Nei giorni scorsi si è diffusa molto la notizia di un’aquila reale piombata dall’alto su un cane di piccola taglia in Val d’Aosta, nel vallone di Menouve a circa duemila metri d’altezza, nel territorio del comune di Etroubles, ghermendolo con i suoi artigli e causandone purtroppo la morte. La notizia, per quanto tragica è stata trattata utilizzando toni, immagini e sensazionalismi che stanno alimentando un allarmismo generale. Infatti, oltre alla notizia sono state fatte girare anche alcune immagini di un'aquila che trasporta in volo un “cane”, che, però, in realtà è un agnello e risale a ben prima dell'accaduto. Cosa è successo, quindi, realmente?
L'episodio è avvenuto nella Valle del Gran San Bernardo, al confine con la Svizzera, e la donna che era col cane ha raccontato: «Stavo passeggiando in montagna quando improvvisamente un’aquila è piombata dal cielo e si è avventata sul nostro cane. L’ha stritolato con gli artigli, siamo corsi per cercare di salvarlo, ma ormai era troppo tardi».
La tragedia si è consumata in una frazione di secondo e l’intervento immediato della donna e del marito, purtroppo, non è servito a salvare il loro amico a quattro zampe. Questo ha però impedito all’aquila di portar via il corpo ormai senza vita del cane: quindi le immagini del rapace che trasporta un piccolo animale non sono certamente da attribuire all’episodio di qualche giorno fa.
Il video e gli screenshot che girano sul web son ostati già utilizzati in passato per raccontare storie simili, ma appartengono in realtà ad un altro episodio, dove un’altra aquila reale ha trasportato non un cagnolino ma un agnello. In un altro spezzone del video è più semplice identificare l’animale, eliminando quindi ogni dubbio sull’accaduto. Nel 2018, invece, c'è stato effettivamente un episodio in cui un'aquila, in America, ha trasportato un cane di piccola taglia per quattro miglia, ma senza procurargli alcun danno; il cagnolino ha infatti potuto ricongiungersi con la sua famiglia.
Le aquile reale sono molto comuni da avvistare in montagna e possono facilmente trasportare in volo anche piccoli caprioli e camosci, loro prede naturali, non c’è quindi da stupirsi che l’esemplare in video sia stato in grado di sollevare un agnellino. La diffusione di questi vecchi video, però, insieme alla notizia della morte del cagnolino non ha fatto altro che alimentare una psicosi di massa, specialmente tra gli abitanti del piccolo centro nella Valle del Gran San Bernardo, che ora temono nuovi attacchi ai cani della zona da parte della stessa aquila.
Per quanto sia un evento certamente possibile è anche decisamente improbabile che accada di nuovo e anche uno degli agenti della Forestale ha commentato: «In 30 anni di servizio non ho mai assistito a un episodio simile. Certamente l’aquila avrà scambiato il piccolo cane per un animale da cacciare: se fosse stato più vicino ai padroni non sarebbe successo».
Le aquile vivono da sempre a ridosso dei piccoli borghi montani e non si sono mai verificati episodi simili con regolarità. Ciò che è accaduto è stato quindi solo un tragico incidente del tutto eccezionale e non è il caso di allarmarsi o generare psicosi, specialmente se si osservano alcune piccole e semplici precauzioni quando si passeggia in montagna insieme ai nostri amici cani quando si esplorano aree e territori abitati da animali selvatici, soprattutto predatori.