Fine anno tempo di bilanci per l’associazione Delfini del Ponente, impegnata nell’attività di monitoraggio e ricerca sulla fauna marina nel Mar Ligure, con particolare attenzione al Santuario dei Cetacei. Tra avvistamenti, iniziative e ricerche, l’anno che sta per chiudersi è stato particolarmente intenso, come dimostrano i numeri.
Nel 2023 il personale di Delfini del Ponente ha effettuato 67 uscite di ricerca nel Mar Ligure per un totale di 3 mila chilometri di ricerche, mentre su terra sono state organizzate 20 uscite per circa 25 ore di ricerca visiva. Sono state 31, inoltre, le uscite in spiaggia della zona di Imperia per la ricerca di eventuali nidi di tartarughe marine.
Cinque le specie di cetacei avvistate, 47 gli avvistamenti di delfini costieri e 21 quelli di stenelle striate. Tre i capodogli e 7 le balenottere comuni incontrate entro le 6 miglia nautiche dalla costa. Alla voce “avvistamenti di altra fauna marina”, invece, risultano 11 tartarughe Caretta Caretta con un recupero di un esemplare in difficoltà (poi curato e liberato dall’Acquario di Genova) e il recupero di due tartarughe morte.
Diverse migliaia le registrazioni di uccelli marini appartenenti a ben 12 specie diverse. Massiccia la presenza di Pulcinella di mare e di Gazze Marine, specie in arrivo dal Nord Atlantico.
«Sono stati 365 giorni da record per quanto ci riguarda sia per il numero di avvistamenti sia per alcuni avvistamenti rari che abbiamo avuto negli scorsi mesi – commentano da Delfini del Ponente – senza dubbio, l’avvistamento più sensazionale e raro dell’anno è stato quello della balenottera minore, a maggio al largo di Sanremo, specie proveniente dall’Oceano Atlantico, considerata occasionale in tutto il Mar Mediterraneo. Gli avvistamenti di questa specie nel solo mar Ligure risultano essere davvero pochi, di cui solo due certi e uno non confermato».
«Le attività di ricerca sono state svolte dal nostro team affiancato da tanti volontari, collaboratori biologi marini, naturalisti e tesisti provenienti da diversi paesi europei e dall’America – aggiungono da Delfini del Ponente a corredo del bilancio di fine anno – ogni persona che ha affiancato il team è stata fondamentale per raccogliere tutti i dati scientifici e raggiungere importanti traguardi. Diverse sono state anche le occasioni di condividere i nostri risultati con la comunità scientifica internazionale mediante numerose pubblicazioni su riviste di settore e la partecipazione alla Conferenza Europea della European Cetacean Society dove i nostri ricercatori hanno presentato ben quattro lavori oltre ad altri quattro in collaborazione con altri enti di ricerca italiani e stranieri».
La Liguria si conferma così terra dal grande patrimonio naturalistico anche grazie alla presenza del Santuario Pelagos o Santuario dei Cetacei, un’area marina protetta molto importante a livello naturale e scientifico. Le sue acque sono infatti un “hot post” per molte specie di cetacei, dal grampo ai globicefali passando per le stenelle alle balenottere comuni arrivando sino a ai capodogli. Numerosi i progetti finalizzati al monitoraggio dell’area, dunque, tra cui anche quello firmato da Istituto Tethys e Guardia Costiera hanno sperimentato, che per due anni hanno sperimentato un’osservazione tramite drone, per nulla invasiva, che ha consentito di raccogliere molti dati importanti.