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8 Aprile 2022
10:20

Alberto Angela compie 60 anni: auguri al paleontologo più amato della televisione

Oggi Alberto Angela, il paleontologo e divulgatore scientifico più amato della televisione, spegne 60 candeline. Ripercorriamo le curiosità più interessanti della sua carriera.

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alberto angela
Alberto Angela

Oggi, 8 aprile 2022, Alberto Angela compie 60 anni. Il paleontologo e divulgatore scientifico nasce a Parigi nel 1962 dalla ex ballerina Margherita Pastore e dal celebre giornalista Piero Angela, in quel momento corrispondente Rai dalla capitale francese.

È proprio in Francia che Alberto muove i primi massi nel mondo della scuola: qui viene bocciato in quinta elementare e sempre qui ottiene il diploma, per poi tornare in Italia per iniziare il suo percorso di studi come naturalista. Non tutti sanno, infatti, che Alberto è laureato con 110 e lode in Scienze Naturali all'università La Sapienza di Roma. In seguito vola negli Stati Uniti per perfezionarsi nella paleontologia e nella paleoantropologia.

Nella biografia della sua pagina Facebook, seguita da quasi due milioni di persone, lo stesso Alberto definisce se stesso innanzitutto come paleontologo e naturalista, e solo in seconda battuta come divulgatore scientifico.

Alberto Angela: dalla ricerca sul campo alla televisione

La carriera di Alberto Angela inizia con la ricerca scientifiche sul campo. Partecipa a spedizioni di rilievo internazionale che lo conducono alla scoperta dei resti fossili di antenati dell'uomo dallo Zhaire (oggi Repubblica Democratica del Congo) fino alla pianura di Serengeti, nel nord della Tanzania. È qui, nel sito archeologico della Gola di Olduvai, che partecipa alla scoperta dei fossili di un ominide vissuto 1,8 milioni di anni fa.

Agli ominidi, ai resti di spinosauri e triceratopi, pian piano si sono fatte largo nel campo d'interessi del giovane ricercatore anche specie animali viventi. Progressivamente Alberto affianca alla ricerca scientifica anche l'attività di divulgazione naturalistica, grazie proprio al suo carisma emerso durante una intervista alla tv svizzera.

È proprio in Svizzera che muove i primi passi come autore e conduttore di programmi televisivi, dove propone documentari che lo vedono protagonista  nell'Africa Occidentale e Medioriente, grazie all'esperienza accumulata durante gli anni di ricerca.

Per osservare il nostro ecosistema si spinge anche in zone politicamente instabili, come quando nel deserto del Ténéré, in Niger, fu attaccato da un gruppo di guerriglieri armati e sequestrato per una notte insieme al resto della troupe, uscendone fortunatamente illeso. Una brutta esperienza che non gli ha impedito di continuare a raccontare in prima persona la biodiversità del pianeta.

Alberto Angela
Alberto Angela (Photo credit Barbara Ledda)

"Albratros", "Leopardo", "Il pianeta dei dinosauri", sono solo alcuni dei programmi e dei documentari in cui Alberto Angela ha unito solide conoscenze scientifiche a una innata capacità di trasmetterle a un pubblico vastissimo e variegato. La consacrazione definitiva nel campo della divulgazione scientifica arriva negli anni 2000 con il grande successo di "Ulisse. Il piacere della scoperta", la celebre trasmissione Rai che lo ha reso il volto televisivo dell'archeologia e soprattutto della natura, superando forse, anche il suo celebre padre.

Il successo di Alberto è stato infatti ammesso anche dal padre Piero Angela che nel 2018 ha dichiarato: «Ormai Alberto non è più "il figlio di Piero Angela", sono io a essere suo padre».

alberto e piero angela
Alberto e Piero Angela (Photo credit Barbara Ledda)

E proprio come il padre Piero, anche ad Alberto è stato dedicato un raro mollusco  gasteropode della famiglia delle Marginellidae al quale, dopo la scoperta nel 2005, è stato dato il nome di Prunum albertoangelai. Non solo, a lui è stato dedicato un asteroide: 80652 Albertoangela.

Il 2022 è un anno significativo per Alberto Angela non solo perché spegne 60 candeline, ma anche perché ricorrono anche i 25 anni di uno dei programmi più apprezzati della sua carriera: "Passaggio a Nord Ovest".

È lo stesso Alberto a raccontare il suo amore per la Storia e la Natura in un post sui social pubblicato pochi mesi fa in occasione di questo anniversario: «Sicuramente resto molto legato agli approfondimenti e alle scoperte sull’Antica Roma in cui rivedo i comportamenti e le abitudini di noi italiani di oggi. Impossibile cancellare dagli occhi le meraviglie dell’Antartide e del suo regno di ghiaccio; i tramonti mozzafiato sul Pacifico, nei deserti o in Patagonia in cui ti senti “integrato con il mondo”, in un equilibrio delicatissimo con la Natura».

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