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5 Agosto 2021
13:41

Arriva l’estate e rispuntano anche i misteriosi vermi del ghiaccio nordamericani

Con l'arrivo dell'estate sono rispuntati in massa i misteriosi vermi del ghiaccio. Questi piccolissimi invertebrati sono tra i pochissimi animali in grado di vivere la loro intera esistenza tra i ghiacciai della costa occidentale del Nord America. Poco si sa sul loro conto e buona parte della loro vita è ancora avvolta nel mistero.

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Sulla vetta del Monte Rainier, il vulcano attivo alto 4.392 metri situato nello stato di Washington, la vista dev'essere mozzafiato. Qui tra gli spettacolari ghiacciai d'alta quota le temperature sono però proibitive e la vita non dev'essere affatto semplice. Non sembra però essere un grosso problema per i piccoli e misteriosi vermi del ghiaccio, che con l'arrivo dell'estate sono rispuntati in massa e hanno colorato di nero le bianche distese innevate.

Questi minuscoli anellidi simili ai lombrichi sono di colore scuro o blu e misurano circa 15 millimetri di lunghezza. Sono anche gli unici vermi al mondo e tra i pochissimi animali in grado di vivere la loro intera esistenza tra i ghiacci, dove le temperature raramente superano gli 0° C.

I piccoli vermi che spuntano nel tardo pomeriggio

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Appartengono al genere Mesenchytraeus, gruppo composto da circa 80 specie che vivono comunemente nei greti fluviali. Gli esponenti più celebri di questo gruppo sono però senza dubbio quelli che vivono nel ghiaccio, soprattutto M. solifugus e M. gelidus. Si pensa mangino piccolissime alghe e batteri che vivono all'interno della neve, ma nei tardi pomeriggi estivi fuoriescono in massa ed invadono la superficie. Nessuno sa bene perché lo fanno, anche perché si conosce davvero poco di questi vermi.

Secondo Scott Hotaling e colleghi, tra i pochi ricercatori al mondo a studiare questi invertebrati, la fuoriuscita in massa potrebbe essere legata in qualche modo all'alimentazione, oppure all'assorbimento di calore. Ma questo è solo uno dei tanti misteri che da anni gli scienziati della Washington State University stanno provando a risolvere. Eppure ce ne sono tantissimi nel periodo giusto, e dappertutto. Si stima possano essere almeno 5 miliardi i vermi del ghiaccio che vivono in un singolo ghiacciaio. Una quantità di biomassa enorme, che i ricercatori vogliono studiare più a fondo per capire se e in che mondo con le loro attività influenzino lo scioglimento del ghiaccio e quindi il paesaggio.

I tanti misteri e le poche certezze

Quel che si sa di questi piccolissimi vermi è che non congelano mai, anche se nessuno sa come sia possibile. I test in laboratorio hanno dimostrato infatti che non riescono a sopravvivere al congelamento, e che quando le temperature scendono anche solo leggermente al di sotto dello zero muoiono. Avvolto nel mistero è anche il loro ciclo vitale, ma gli scienziati pensano che molto probabilmente le uova si schiudano proprio all'inizio dell'estate, il periodo in cui è più a facile avvistare i vermi più piccoli.

Di recente i ricercatori hanno scoperto che il Mesenchytraeus solifugus, la specie presente sul Monte Rainier e che abita i ghiacciai costieri nel nord-ovest del Nord America, potrebbe giocare un ruolo chiave nella catena trofica di questi ecosistemi estremi. Grazie alle fototrappole è stato già dimostrato che alcune specie di uccelli d'alta quota si cibano comunemente di questi vermi. Allodole golagialla, corvi imperiali, spioncelli del Pacifico, zigoli del nevi e tanti altri uccelli li mangiano comunemente, ma gli scienziati vogliono scoprire in che mondo e fino a che punto questa fonte alimentare è così importante per la nidificazione o la migrazione di queste specie.

La dispersione a bordo degli uccelli

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Le piccolissime dimensioni di un verme del ghiaccio

Un altra interessante scoperta effettuata sempre dal team guidato da Hotaling ha permesso di scoprire anche in che modo questi piccoli vermi hanno colonizzato i diversi ghiacciai del Nord America. Studi sul DNA hanno infatti chiarito i rapporti di parentela tra le varie popolazioni, alcune più isolate e altre invece sorprendentemente vicine geneticamente nonostante le distanze geografiche. Secondo i ricercatori queste strette e inaspettate parentele dimostrerebbero che la dispersione su lunga distanza potrebbe essere stata "guidata" dagli uccelli migratori. I vermi potrebbero quindi aver viaggiato "clandestinamente" a bordo degli uccelli riuscendo così a colonizzare nuove vette.

I misteriosi e poco conosciuti vermi del ghiaccio sono l'ennesimo stupefacente esempio di come la biodiversità riesca ad adattarsi e a prosperare anche in condizioni estreme. Resta però ancora molto da scoprire sulla loro vita, anche sul ruolo che la crisi climatica in corso che minaccia i ghiacciai giocherà per la sopravvivenza di questi piccoli invertebrati glaciali.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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