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17 Aprile 2023
10:30

Assiolo in un parcheggio a Mestre: salvato dai Vigili del Fuoco, è tornato in libertà

Una donna ha notato il rapace a bordo strada e ha chiamato i soccorsi. L'animale, dopo essere stato visitato, è stato liberato in natura.

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Un assiolo è stato recuperato in viale San Marco a Mestre, Venezia. Il piccolo rapace era stato notato a bordo strada da una cittadina che, temendo potesse essere travolto, l'ha segnalato ai i Vigili del Fuoco. L'animale era nel parcheggio dell’ex cinema San Marco, apparentemente non ferito ma smarrito. I componenti della squadra di prima partenza, hanno recuperato il rapace mettendolo in sicurezza in una scatola. L’assiolo è stato visitato, alimentato e successivamente liberato in una zona idonea e sicura su indicazione della Polizia Provinciale.

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Si tratta di un rapace di piccole dimensioni dalle abitudini crepuscolari e notturne, presente in tutta la penisola italiana e nelle isole maggiori, la cui popolazione purtroppo è di recente in declino. Nonostante la IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, consideri questa specie tra quelle a minor rischio di estinzione, la preoccupazione che negli anni a venire molti esemplari possano sparire, a causa della trasformazione dei loro habitat per via dell’infiltrazione in essi della presenza umana, è sempre più alta. Secondo le stime della IUCN la popolazione dell'assiolo nel nostro paese raggiunge i 20 mila individui maturi, ma degli studi condotti nel quadriennio 2011-2014 sulle Prealpi venete ne hanno evidenziato un declino.

Per questi animali, che vivono prevalentemente in zone ricche di alberi, rocce e fitta vegetazione, la minaccia più grande è costituita dall’incremento nell’utilizzo di pesticidi che uccidono le loro prede, ma anche l'uomo può rappresentare una minaccia anche se animato di buone intenzioni.

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L'Enpa di Monza ha diffuso una serie di consigli per aiutare le persone di buona volontà in caso di incontro con animali selvatici. Per gli uccelli e i rapaci, in particolare, è sempre consigliabile non avvicinare i pulli, anche se sono a terra e si pensa non siano in grado di volare: i genitori, che sempre più spesso costruiscono i nidi in giardini privati e parchi, sono solitamente a poca distanza e li nutrono regolarmente finché non sono in grado di rendersi autonomi e volare via.

È dunque meglio osservare i piccoli per un paio d’ore per vedere se in in questo lasso di tempo si presenta qualche adulto. Se così non fosse allora è il caso di intervenire, così come nel caso di una minaccia diretta rappresentata da cani, gatti o, come nel caso dell'assiolo, di auto.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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