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15 Gennaio 2024
17:41

Appello per oltre 100 cani sfrattati da un canile abusivo: cercano una nuova sistemazione

Oltre 100 cani sono stati sfrattati da un canile abusivo a Quartu Sant'Elena, in Sardegna. Vissuti per anni in condizioni precarie, ora cercano una sistemazione.

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cane canile
Foto d’archivio

Oltre 100 cani, provenienti da un canile abusivo in località di Santu Lianu, nella città di Quartu Sant’Elena in Sardegna, cercano una nuova casa in seguito allo sfratto esecutivo dello stabile in cui vivono su decisione del Tribunale di Cagliari.

L’amministrazione comunale ha avviato, tramite il settore “Ambiente”, una manifestazione di interesse finalizzata ad acquisire le disponibilità delle associazioni di volontariato nazionali e regionali operanti nel territorio per la gestione degli animali sottoposti al provvedimento esecutivo.

Secondo il Comune «il ricovero per gli animali è abusivo, privo di ogni minimo requisito di sicurezza e di igiene, oltreché di qualsivoglia presupposto autorizzativo. Una situazione di degrado che perdurava da oltre dieci anni e che metteva a repentaglio la salute ed il benessere degli animali insieme all’incolumità dei locatari sottoposti al provvedimento di sgombero ed ora all’attenzione dei Servizi Sociali».

La decisione di trasferire gli animali dallo stabile abusivo è scaturita da una controversia che ha avuto inizio anni fa: i proprietari dell’area, che nel tempo è stata trasformata in un canile abusivo, hanno rivendicato i loro diritti e il Tribunale ha emesso una decisione che ordina lo sgombero dello stabile occupato illegalmente da alcune persone, le quali hanno anche introdotto i cani all'interno.

Dopo l'emanazione del provvedimento esecutivo di sgombero, gli animali dovranno ora essere prelevati dal Comune in gruppi di cinque. Saranno sottoposti a controlli accurati, microchippati e sterilizzati prima di essere affidati a coloro che desidereranno prendersene cura, nella speranza di offrire a ciascun individuo la possibilità di trovare una sistemazione permanente.

Gli occupanti abusivi, tra cui un minorenne, responsabili anche della gestione degli animali all'interno della struttura, sono stati destinatari del provvedimento di sgombero da parte delle autorità e saranno seguiti dal personale dei Servizi Sociali.

Il Vicesindaco ed Assessore all’Ambiente Tore Sanna, che si sta occupando di questa situazione particolarmente delicata, ha dichiarato: «Siamo prontamente intervenuti per porre rimedio ad una situazione di illegittimità e di rischio che perdurava da oltre 10 anni. In base alle Direttive regionali in materia di lotta al randagismo e protezione degli animali d’affezione ci troviamo di fronte ad una fattispecie di canile abusivo, che non può permanere in queste condizioni. Purtroppo nel tempo il numero degli animali è cresciuto in maniera incontrollata, per questo fra le prime azioni messe in campo dall’Amministrazione vi è un piano di sterilizzazioni e microchippatura che sarà messo in campo dal servizio veterinario della Asl di Cagliari in collaborazione con il canile convenzionato Shardana. Gli animali saranno prelevati a gruppi di cinque per volta, trattenuti in canile per le necessarie operazioni sanitarie e qui custoditi temporaneamente fino a nuova presa in carico. Lo step immediatamente successivo sarà quello del coinvolgimento delle associazioni di volontariato, oggetto della presente manifestazione di interesse, affinché i cani vengano smistati ed avviati quindi all’adozione».

È comprensibile che il Comune da solo con le sue forze faticherebbe a trovare una collocazione non a dieci, non a venti, bensì a oltre cento cani. Questa difficoltà rappresenta una sfida significativa, e per affrontarla, il Comune ha scelto di rivolgersi alle associazioni di volontariato, che potrebbero offrire rifugi temporanei agli animali o promuovere il processo di adozione, contribuendo così a garantire una nuova vita a ciascun cane coinvolto.

«L’Amministrazione comunale – specifica Sanna – è disponibile a valutare anche ipotesi di assegnazioni sulla scorta di modelli già sperimentati in altre realtà, ovvero con una forma di incentivo da dare alle associazioni certificate o a famiglie adottanti. Ciò che auspichiamo è che si venga a creare una catena di solidarietà a livello locale ma anche oltre il territorio regionale per poter garantire oltre 100 adozioni del cuore a queste creature sfortunate, che finora hanno vissuto in condizioni di precarietà assoluta».

Le associazioni animaliste, i volontari o i cittadini interessati a offrire casa a qualcuno di questi animali possono compilare la manifestazione d’interesse, scaricabile dal sito del Comune di Quartu Sant’Elena o chiedere informazioni al numero 070 86011 (centralino del Comune)

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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