considerazione il binomio cane-conduttore nella vita quotidiana. Nel 2015, poi, facciamo un corso di Mantrailing diventandone anche istruttori».
Un periodo molto pieno per Balto e anche per la sua umana che inizia ad appassionarsi a tutte le discipline cinofile olfattive, dalla ricerca droga, persone scomparse, interventi sui terremoti: «Osservando e studiando questo mondo mi resi conto che a mancare era la ricerca degli animali scomparsi. E allora cominciai a pensare, grazie anche a tutte le competenze acquisite negli anni, a come poter addestrare un cane alla ricerca animali. Insomma, prendendo spunto dalle varie discipline inizio a fare delle prove con Balto ed è proprio lui che mi fa capire che è possibile. Il primo ritrovamento è stato quello di un gatto smarrito di una signora: Balto mi ha indicato la finestra dalla quale il micio era uscito e poi dove aveva dormito. Abbiamo messo un punto cibo in quel punto e il micio è tornato tra le braccia dei suoi pet mate. Sì, decisamente Balto sapeva cosa fare. A quel punto abbiamo cominciato a girare tutta l’Italia.
Nel 2016, però, Balto a 9 anni incominciava a invecchiare e a stancarsi prima giustamente: «Balto aveva dato tantissimo, ma cominciava ad avere qualche acciacco, anche se sempre pronto all'azione. Ho deciso di prendere allora un altro cane, sempre un Malinois, in modo che potesse apprendere da Balto tutto quello che lui aveva da insegnare. E così è stato, Liam è entrato in casa e Balto è diventato il suo punto di riferimento. Nel frattempo veniamo contattati anche dalla Lida per andare sul terremoto delle Marche del 2016 e così io e Balto, lasciando il cucciolo a casa, partiamo come volontari per cercare gli animali smarriti dopo il sisma e Balto fa come sempre la sua fantastica figura. Da quel momento siamo diventati la prima Unità Cinofila Ricerca Animali Smarriti ad andare sui terremoti».
Balto, è stato davvero un cane eccezionale, e nella sua lunga vita ha aiutato tantissimo Claudia anche nei casi di recupero comportamentali di cani fobici o che avevano mostrato comportamenti aggressivi: «Balto ha avuto dei talenti e delle competenze incredibili, ma nessuno mai lo avrebbe scoperto se non fosse stato tirato fuori dal canile. Chissà quanti altri Balto ci sono nei rifugi che non potranno esprimere quello che sono realmente. Ed è davvero un peccato».
Balto è stato colpito da un sarcoma, un tumore cattivo e veloce, ma anche in questo caso non si è arreso facilmente: «Gli avevano dato un mese, è andato avanti molto di più. Ogni mattina voleva farsi il suo giretto, quando vedeva che prendevo il suo collare arrivava immediatamente, lo ha fatto fino all'ultimo. Ora è stato cremato e, ovviamente, è qui a casa con noi. Balto mi ha insegnato tantissimo e mi sarebbe piaciuto salutarlo con tutti gli onori e una bella cerimonia, ma questo non è stato possibile perché gli addii ufficiali vengono dati solo ai cani delle Forze dell'Ordine. Poco male, le sue gesta rimangono lo stesso così come l'aver reso felici tantissime persone».