Sono decine, ogni giorno, le mail o i messaggi che ci arrivano sugli account social di Kodami (Facebook, Instagram e TikTok) da parte di persone che ci chiedono di sostenere i loro appelli per far adottare i tanti cani e gatti che, privati della libertà o abbandonati, vivono in canili, rifugi o stalli casalinghi.
Per ogni richiesta che ci è giunta abbiamo sempre contattato personalmente chi ci ha scritto perché crediamo che chiunque vada ascoltato ma ci teniamo a promuovere e supportare principalmente coloro che agiscono in base a motivazioni che mettono in primo piano il benessere degli animali e delle famiglie nell'ottica di dare vita a relazioni solide che riguardano tutti i membri di un gruppo che si verrà a formare, composto da animali umani e non.
Un percorso di adozione è caratterizzato da piccoli, grandi passi da fare insieme in una dinamica che vede coinvolto il cane o il gatto e le persone con cui appunto si spera poi andrà a vivere. E in tutte le fasi, dalla conoscenza all'arrivo in famiglia, il ruolo di chi ha curato e seguito quell'essere vivente è fondamentale per trasmettere le giuste conoscenze agli umani e accompagnare l'animale e tutta la famiglia verso una nuova vita.
Le adozioni non vanno sempre a buon fine, purtroppo. Da un lato la situazione emergenziale di tanti canili o rifugi non permette sempre ai volontari e agli operatori di riflettere con calma sulla effettiva compatibilità tra l'animale e le persone che vorrebbero portarlo a casa. E queste ultime, a loro volta, altrettanto spesso si lasciano prendere dalla folgorazione magari solo di una foto o di un video in Rete per poi non soffermarsi sul carattere del cane o del gatto e dunque sulla sua personalità e sul contesto nel quale poi lo porteranno. Troppe volte, anche, si prelevano individui dal territorio senza valutare se effettivamente hanno bisogno di aiuto, ovvero senza considerare che la loro condizione di libertà non lede a loro stessi, che invece in contesti diversi potrebbero soffrire e non trovarsi bene, nè tantomeno inficia la convivenza con gli esseri umani. Il randagismo è un fenomeno complesso: spesso il termine “randagio” viene utilizzato in maniera impropria per descrivere qualsiasi cane vagante presente sul territorio. Distinguere le diverse tipologie di cani è importante per comprendere quali sono gli interventi da adottare.
Con questa per noi doverosa premessa, abbiamo deciso di creare un form in cui ci rivolgiamo proprio a tutte quelle splendide persone che ogni giorno contribuiscono a diffondere appelli in cui è appunto intrinseco il concetto di adozione consapevole: adottare un animale domestico è una decisione davvero importante e richiede l’assunzione di molte responsabilità. Ma vale lo stesso anche per chi vuole farlo adottare: è un grande impegno decidere il destino di un essere vivente e comporta a volte il coraggio, anche e purtroppo, di saper dire di "no" quando quel "match" tra essere umano e animale non viene considerato fattibile.
Informarsi preventivamente su chi è il cane o il gatto che condividerà la vita con noi, quali sono le sue necessità e dove adottarlo è fondamentale per fare una scelta consapevole e garantire il suo benessere psicofisico. Ma, allo stesso tempo, accompagnare le persone a fare la scelta giusta è un onore e un onere che ricade sulle spalle di chi ha scelto di dedicare parte della propria vita ai tanti, ancora troppi soggetti che per ragioni sicuramente indipendenti dalla loro volontà appunto affollano canili e gattili. E che troppo spesso ritornano dentro un box anche per adozioni andate male.
Come potete leggere dunque proprio nel form che da oggi in poi chiediamo di compilare a chi vuole rendere partecipe Kodami di quello che noi ci auguriamo possa essere un magnifico destino verso una vita serena per tutti i soggetti coinvolti, vi preghiamo di aiutarci a far sì che tanti incontri possano avvenire anche con il nostro supporto ma soprattutto che vadano appunto per il verso giusto per tutti, animali umani e non.
A chi sta pensando di adottare, invece, ricordiamo che su Kodami potete trovare il MiFido, un questionario che abbiamo realizzato e che è solo un primo test per capire se ci sono le premesse giuste per compiere questo importante passo verso una vita che sarà completamente diversa insieme a un animale. Il MiFido, sia chiaro, non è sostitutivo di quel viaggio che invece affronterete rivolgendovi appunto a persone, associazioni e rifugi che badano al benessere di tutti i membri che faranno parte della relazione a cui state pensando di dare vita.
Perché si realizzi l'anno zero dei cani in canile in particolare e degli abbandoni in generale c'è, dal nostro punto di vista, solo una strada da percorrere: essere onesti e "lavorare" insieme. Solo e soltanto se si opera tutti insieme sulla prevenzione possiamo davvero cambiare le cose e perché accada si deve iniziare proprio attraverso percorsi di adozione consapevole.
- A seguire, alcuni articoli che speriamo possano essere utili per futuri adottanti e persone che operano nel mondo del volontariato per aumentare la consapevolezza e diffondere cultura