È ufficialmente iniziato il periodo di quarantena per le lucertole delle Eolie, giunte qualche settimana fa al centro di riproduzione al Bioparco di Roma. Questa fase rappresenta un passo fondamentale nel progetto LIFE EOLIZARD, dedicato alla salvaguardia di questa specie a rischio di estinzione.
Per salvare la Podarcis raffonei è stato inaugurato un programma volto a creare un Santuario e a garantire la sopravvivenza della specie nell'arcipelago eoliano. Originari dell’isolotto di Scoglio Faraglione (isola di Salina) e del promontorio di Capo Grosso (isola di Vulcano), questi individui saranno sottoposti ad un accurato screening sanitario. Durante questo periodo, il personale specializzato del Bioparco effettuerà un monitoraggio costante della loro salute.
Le lucertole verranno alimentate con una dieta ricca di artropodi, tra cui grilli e larve di coleotteri, e frutta fondamentale per il loro fabbisogno nutrizionale. Questo regime alimentare, insieme alle cure del personale del Bioparco, mira a garantire la massima salute e benessere delle lucertole.
«La quarantena è una fase essenziale per garantire che gli individui siano in ottime condizioni di salute prima di iniziare il programma di riproduzione – ha dichiarato Daniele Macale, operatore della Fondazione Bioparco – Riproduttori in buone condizioni di salute e selezionati sulla base di analisi genomiche genereranno una popolazione sana e con elevata variabilità genetica, fondamentale per il successo della reintroduzione nel loro habitat naturale».
La lucertola delle Eolie
La lucertola delle Eolie un tempo viveva su tutte le isole dell'arcipelago, oggi sopravvive in tre isolotti di ridottissime dimensioni, Strombolicchio, La Canna, Scoglio Faraglione e sul piccolo promontorio di Capo Grosso, nell'isola di Vulcano. Proprio in queste due ultime località dalla fine di agosto, il team ha analizzato diverse centinaia di lucertole, da entrambi i siti, e alcune di queste sono state prelevate per diventare gli individui fondatori del programma di reintroduzione.
Dopo un periodo di quarantena in cui le lucertole sono state sottoposte a un approfondito screening sanitario, e solo dopo sono state trasferite all'interno del Bioparco di Roma. Tramite analisi genomiche, i ricercatori selezioneranno i migliori riproduttori per garantire la massima variabilità genetica delle nuove popolazioni che saranno reintrodotte nel Santuario.
La riproduzione dei fondatori avrà luogo nei centri di “captive breeding” del Bioparco di Roma e di Malfa, a Salina, appositamente realizzati dal progetto. Parallelamente, un altro team di ricercatori di LIFE EOLIZARD ha avviato le attività di traslocazione di Podarcis siculus dagli isolotti di Lisca Bianca e Bottaro a Panarea, con l’installazione delle trappole per la cattura degli individui da trasferire.
Questa specie, introdotta dall’uomo in gran parte delle isole e isolotti dell’arcipelago, è considerata la principale causa della rarefazione della lucertola delle Eolie attraverso fenomeni di competizione e ibridazione. La rimozione di Podarcis siculus da Lisca Bianca e Bottaro secondo i ricercatori permetterà la reintroduzione della Podarcis raffonei e la creazione del suo Santuario.