Anche se è diventato uno degli animali domestici più diffusi nelle case di tutto il mondo, e ormai da secoli divide la sua vita con gli umani, il gatto è un animale che a oggi non viene considerato ancora totalmente addomesticato. E in quanto felino, e dunque un predatore, mantiene intatti istinti, bisogni e motivazioni che ha necessità di esprimere. Proprio per garantirgli una vita il più possibile soddisfacente e in linea con i suoi bisogni di specie è stata studiata e sviluppata una particolare branca della scienza comportamentale che riguarda il cosiddetto “arricchimento ambientale”.
L’ambiente in cui il gatto vive fa molta differenza per la sua qualità della vita. Un gatto felice e sereno è un gatto che vive in un luogo adatto a soddisfare tutti i suoi principali bisogni etologici, e investire in una casa a misura di gatto è un passaggio fondamentale per assicurarsi che possa trascorrere le giornate in uno spazio che rispecchia il più possibile alle sue esigenze. In questo modo è possibile anche prevenire le malattie causate dallo stress, come per esempio cistiti, obesità e alopecia, e anche comportamenti indesiderati, come eccessiva aggressività o utilizzo scorretto della lettiera.
Cos'è l'arricchimento ambientale e a cosa serve?
Arricchimento ambientale significa quindi garantire che nell’ambiente in cui vive il gatto vi siano elementi – che si tratti di mobili, complementi d’arredo o giochi – che lo stimolano e rispecchiano i suoi bisogni e i suoi istinti. Come spiegato dall’American Animal Hospital Association, molti dei modelli comportamentali del gatto sono coerenti con quelli del suo antenato, il gatto selvatico africano. E sebbene i gatti siano diventati tra i più diffusi animali domestici al mondo, non sono considerati a oggi completamente addomesticati, e il loro ambiente domestico ideale richiede risorse abbondanti e attentamente distribuite, tra cui aree di riposo, postazioni per l’alimentazione, fonti d'acqua, tiragraffi e lettiere.
I gatti sviluppano modelli di riposo e nascondiglio in casa che dovrebbero essere contraddistinti da una varietà di “luoghi”: possono naturalmente cercare i loro nascondigli preferiti, se spaventati o in cerca di un punto in cui riposare in sicurezza, scegliendo spazi sopraelevati, o di contro in basso, nascosti e riparati. Allo stesso modo, sia che il gatto viva da solo o condivida il suo ambiente con altri simili, gli arricchimenti ambientali dovrebbero essere distribuiti in diversi spazi ed essere più di uno, in modo da lasciargli massima libertà. Questo riguarda sia ciotole per cibo e acqua e lettiere – soprattutto se nello stesso ambiente convivono più gatti, che dovrebbero averne di dedicate – sia i tiragraffi, che dovrebbero essere più di uno per gatto e sia orizzontali sia verticali.
Come arricchire l'ambiente per i gatti
Come detto, i gatti hanno bisogno di avere a disposizione diverse postazioni destinate ai diversi bisogni. Quella per il cibo e l’acqua dev’essere sistemata in un luogo percepito come sicuro e privo di minacce, così come la lettiera: isolati e distanziati in caso di più gatti nello stesso ambiente, lontani da fonti di rumore forte o da zone di passaggio e facilmente accessibili.
Fondamentale è anche fornire al gatto un luogo sicuro in cui riposare o nascondersi, investendo in cucce e mensole rialzate. Proprio alla luce delle sue caratteristiche, i gatti percepiscono come spazi sicuri luoghi sopraelevati, non troppo rumorosi e non facilmente accessibili, che tende solitamente a marcare sia a livello olfattivo, strofinandosi contro oggetti e mobili e rilasciando feromoni, e grattando con le zampe per lasciare segni visivi. A questo servono i tiragraffi (oltre che per consentirgli di farsi le unghie), che è bene sistemare in diverse stanze della casa, o comunque in quelle che il gatto frequenta con più assiduità.
Particolarmente utili al fine dell’arricchimento ambientale possono rivelarsi cucce parzialmente chiuse, magari con lati soprelevati, oppure mensole, appunto, sistemate in stanze non frequentate da altri animali o da persone a lui poco conosciute. È importante anche evitare di spostare le varie postazioni, una volta che il gatto si è abituato ai vari luoghi: in questo modo saprà sempre dove nutristi, bere, fare i bisogni e riposare.
Anche la dimensione del gioco è fondamentale. Il gatto ha un innato istinto predatorio che deve sfogare in qualche modo, e oltre all’interazione con l’umano di riferimento – dedicare qualche minuto al giorno al gioco aiuta a prevenire stress e frustrazione, con ricadute positive anche sulla salute fisica – è opportuno sistemare in alcune stanze della casa giochi con cui il micio può interagire.
Possono essere palline, molle, topolini di pezza, a seconda delle preferenze del singolo gatto. Ci sono infatti gatti che preferiscono giochi che emettono rumori durante l’interazione, e altri che preferiscono invece giocattoli più leggeri e “silenziosi”, che tendono a inseguire per casa. Ci sono poi gatti non particolarmente interessati ai giocattoli, che preferiscono cimentarsi in agguati sbucando dai nascondigli. Si può anche pensare di appendere fili o nastri a mensole o tiragraffi, sempre per identificarli come luoghi “personali” e consentire loro di interagirvi e giocare in modo autonomo.