Era posata su una roccia, ferita. Non poteva più volare. Grazie a una turista che se n’è accorta, oggi può avere tutte le cure necessarie. Protagonista di questa storia è un’aquila, salvata a Ceresole Reale, in Provincia di Torino, nel mezzo del Parco del Gran Paradiso, al confine con la Valle d'Aosta.
La guardaparco Raffaella Miravalle e il caposervizio della Valle Orco, Piero Chabod, si sono diretti nella frazione di Chiapili inferiore, a pochi passi dalla salita dello skilift. All'arrivo dei soccorsi è sfata immobilizzata con alcuni teli e recuperata. L’animale era debole e spaventato e per questo non ha opposto resistenza.
I soccorsi l’hanno portata alla Casa di Cura veterinaria Mont Emilius, convenzionata con la Regione autonoma Valle d’Aosta proprio per questo genere di interventi. Il veterinario Michel Mottini si è reso conto delle condizioni di salute davvero molto precarie: aveva una ferita all’ala sinistra, era debole, deperita, in ipotermia e disidratata. Inoltre, aveva i segni tipici di saturnismo, cioè di un avvelenamento da piombo.
Per l'aquila ora dovranno proseguire le indagini per capire se sarà possibile per lei riprendersi e ritornare in natura. Non è la prima volta che avvengono salvataggi simili. Uno altro esemplare, nello scorso febbraio, era stato salvato a Valsavarenche. Per lui le cure sono state positive: dopo il trattamento è tornato a volare a fine marzo.