Ha visto un gatto a terra investito da un'auto, si è fermato e lo ha preso a bordo per portarlo d'urgenza in clinica. Un autista del servizio di trasporto pubblico torinese, che stava guidando un bus della linea 61, ha salvato la vita a un micio in via Torino a San Mauro Torinese.
Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dalla centrale operativa, il dipendente Gtt ha raggiunto il capolinea di corso Vittorio Emanuele II a Torino Porta Nuova e ha consegnato il felino a una pattuglia della polizia locale. Gli agenti hanno trasportato l'animale al centro veterinario dell'Enpa di Torino, dove i medici gli hanno prestato le prime cure.
L'autista si è detto disponibile ad adottarlo, una volta che il gatto si sarà completamente rimesso. «Una storia di amore e rispetto – ha commentato Andrea Forneris, sindacalista della Faisa-Cisal per il Gtt – che mette in mostra, oltre la grande professionalità del collega, il lato umano dell'autista che spesso viene denigrato e purtroppo aggredito. Una piccola vita salvata che sicuramente avrà un futuro di grandi coccole davanti».
Ma cosa bisogna fare quando si trova un animale domestico investito? In Italia non esiste un numero unico di soccorso dedicato agli animali, per cui il contatto di riferimento rimane, anche per gli animali, il 112. Conviene poi sempre chiamare un veterinario per illustrare le condizioni del gatto/cane e chiedere come procedere senza mettere la sua vita ulteriormente a rischio; possono esserci delle lesioni interne, ovviamente non visibili, e spostare l'animale può anche far peggiorare le sue condizioni. Si ricorda, inoltre, che investire un animale e non fermarsi è un reato, così come vige l’obbligo di prestare soccorso. Secondo il Codide della Strada che disciplina l'investimento all'articolo 189: «Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 421 a euro 1.691».