Non si placa a Roma, in zona Tufello, il tumulto causato dall’avvistamento di una vipera tra via Monte Massico e via Monte Crocco. Nei giorni scorsi alcuni studenti del liceo Aristofane, in via Monte Resegone, hanno segnalato la presenza di un rettile nel giardino della scuola e l’hanno immediatamente segnalato alla preside, che ha chiesto l’intervento dei Carabinieri e avuto rassicurazioni sul fatto che quello avvistato non sarebbe la vipera di cui si parla da settimane.
«Facendo seguito alla segnalazione della presenza di una vipera nei pressi di via Monte Massico si rinnova l’invito alla massima precauzione nella frequentazione degli spazi esterni – ha scritto la dirigente scolastica lo scorso 17 ottobre – Il corpo Forestale dei Carabinieri, intervenuto oggi in perlustrazione del giardino della scuola, ha escluso, basandosi sulla descrizione fatta dalla testimone, che il rettile, avvistato lo scorso venerdì, possa essere la vipera in questione. Si invita nuovamente alla massima precauzione nella frequentazione degli spazi esterni e, in caso di avvistamento, a darne immediata comunicazione alla vicepresidenza perché possa far intervenire chi di competenza. È importante poter fornire, nel modo più dettagliato possibile, elementi descrittivi del rettile avvistato».
Il serpente avvistato nel cortile del liceo non è, quindi, la vipera che a fine settembre è stata avvistata da alcuni cittadini: più probabile possa trattarsi di un innocuo biacco, la cui presenza a Roma è ormai stata accertata in diversi luoghi, non solo nelle aree con fitta vegetazione come i cortili scolastici ma anche in altri meno usuali, come per esempio gli scavi archeologici nei pressi del Colosseo. Gli allarmi lanciati via social, però, hanno contribuito a generare timori e ansie, soprattutto alla luce delle modalità con cui sono stati diffusi, accompagnati da volantini affissi in molti angoli del quartiere in alcuni si parla addirittura di «una vipera incinta» e per questo ancora più aggressiva.
La preoccupazione dei residenti per la presenza di un serpente velenoso tra le abitazioni è certamente più che comprensibile, ma è importante mantenere la calma e non alimentare paure e allarmismo che potrebbero rivelarsi controproducenti. Come già spiegato su Kodami, dalla foto diffusa è impossibile accertare che la vipera sia effettivamente incinta (e la finestra temporale di avvistamento non coincide con il periodo delle nascite di questi rettili, di solito circoscritto tra agosto e inizio settembre), anche se resta indubbio che un quartiere densamente popolato di Roma non sia l’habitat ideale di questo rettile. Per questo motivo è fondamentale tenere alta l’attenzione, come consigliato dalla preside del liceo Aristofane, ricordando comunque che, a meno di non infastidirlo o avvicinarlo, non rappresenta un pericolo.
Eventuali avvistamenti vanno segnalati immediatamente e con dovizia di particolari alle autorità locali e ai Carabinieri Forestali, che proveranno a intervenire traslocando l'animale in un luogo più sicuro per tutti. Il rischio di diffondere informazioni non verificate e di alimentare paure e timori è quello di spingere persone non preparate né autorizzate a provare a catturare o addirittura a uccidere l’animale, con potenziali conseguenze anche gravi per la vipera e per chi le si avvicina troppo.