Un assiolo è stato recuperato in viale San Marco a Mestre, Venezia. Il piccolo rapace era stato notato a bordo strada da una cittadina che, temendo potesse essere travolto, l'ha segnalato ai i Vigili del Fuoco. L'animale era nel parcheggio dell’ex cinema San Marco, apparentemente non ferito ma smarrito. I componenti della squadra di prima partenza, hanno recuperato il rapace mettendolo in sicurezza in una scatola. L’assiolo è stato visitato, alimentato e successivamente liberato in una zona idonea e sicura su indicazione della Polizia Provinciale.
Si tratta di un rapace di piccole dimensioni dalle abitudini crepuscolari e notturne, presente in tutta la penisola italiana e nelle isole maggiori, la cui popolazione purtroppo è di recente in declino. Nonostante la IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, consideri questa specie tra quelle a minor rischio di estinzione, la preoccupazione che negli anni a venire molti esemplari possano sparire, a causa della trasformazione dei loro habitat per via dell’infiltrazione in essi della presenza umana, è sempre più alta. Secondo le stime della IUCN la popolazione dell'assiolo nel nostro paese raggiunge i 20 mila individui maturi, ma degli studi condotti nel quadriennio 2011-2014 sulle Prealpi venete ne hanno evidenziato un declino.
Per questi animali, che vivono prevalentemente in zone ricche di alberi, rocce e fitta vegetazione, la minaccia più grande è costituita dall’incremento nell’utilizzo di pesticidi che uccidono le loro prede, ma anche l'uomo può rappresentare una minaccia anche se animato di buone intenzioni.
L'Enpa di Monza ha diffuso una serie di consigli per aiutare le persone di buona volontà in caso di incontro con animali selvatici. Per gli uccelli e i rapaci, in particolare, è sempre consigliabile non avvicinare i pulli, anche se sono a terra e si pensa non siano in grado di volare: i genitori, che sempre più spesso costruiscono i nidi in giardini privati e parchi, sono solitamente a poca distanza e li nutrono regolarmente finché non sono in grado di rendersi autonomi e volare via.
È dunque meglio osservare i piccoli per un paio d’ore per vedere se in in questo lasso di tempo si presenta qualche adulto. Se così non fosse allora è il caso di intervenire, così come nel caso di una minaccia diretta rappresentata da cani, gatti o, come nel caso dell'assiolo, di auto.