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27 Aprile 2022
14:28

Cani e gatti avvelenati a Pescocostanzo, il Sindaco: «Faremo di tutto per individuare il responsabile»

«Tutti gli animali hanno pari dignità, compreso l'animale essere umano», il Sindaco di Pescocostanzo promette di trovare il killer che ha posizionato esche avvelenate in diversi punti della città, uccidendo cani e gatti.

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cane dalmata

Bocconi avvelenati sparsi in tutta la città: è quello che è successo a Pescocostanzo, in provincia de L'Aquila, dove nove animali sono morti davanti ai loro familiari. A raccontare la vicenda a Kodami è il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo.

È stato proprio il Primo cittadino ad avvisare i Carabinieri forestali di quello che stava avvenendo nella sua comunità: «Ero sul posto quando un cane si è sentito male e il giovane che era con lui gli ha prestato soccorso, inutilmente purtroppo. Ho allertato personalmente i Forestali e l'Asl ed è risultato subito chiaro che non si trattava del primo caso ma del quarto», spiega a Kodami.

«Sono sette cani e due gatti ad essere stati uccisi dalle esche avvelenate secondo le notizie fornite dall'Asl», dice il Sindaco. Quello che è avvenuto a Pescocostanzo conferma come il fenomeno dell’avvelenamento di animali non solo non accenni a diminuire, ma veda anche impreparati molti cittadini che non sanno cosa fare in caso di sospetto ritrovamento di esche da parte dei loro cani e gatti.

Purtroppo, nonostante l'esistenza di numeri d'emergenza e anche di un'app gratuita per segnalare (ed evitare) i bocconi avvelenati, molte persone davanti all'improvvisa scomparsa del loro compagno animale non allertano tempestivamente le Forze dell'ordine, innescando senza volere l'escalation osservata nell'Aquilano.

A Pescocostanzo le indagini sono partite immediatamente dopo la segnalazione del sindaco Sciullo, tuttavia la visione delle immagini di videosorveglianza e le analisi condotte nella zona dei crimini hanno reso il giallo ancora più fitto: «I filmati non sono stati risolutivi, a volte bastano anche pochi centimetri perché la telecamera non arrivi nel punto utile. La cosa più inquietante, però, è che durante la bonifica non sono stati rinvenuti ulteriori bocconi avvelenati. Si tratta di un mistero dato che i cani e i gatti sono morti in punti diversi della città», rivela il Primo cittadino.

Ciò significa che i bocconi avvelenati sparpagliati per la città sono stati tutti trovati e mangiati dagli sfortunati animali, oppure che il colpevole è riuscito a rimuoverli prima del sopralluogo dei Carabinieri: «La notizia dell'avvelenamento in pochissimo tempo è stata riportata dalla stampa locale e pensiamo che il colpevole, allertato dai media, possa aver rimosso le esche restanti anche se ci lascia perplessi come abbia potuto farlo celando la sua identità», ricostruisce Sciullo.

Nel frattempo, le salme degli animali uccisi sono state affidate agli esperti dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo, i quali cercheranno di risalire alla sostanza impiegata dal killer: «Sapendo di che veleno si tratta potremmo restringere il campo delle ricerche e avvicinarci all'individuazione del colpevole di questo atto barbaro», conferma Sciullo.

Secondo una testimonianza arrivata agli inquirenti, almeno uno dei cani prima di morire avrebbe ingerito un würstel, tuttavia non si esclude ancora nessuna pista, dato che non ci sono testimoni diretti di nessuno degli avvelenamenti degli animali.

«Ho sentito qualcuno parlare di "omertà" in relazione a quanto è avvenuto. Niente di più sbagliato – ribadisce il Sindaco – È sbagliato puntare il dito contro tutti i cittadini per un atto che appartiene a un criminale isolato. Fatti di questo genere non si erano mai verificati a Pescocostanzo, e se questo crimine coinvolgesse addirittura una organizzazione, allora mi dimetterei, perché vuol dire che non conosco la mia comunità».

Pescocostanzo non è solo uno dei borghi più belli d'Italia, qui il rapporto tra uomo è natura è molto forte e sentito dagli abitanti e dalle istituzioni locali. A prova di questa sensibilità particolare, dopo aver diffuso le immagini dell’orso Juan Carrito a Pescocostanzo, il Comune ha pubblicato un decalogo con le norme di comportamento da tenere per scoraggiare l'orso dall'avvicinarsi al centro urbano.

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«Per noi, tutti gli animali hanno pari dignità, compreso l'animale essere umano. Non facciamo differenze tra animali "selvatici", "da reddito" e "da compagnia", sono in ogni caso esseri viventi e come tali meritano rispetto», sottolinea il Primo cittadino.

«Molte persone hanno sporto denuncia contro ignoti, tra questi ci sono i familiari degli animali uccisi, ma anche tanti cittadini sgomenti davanti a quello che è accaduto». I pescolani non sono i soli ad aver presentato un esposto contro il killer, anche diversi volontari locali e associazioni si sono unite alla denuncia.

Intanto, le indagini a Pescocostanzo proseguono, con la speranza di fare giustizia per tutti i cani e i gatti uccisi e prevenire ulteriori crimini: «Ognuno farà la sua parte per individuare il responsabile», garantisce Sciullo.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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