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16 Marzo 2022
16:00

Arriva a Vallo della Lucania il primo dog bar

Nel Salernitano arriva il primo "dog bar" in cui cani e umani possano consumare l'aperitivo insieme.

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Un bar in cui cani e umani possano consumare un "aperitivo" insieme: è l'iniziativa nata a Vallo della Lucania, nel Salernitano, con il supporto della locale sezione Enpa.

Il bar Infinity di via Angelo Rubino poco dopo l'apertura è diventato dog friendly grazie all'installazione di uno spazio appositamente dedicato ai cani dove possono consumare acqua e crocchette fornite dall'Ente protezione animali.

«I proprietari del bar sono soci Enpa e fin da subito si sono mostrati favorevoli alla creazione di uno spazio per fare consumare il pasto offerto da nostra delegazione – racconta a Kodami Noemi Lenza, commissario della delegazione Enpa di Vallo della Lucania – Questa iniziativa, come le tante giornate informative che conduciamo nelle scuole, serve a sensibilizzare le persone, e soprattutto i giovani, al rispetto degli animali».

Anche se la legge è chiara riguardo la possibilità di portare il cane al ristorante, molti si vedono costretti a lasciare a casa il proprio compagno animale per poter fare aperitivo. «Troppo spesso bar e ristoranti impediscono l'accesso alle persone accompagnate dai loro animali domestici – spiega Lenza – questo atteggiamento contribuisce a diffondere pregiudizi, e a pagarne le conseguenze sono prima di tutto gli animali».

Una iniziativa lodevole che può agire sulla consapevolezza delle persone, tuttavia è bene non dimenticare che alcuni cani potrebbero non essere propensi a praticare questo tipo di attività sociale, è bene quindi valutare sempre l'individualità del proprio compagno animale.

Il "dog bar" a poche settimane dal suo avvio ha già richiamato l'attenzione di numerose persone, conferma Lenza: «C'è stato subito un grande entusiasmo da parte dei residenti, ne siamo molto felici perché speriamo che questo sia d'esempio per altri esercizi commerciali».

Un circolo virtuoso che può contribuire ad arginare i fenomeni di maltrattamento ai quali i volontari assistono costantemente: «Purtroppo la cultura del rispetto animale non è ancora abbastanza diffusa. Troppo spesso, durante il nostro lavoro sul territorio, incontriamo casi di maltrattamento di cani e gatti randagi, oppure abbandoni di cuccioli, probabilmente frutto di cucciolate casalinghe».

«Bisogna fare capire che ci sono pene severe per chi maltratta, ma nel frattempo in quanto volontari ci preoccupiamo di agire facendo sensibilizzazione. Lezioni, attività ludiche e dog bar, sono tutte armi per combattere la cultura dell'abuso sugli animali» conclude Lenza.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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