Marcel Sielaff, un dipendente del centro di distribuzione postale di Klagenfurt, capoluogo della Carinzia, una provincia dell'Austria meridionale, lo scorso venerdì ha aperto un pacco che aveva suscitato in lui sospetto, data la presenza di alcuni fori. Il pacco avrebbe dovuto contenere delle statuette ma al suo interno è stato trovato un animale: un boa constrictor.
Secondo quanto riportato dalla “Zeitimbild”, un'emittente televisiva locale, l'animale era in ipotermia, ed è stato affidato alle cure dell'esperta di rettili Helga Hepp. Il serpente era a rischio vita: la temperatura media ideale per un corretto ambientamento del boa constrictor è infatti di circa 30°C, con estremi compresi fra 26 e 35°C.
Il pacco che doveva viaggiare dalla Carinzia alla Germania era etichettato come “fragile”. L’esperta, una volta arrivata al centro di distribuzione, ha iniziato a prendersi cura del rettile ed ha cercato prima di riscaldarlo con il suo corpo, per poi portarlo subito al rettilario di Klagenfurt.
Il comitato scientifico del WWF ha condotto un'indagine per capire quante specie di rettili, tra quelle conosciute, sono vittime del commercio illegale. L’indagine ha riguardato 151 siti di vendita online di rettili e dalle 23.970 pagine visitate è stata rilevata la presenza di 303.403 parole associate a rettili. Restringendo il campo si è arrivati ad un elenco di 2.754 specie vendute online, incrociando questi dati del mercato online con le liste CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) e della RedList IUCN, la Lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura istituita nel 1948, si è arrivati a stilare una lista di 3.943 specie di rettili commercializzati, pari al 36% di tutte quelle esistenti al mondo.
Il commercio di fauna selvatica, secondo gli esperti, è uno dei più importanti business del pianeta, insieme al traffico di esseri umani, di droga ed armi. La sua diffusione contribuisce al declino della biodiversità e può indebolire le popolazioni selvatiche di flora e fauna, causandone in alcuni casi l'estinzione.
Il boa constrictor si trova in America centro meridionale, a partire dal Sud del Messico, fino all'America centrale ed è possibile vederne alcuni esemplari anche in America del Sud, in paesi tropicali ed equatoriali. È dagli anni Settanta che c'è stata una diffusione domestica di questo animale che, come hanno ribadito gli esperti, è da evitare perché è una specie selvatica che mai dovrebbe vivere fuori dal suo aerale.