Le autorità indonesiane hanno annunciato mercoledì scorso l'arresto di sei uomini legati a una rete internazionale di bracconaggio accusata di prendere di mira il rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus), una specie in pericolo critico di estinzione e tra le più rare e minacciate del Pianeta. Gli uomini avrebbero ucciso almeno 26 rinoceronti dal 2018 a oggi. Questa notizia ha sconvolto scienziati e conservazionisti e ha riportato l'attenzione sul terribile fenomeno del bracconaggio che minaccia gli ultimi rinoceronti di Giava rimasti sulla Terra.
I corni dei rinoceronti, estremamente ricercati in Asia, sono principalmente utilizzati per la medicina tradizionale cinese e sempre più spesso anche per la creazione di ornamenti e oggetti. Il capo della polizia provinciale di Banten, Abdul Karim, ha spiegato che gli arresti sono stati eseguiti il mese scorso, in seguito a una grossa operazione congiunta tra la polizia e il Ministero delle Foreste e dell'Ambiente. Uno dei leader della rete era stato tra l'altro già arrestato l'anno scorso e condannato a ben 12 anni di carcere e a una multa di 100 milioni di rupie indonesiane (circa 6.135 dollari).
Le Forze dell'Ordine e una squadra di ranger del Parco Nazionale di Ujung Kulon, situato nella provincia di Banten, stanno ancora cercando altri otto membri del gruppo. Secondo le indagini, la rete era formata da almeno due gruppi distinti, uno responsabile dell'uccisione di 22 rinoceronti di Giava dal 2018, mentre l'altro di altri quattro animali dal 2021.
Rasio Ridho Sani, capo funzionario del Ministero delle Foreste e dell'Ambiente, ha sottolineato che la popolazione di rinoceronti di Giava è in grave declino, con appena 80 individui adulti rimasti, la maggior parte dei quali vive nel Parco Nazionale di Ujung Kulon, nella parte occidentale dell'isola di Giava.
La distruzione delle foreste, le difficoltà dei pochi individui rimasti di incontrarsi e riprodursi e soprattutto il bracconaggio, rappresentano le principali minacce per questa specie ormai davvero a un passo dell’estinzione. «Il bracconaggio degli animali protetti è un crimine grave e di interesse internazionale», ha dichiarato Sani. «Stiamo lavorando a stretto contatto con la polizia regionale di Banten per cercare e arrestare tutti i responsabili dei crimini di bracconaggio che sono riusciti a fuggire durante l'operazione».
I corni venivano venduti a compratori cinesi grazie all'aiuto di un intermediario locale, anche lui attualmente sotto processo. Durante l'operazione, la polizia ha sequestrato numerose armi da fuoco, proiettili, un laccio d'acciaio e altri strumenti utilizzati per catturare e uccidere rinoceronti. Questo caso mette in luce l'urgenza di rafforzare le misure di conservazione per il rinoceronte di Giava e di intensificare la lotta contro il bracconaggio, una piaga che continua ancora oggi a decimare le specie già sull'orlo dell'estinzione.