Gli avvistamenti di cinghiali tra le case a Genova sono ormai all’ordine del giorno e gli ungulati si sono spinti anche in pieno centro. Negli ultimi giorni le segnalazioni da parte della Polizia locale hanno riguardato anche strade altamente trafficate nel cuore del capoluogo ligure. Esemplari sono stati avvistati sulla Sopraelevata, l’arteria ad alto scorrimento che porta dall’uscita autostradale di Genova Ovest al centro. Un pericolo notevole specie al calare del buio quando il rischio di investimenti si fa maggiormente concreto.
Nel giorno dell’Epifania, invece, due cinghiali sono stati segnalati mentre camminavano in viale IV Novembre, fra il tribunale e il parco dell’Acquasola. Altri individui sono stati avvistati al mattino anche tra via XX Settembre e largo XII Ottobre, nel pieno centro di Genova. In serata, invece, una coppia di ungulati è stata avvistata (e immortalata) in via San Lorenzo, nel pieno del centro storico genovese. Circostanza, quest’ultima, che ha avuto anche una certa eco sui social quando hanno iniziato a girare fotografie che immortalavano i due cinghiali intenti ad accoppiarsi in strada.
Gli ultimi avvistamenti per le vie del centro di Genova dimostrano per l’ennesima volta come la fauna selvatica, in Liguria, molto spesso superi la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo anche delle zone particolarmente urbanizzate. La presenza di cinghiali non è più solamente una peculiarità dei quartieri più alti della città, vicini alle zone boschive, ma è una realtà quotidiana anche in centro, persino nel centro storico. E se da un lato i residenti sembrano maggiormente interessati al lato social della vicenda (la condivisione di foto e video di cinghiali sembra ormai un must, non solo a Genova), dall’altro si pone un tema di sicurezza tanto per i residenti che per gli animali che si avventurano alla ricerca di cibo. Il rischio di investimento è concreto e ne sono testimonianza le cronache locali degli ultimi mesi che riportano una lunga serie di incidenti.
Regione Liguria ha scelto di affrontare il tema usando le maniere forti e invocando l’intervento dei cacciatori, scelta che inevitabilmente ha scatenato la reazione delle associazioni animaliste del territorio. Tante le proposte alternative alle armi, dalla pillola anticoncezionale alle recinzioni elettrificate passando per una costante opera di sensibilizzazione per evitare che si lascino in strada residui di cibo che possano attrarre animali selvatici.