Niente falò in spiaggia né giochi o musica ad alto volume: sono le disposizioni che il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, ha dato per tutelare il nido di tartaruga caretta scoperto lo scorso 28 luglio sulla spiaggia di Tor San Lorenzo, lungo il litorale romano.
La tartaruga ha scelto una porzione di spiaggia nei pressi di uno stabilimento balneare per fare il nido, e l’amministrazione comunale, consapevole dell’importanza di proteggere il sito ed evitare che le uova possano venire danneggiate prima della schiusa, ha deciso di emanare un’ordinanza ad hoc che prevede che fino al 30 settembre 2022 (o comunque sino alla schiusa) diversi divieti, tra cui occupare l’area con ombrelloni, sedie a sdraio e di praticare qualsiasi gioco (dai classici racchettoni al pallone), fino al tenere ad alto volume della musica e di fare qualsiasi evento di forte impatto sonoro che abbiano propagazioni di vibrazioni nel suolo. Vietato anche movimentare la sabbia, e in generale di avere comportamenti che possano causare disturbo al nido.
«Il nido della tartaruga marina è tenuto costantemente sotto controllo dal personale competente – ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini – Colgo l’occasione per ringraziare lo stabilimento balneare ‘Torre Marina’ che, a proprie spese, ha rinforzato la recinzione di protezione del sito e, nei giorni e nelle notti concomitanti con il periodo di Ferragosto, ha effettuato un controllo continuo dell’area impiegando il proprio personale di vigilanza al fine di evitare possibili interferenze con la nidificazione o danni all’area».
La tartaruga era stata avvistata lo scorso 28 luglio, nel pieno del periodo in cui si assiste alla deposizione delle uova: era uscita dal mare nella zona di Marina d’Ardea, aveva scavato il nido vicino a un pattino e vi aveva deposto 73 uova davanti agli sguardi affascinanti e stupiti dei bagnanti. Alcuni dei quali le si sono avvicinati pericolosamente, per fotografarla e guardarla da vicino, senza tenere conto del fatto che l'animale potesse innervosirsi o spaventarsi e rinunciare a deporre le uova. Il personale dello stabilimento balneare, fortunatamente, era intervento per delimitare l’area (che nel frattempo è stata recintata) e non disturbare la tartaruga, e aveva immediatamente avvisato Tartalazio, la rete di monitoraggio e tutela delle caretta-caretta della Regione Lazio. Che era riuscita ad arrivare sul posto soltanto un'ora dopo l'avvistamento.
«La emozione e stupore delle persone è comprensibile e inevitabile – avevano detto gli esperti di Tartalazio – Ricordiamo a tutti che in caso di incontri come questo è necessario mantenere sempre una distanza di almeno 10m dall'animale, non toccarlo o urlare, non camminargli davanti, attendere che la tartaruga finisca la deposizione, mantenendo il silenzio e la distanza, ma poi lasciarle libero il passaggio per tornare in mare, e chiamare subito il 1530, Capitaneria di Porto che avviserà così il team di Tartalazio».