Novità per il Comune di Galatone, in provincia di Lecce: il paese salentino ha aperto la pagina Facebook dell'Assessorato alla tutela degli animali.
L'obiettivo è fornire ai cittadini un quadro dettagliato e immediato circa le situazioni riguardanti canili, adozioni e abbandoni e a seguire tutte altre informazioni sugli animali presenti sul territorio.
L’annuncio è stato fatto dall’amministrazione comunale che con questa iniziativa intende mostrare sempre di più l’impegno rivolto agli animali, elemento costitutivo importante della città.
«Una svolta che apre le porte ad una nuova era di impegno tutela animali più consapevole» scrive sul social l'assessora Pina Antico alla quale si deve il progetto.
«Da giugno ad oggi sono stati adottati 29 cani» continua Antico. «Questo è un grande risultato. E lo è grazie al prestigioso e incessante lavoro delle associazioni ZampaLibera, Animanimale, Il RandagiNO Odv che ovviamente ringraziamo».
Amati e accuditi da gran parte degli abitanti, nel corso degli ultimi tempi il Comune ha intensificato soprattutto il suo impegno nei confronti dei canili e dei rifugi locali: «Sono luoghi fondamentali all'interno di una comunità» prosegue ancora l’Assessora «posti in cui vengono ospitati soprattutto cani e gatti abbandonati ai quali, dal loro arrivo, nell’attesa di provvedere a trovare loro una nuova famiglia, l’obiettivo è quello di offrire tutto l'amore e le cure di cui necessitano».
Ma per il corretto funzionamento di questi apparati territoriali, conclude Antico «è essenziale che le istituzioni utilizzino il mezzo dell’informazione in maniera efficiente, in modo da rendere noti tutti gli arrivi dei nuovi amici ai cittadini».
L’Ufficio dell'assessorato alla Tutela Animali, in generale, lavora per migliorare la qualità della vita degli animali presenti in città e garantirne la tutela, contribuendo alla prevenzione del randagismo e all’accoglienza di cani e gatti nei canili e nei rifugi, nonché alla tutela delle colonie feline presenti sul territorio.
Fa parte dei suoi compiti anche l'organizzazione di iniziative e campagne di sensibilizzazione per far sì che la cittadinanza sia a conoscenza di cosa significa il rispetto degli animali.
Nel nostro Paese la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono principi fondamentali dal 1991. La legge quadro n.281 del 1991 denuncia, infatti, il principio generale secondo il quale «lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti e il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente».
Alle Regioni e alle Province autonome è stato demandato il compito di applicare le norme nazionali, attraverso provvedimenti propri. Ma anche i compiti di ciascun Comune sono diversi.
E riguardano, prima di tutto, la tutela e il controllo della popolazione animale vagante sul territorio di propria competenza. Quindi l’attuazione di piani di controllo delle nascite di cani randagi e gatti delle colonie, mediante i servizi veterinari pubblici.
Poi il risanamento dei canili e gattili comunali e la costruzione di rifugi e la gestione di questi direttamente o tramite convenzioni con associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati.
Il Comune deve occuparsi anche, insieme ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, dell’organizzazione di percorsi formativi per i proprietari di cani con conseguente rilascio di un attestato di partecipazione denominato patentino.
In caso di avvelenamento di un animale di specie domestica o selvatica, il Sindaco deve impartire immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine in collaborazione con le altre Autorità competenti; provvedere a individuare le modalità di bonifica dell’area interessata e far segnalare con apposita cartellonistica, l’area di pericolo.