Dopo oltre 500 anni di assenza, il castoro europeo è tornato recentemente anche in Italia. Le segnalazioni negli ultimi anni sono arrivate da diverse zone dello Stivale, e l’ultima in ordine di tempo arriva dalla Riserva naturale del Fondo Toce, a Verbania, la prima recente per l’area protetta e per le Alpi Occidentali.
Un individuo è stato infatti immortalato dalle fototrappole della Cooperativa Valgrande nella notte tra il 30 e il 31 dicembre. Si tratta di una foto che conferma ciò che gli esperti delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore avevano già intuito da tempo notando alcune rosicchiature tipiche di castoro su alcuni salici bianchi.
Il castoro europeo è un grande roditore sociale che può raggiungere i 30 chilogrammi di peso e una lunghezza di poco inferiore a 1,5 metri. È un animale notturno adattato alla vita acquatica, nuota con grande agilità in fiumi e laghi grazie alle particolari zampe posteriori palmate e alla grande coda, e la sua dieta è strettamente erbivora: a seconda della stagione si nutre di corteccia, germogli e foglie di piante legnose. Fino a pochi anni fa era totalmente assente dall’Italia, estinto a causa dell’uomo per l’utilizzo alimentare della sua carne, per la sua preziosa pelliccia e per l’olio prodotto da alcune sue ghiandole.
Dopo più di 500 anni di assenza, il castoro dal 2018 ha iniziato la ricolonizzazione dell’Italia sia per effetto di espansioni naturali dall’Austria verso il Friuli Venezia-Giulia e successivamente il Trentino Alto-Adige, sia attraverso rilasci non autorizzati in diverse aree dell’Italia centrale (Toscana, Umbria e Lazio) e meridionale (Campania, Abruzzo e Molise). Avvistamenti degni di nota sono avvenuti, nel corso del 2023, a Tarvasio, in Friuli Venezia Giulia, dove il castoro osservato sembra avere formato una coppia, e poi tra Campania e Molise. In Europa attualmente esistono due specie di castoro, il castoro europeo (Castor fiber) specie autoctona maggiormente diffusa, e il castoro americano (Castor canadensis), introdotto invece dall’uomo in alcune aree dell’Europa Settentrionale.
Per l'individuo osservato nella Riserva naturale del Fondo Toce e in aree limitrofe serviranno ulteriori indagini per verificare se la presenza sia dovuta a dispersione naturale dalla vicina popolazione svizzera della Valle del Rodano oppure se sia da attribuire ad altre cause. L’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore e Provincia del Verbano Cusio Ossola hanno avviato i primi monitoraggi, in coordinamento con il Consiglio Nazionale delle Ricerca – Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR – IRET), per raccogliere i primi dati di presenza e di utilizzo dell’habitat e raccogliere campioni per le analisi genetiche.
Il castoro europeo è protetto in Italia dalla Direttiva Habitat, dalla Convenzione di Berna e da leggi nazionali. Si stima che in Italia la popolazione abbia iniziato a crescere tra il 2017 e il 2018, e il suo ritorno soprattutto nella zone del Centro ha suscitato acceso dibattito per il possibile impatto che questi roditori possono avere sull’ambiente e le attività umane. Soprattutto davanti a specie introdotte "artificialmente", con rilascio da parte dell'uomo.
Diversi studi condotti in aree dove il castoro è tornato dopo un lungo periodo d'assenza, il suo ritorno ha spesso avuto in realtà un impatto positivo sorprendente sulle piante e sulle altre specie animali. Grazie alle attività di costruzione di dighe, rosicchiamento di alberi e creazione di nuove pozze d'acqua, il più grosso roditore d'Europa favorisce il ritorno di molte specie, plasmando nuovi habitat ormai perduti a causa di una cattiva gestione umana di fiumi e foreste.
La popolazione del Centro Italia è dunque in salute e in espansione, come del resto sta accadendo anche in altre parti d'Europa e in alcune zone delle regioni italiane del Nord-Est, dove il castoro è arrivato dall'Austria in modo del tutto spontaneo. Un ottimo risultato rispetto alla situazione fotografata all'inizio del XX Secolo, quando ne erano rimasti a malapena poco meno di 1.200 esemplari, nascosti in poche aree tra Europa e Asia. Grazie a numerosi progetti di riproduzione in cattività e reintroduzione, però, il castoro ha ripreso a ricolonizzare il Vecchio Continente e grazie a questi progetti è tornato in Francia, Spagna, Gran Bretagna, Scandinavia e Europa Centrale.