Diciotto vitellini morti carbonizzati. L'appello a fornire riserve di fieno per gli animali arrivato anche dal Governatore del Veneto Luca Zaia. L'episodio risale ad alcuni giorni fa, quando un incendio ha completamente distrutto alcuni capannoni dell'azienda agricola Valdolmo a Pernumia, in provincia di Padova. Una storica attività a conduzione familiare per allevamento di vacche da latte con un piccolo caseificio.
Un dramma nel dramma perché, oltre alla disperazione per gli animali che non ce l'hanno fatta, si aggiunge il problema di trovare da mangiare a tutti gli altri sopravvissuti: circa 300 vacche da latte e 15 vitellini scampati all'incendio. Le fiamme hanno infatti completamente distrutto il deposito che conteneva provviste per un anno. Fieno, mais, mangimi e farine sono andati in fumo e con essi anche i macchinari che servivano per la preparazione. Non ci sono più, addirittura, neanche gli strumenti per mantenere il foraggio all'asciutto.
«Stiamo passando dei giorni terribili – spiega Franca Giora, componente di una delle due famiglie che gestiscono l'azienda – abbiamo la paglia per il letto ma manca tutto il resto. Stiamo capendo ora per ora come procedere».
«In tutta questa situazione c'è però qualcosa di positivo – prosegue – la solidarietà che è arrivata da tantissime persone. Dalle aziende più grandi a quelle più piccine. Ci sono pickup arrivati anche da lontano e questa è una cosa grande. Su tutti ci tengo a citare Matteo Rango, un ragazzo meraviglioso che insieme a tanti altri ci ha aiutato mettendo le mani in questo inferno. Non siamo più tanto giovani, ma ci dicono di non mollare. Soprattutto dopo che abbiamo visto tanta gente generosa che si è preoccupata per dare da mangiare ai nostri animali».
L'appello, come detto, è arrivato da più direzioni. Anche il Governatore del Veneto Luca Zaia, in un post pubblicato sui social, ha rilanciato la richiesta di aiuto: «L’azienda in questo momento si trova in grande difficoltà con le riserve di fieno. Se qualche agricoltore potesse donare qualche piccola quantità per aiutare a sfamare gli animali, sarebbe un gesto di generosità che permetterebbe a questa azienda di affrontare con maggior serenità la ricostruzione».
Tra gli animali sopravvissuti c'è una vitellina: «Sembrava spacciata ma grazie alla cura dei nostre familiari siamo riusciti a salvarla – conclude Franca Giora – diventerà la nostra mascotte».
Non è purtroppo l'unico episodio simile che si è registrato questa estate. Lo scorso luglio un'analoga situazione si è verificata in un'azienda avicola del bresciano. In quell'occasione 18mila galline hanno perso la vita.