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20 Dicembre 2021
17:42

Appello per Becky, la cagnolina scappata dopo un incidente d’auto in Trentino

In seguito a un incidente avvenuto lungo la strada della Valsugana, Becky, una simil Jack Russel di un anno è scappata dall'auto. A 24 ore dalla fuga continuano le ricerche.

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Nel pomeriggio di domenica 19 dicembre lungo la strada la SS47 della Valsugana è avvenuto un incidente. Nessuna conseguenza grave per gli umani, ma a bordo di una delle auto viaggiava anche Becky, una simil Jack Russell di un anno che, in preda allo spavento causato dallo scontro, è scappata dall'automobile appena ne ha avuto la possibilità. «L'abbiamo vista allontanarsi correndo contro mano per circa mezzo chilometro – spiega Vania Facci, la compagna umana della cagnolina – Ha raggiunto il bar "la Mochena" e poi si è infilata in una stradina che porta al paese di Civezzano».

«I post hanno migliaia di condivisioni, ora dobbiamo allertare chi è fuori dai social»

«Ancora prima di questo incidente, Becky aveva paura di salire in macchina – spiega la pet mate – Quindi chiedo a chiunque la incontri di non provare a caricarla nell'automobile perché sicuramente tornerebbe a scappare, soprattutto dopo ciò che è accaduto ieri».

«Becky si lascia avvicinare senza nessun problema dalle persone: è un cane molto curioso ma se ancora si trova sotto choc difficilmente correrà incontro a qualcuno – spiega Roberto, un amico della famiglia di Becky, che dal primo momento si è attivato per fare in modo di trovare la cagnolina – Abbiamo creato un gruppo Facebook chiamato "Troviamo Becky" per permettere a chiunque abbia segnalazioni di condividerle immediatamente ed aiutarci a velocizzare i tempi». 

Nelle ore successive alla scomparsa, infatti, non sono mancate le condivisioni. «Le persone che si sono attivate sono moltissime. Nella nostra zona abbiamo allertato chiunque – spiega l'amico della pet mate che non abita nella zona in cui è fuggito il suo cane – Ora è importante parlarne anche con chi non è presente sui social e potrebbe quindi non saperne ancora nulla».

Becky, ci tengono a informare i responsabili delle ricerche, è regolarmente dotata di microchip e inoltre indossa una pettorina leopardata che la rende inconfondibile. «Parliamo della pettorina, ma ci auguriamo che, nella fuga, non l'abbia persa o non si sia agganciata da qualche parte. In ogni caso, per aumentare la possibilità di ritrovarla abbiamo anche posizionato alcune foto trappole nei boschi che circondano la zona dell'incidente, perché potrebbe aver cercato riparo tra gli alberi».

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Le prime segnalazioni: tra il monte Calisio e Civezzano

«Una delle poche segnalazioni che abbiamo ricevuto fino ad ora riguarda un avvistamento nei boschi che salgono verso il monte Calisio – continua Roberto – Fino a qualche mese fa Becky e la sua famiglia vivevano proprio da quelle parti, a Martignano, quindi alcuni sospettano che si stia avvicinando alla sua vecchia abitazione,  altri però sostengono di averla avvistata nei pressi di Civezzano, dove era avvenuto l'incidente. Al momento non c'è nulla di certo».

L'appello della famiglia di Becky e di tutti gli amici, conoscenti e volontari impegnati in queste ore nelle ricerche è quello di prestare la massima attenzione lungo il tratto di strada tra Martignano e "la Mochena" e di telefonare ai numeri di telefono condivisi sui social in caso di incontro con la cagnolina, la quale al momento ha già trascorso una notte all'aperto.

La tendenza dei cani (e degli animali in generale) a fuggire in seguito ad uno spavento è piuttosto diffusa, non solo in caso di incidente automobilistico, ma anche in occasione di terremoti, temporali o quando qualche rumore può portare ad un improvviso shock. Per questo motivo Becky potrebbe mostrare comportamenti completamente diversi da quelli che ci si aspetterebbe in una situazione normale.

«Non sappiamo dire se in una situazione del genere abbai oppure continui a correre all'impazzata: è troppo condizionata da quanto accaduto domenica pomeriggio – conclude l'amico della famiglia della cagnolina scomparsa – Tutto ciò che possiamo fare è collaborare affinché venga trovata il prima possibile».

Chiunque avesse informazioni su Becky può contattare il numero 3470008266

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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