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2 Settembre 2023
10:04

Avvistati i cuccioli dell’orsa Amarena: si cerca di prenderli

I cuccioli dell'orsa Amarena sono stati avvistati ma non ancora catturati. Si trovano nella zona del Fucino, una vasta conca appenninica ricca di canneti e di zone industriali, facili nascondigli per i piccoli, elusivi, plantigradi.

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L’orsa Amarena con i cuccioli (Foto: Paolo Forconi)

I cuccioli dell'orsa Amarena sono stati avvistati ma non sono ancora stati catturati. I piccoli sono scappati la notte del 31 agosto, a seguito dell'uccisione della madre da parte di un 56enne di San Sebastiano dei Marsi, in provincia dell'Aquila.

Per trovarli c'è un ingente dispiegamento di forze da parte dei Carabinieri, anche con l'ausilio di droni. I piccoli infatti hanno solo 9 mesi, mentre per potersela cavare senza autonomamente in vista dell'inverno dovrebbero avere all'incirca un anno e mezzo. Questo sarebbe stato il loro ultimo, fondamentale, inverno con la madre, da soli potrebbero non essere nemmeno in grado di trovare un riparo adatto all'ibernazione. Insegnamenti fondamentali di cui la doppietta dell'allevatore abruzzese li ha privati.

Il 56enne, notando alcuni movimenti insoliti nel pollaio adiacente alla sua abitazione, ha imbracciato il fucile e una volta uscito ha sparato in direzione dell'orsa, colpendola al petto. Poco dopo, Amarena è stata trovata dai Guardiaparco ancora agonizzante a pochi metri dal cancello dell'abitazione. I veterinari e i biologi del Parco giunti sul posto poco dopo non hanno potuto fare altro che accertarne il decesso. Adesso il corpo dell'orsa è stata trasportata all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, dove sarà sottoposta a esame necroscopico per accertare il numero di colpi effettivamente esplosi, e la dinamica dei fatti. Lo scopo, è soprattutto quello di comprendere se l'uomo abbia sparato mentre l'animale era di spalle, già intento ad allontanarsi.

I piccoli, dopo essere stati ad assistere per qualche minuto, si sono allontanati di corsa, probabilmente spaventati proprio dall'arrivo dei Guardiaparco e del personale veterinario accorso sul luogo. Il luogo in cui si trovano ora i piccoli la zona del Fucino, una vasta conca appenninica nella Marsica, ricca di canneti e di zone industriali, facili nascondigli per i piccoli, elusivi, plantigradi.

Amarena quella notte si trovava nel pollaio del 56enne proprio per loro: cibarsi degli animali da cortile è infatti una pratica che l'orsa metteva in atto ad ogni nuova cucciolata. Lo sottolinea il Rapporto Orso, il documento redatto annualmente dal Parco d'Abruzzo dedicato alla popolazione di marsicani. Solitamente Amarena, nota anche come F17, non manifesta comportamenti confidenti, se non in sporadiche occasioni. Le cose cambiano però negli anni in cui ha con sé i piccoli, come emerge dal report del 2022: «F17 ha manifestato un comportamento fortemente confidente e dannoso finché ha avuto al seguito i 4 piccoli. Dopo la separazione del gruppo familiare sono progressivamente diminuite sia le incursioni nei centri abitati sia i danni presso i pollai (di cui il gruppo era stato frequentemente responsabile)».

Come spiega a Kodami lo zoologo Paolo Ciucci, docente dell'Università La Sapienza di Roma, «Amarena non si avvicina alle attività umane quando ha i cuccioli solo per una questione alimentare, ma anche per evitare che maschi adulti mettano in pericolo i piccoli. Gli orsi, come molte altre specie, praticano l'infanticidio. Sostare in un territorio dove c'è un maschio socialmente dominante è quindi un rischio troppo grande per lei, per questo si sposta a ridosso dei paesi dove trova anche frutta e animali da cortile facilmente accessibili dato che la maggior parte delle strutture non sono a norma».

La sfida più grande, una volta catturati, sarà degli esperti del Pnalm: saranno loro a prendersi cura dei piccoli per il tempo sufficiente da renderli indipendenti, senza però pregiudicarne il ritorno in natura.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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