Non è facile incontrarne una ma nei giorni scorsi è stata avvistata nelle campagne di Teggiano, un Comune in provincia di Salerno. A immortalare una bellissima cicogna nera è stato Giustino Capozzoli, appassionato di fotografia, che ha condiviso i suoi scatti sulla pagina Facebook TeggianoStyle, mostrando questo splendido esemplare appartenente alla famiglia Ciconiidae.
Solo leggermente più piccola della “cugina” cicogna bianca, oltre al suo piumaggio nero contrastato da sfumature più chiare sul ventre, dove spiccano alcune piume biancastre, risaltano le lunghissime zampe rosse, il becco rosso e il contorno degli occhi.
Poco comune in Italia, dove ha iniziato a nidificare circa 15 anni fa, le coppie che si riproducono nel nostro Paese sono ancora poche anche se in lento ma costante aumento. Quelle censite sono principalmente concentrate tra Lazio, Molise, Campania, Basilicata Puglia e Calabria con una presenza anche in Piemonte, prima roccaforte della specie appena arrivata, nonostante la distribuzione negli ultimi anni sia rimasta comunque mediterraneo centrica.
Dal 2016 circa è diventata anche stanziale sull’altopiano della Sila dove nell’estate del 2021 è stata documentata da parte della LIPU la prima nidificazione ufficiale. Ad occuparsi attentamente della cicogna nera sul promontorio calabrese è l’ornitologo Gianluca Congi, coordinatore del GLC LIPU Sila e vice presidente della Società Ornitologica Italiana, che negli anni, ha pubblicato importanti studi sulla specie.
Nel 2022, la cicogna nera ha poi nuovamente nidificato in Sila e domenica 22 gennaio, un adulto svernante di questo fantastico e straordinario gioiello dell’avifauna europea e italiana è stato osservato sorvolare i boschi gelidi e innevati del Parco Nazionale a quota 1.300 metri, ennesimo spettacolo ripreso da Gianluca Congi, considerato ormai l’angelo custode silano del trampoliere dal manto scuro.
Monitoraggi sull’attività riproduttiva della popolazione di cicogna nera (Ciconia nigra) su tutto il territorio nazionale nel 2022 hanno confermato che, rispetto alla stagione 2021 si è verificato un incremento da 28 a 36 coppie, il numero più elevato riscontrato a tutt’oggi e le nuove coppie sono state rinvenute in Lazio, Molise, Basilicata e Calabria.