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31 Gennaio 2023
17:41

Anticoncezionali per le femmine di orango in attesa della libertà

La BOS Foundation sta attuando un piano di controllo delle nascite nelle sue riserve nel Kalimantan per le femmine di orango che stanno affrontando il periodo di riabilitazione in attesa di tornare in libertà.

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Giornalista
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Lesan e il cucciolo di orango fotografati a gennaio nella foresta del Borneo (credits:@BOSFoundation)

Anticoncezionali per le femmine di orango del Borneo in attesa di ritrovare la loro libertà. La rieducazione alla libertà, prima di poter tornare libere nelle giunga, però non è il momento migliore per crescere un cucciolo. Proprio per questo, mentre si trovano in un centro di riabilitazione, le femmine di orango vengono dotate di impianti anticoncezionali per prevenire le nascite.

È il programma di conservazione di BOS Foundation che negli ultimi 3 decenni ha salvato oltre 1.200 oranghi e che oggi ne ospita circa 450 a Nyaru Menteng e Samboja Lestari nel Kalimantan del Borneo occidentale, con l’obiettivo di riportarli alla vita selvatica della giungla. Gli ultimi dieci erano stati rilasciati nel 2021, dopo aver riaggiornato tutti i protocolli riguardanti le misure di sicurezza a causa del Covid. Un'operazione complicata e dispendiosa che Kodami aveva raccontato.

Tra le femmine del programma c'è Lesan, una degli oranghi che, dopo un lungo percorso di riabilitazione, ha riconquistato la sua libertà. E dopo essere tornata indipendente dagli uomini che l’avevano salvata e curata, ha trovato la sua nuova casa nella foresta di Kehje Sewen, dove probabilmente all'inizio di quest'anno, ha già partorito il suo secondo cucciolo.

La storia di Lesan e del suo cucciolo

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Lesan con l’inseparabile figlia Ayu, fotografate a Camp Lesik (credits:@BOSFoundation)

«Alla fine del 2022, Lesan era stata avvistata per l’ultima volta nella foresta di Kehje Sewen – spiega BOS Foundation – e il nostro veterinario ad ottobre aveva ipotizzato che, visto lo stomaco ingrossato, potesse essere incinta. Ora, dopo l’avvistamento intorno a Camp Lesik del 12 gennaio, siamo certi che Lesan ha partorito». E infatti Lesan, con l’inseparabile primogenita Ayu, si è lasciata immortalare con in braccio l’ultimo arrivato. Ma non senza quale contrarietà.

«Quando il nostro team ha tentato di scattare delle foto, Lesan si è voltata per nascondere il suo bambino – raccontano. – Anche la sorella maggiore Ayu è entrata in modalità protettiva e ha tentato di spaventare i membri del nostro team scuotendo gli alberi e avvicinandosi a loro con i denti scoperti. Lesan e Ayu hanno fatto un ottimo lavoro collaborando per proteggere il loro nuovo membro della famiglia dagli occhi indiscreti degli osservatori umani».

Un fortissimo istinto alla protezione materna che si è conservato inalterato, quindi, e che non si è perso malgrado il lungo percorso di riabilitazione che l’ha portata, dieci anni fa, a vivere liberamente nella foresta del Borneo. «Tutta la storia di Lesan si può considerare una storia di successo – aggiungono – non solo per la sua capacità di sopravvivere in natura e riprodursi, ma anche per aver allevato Ayu, per aver imparato a procurarsi il cibo da sola e costruirsi nidi nei vicini alberi da frutto».

Il controllo delle nascite studiato da BOS Foundation

Durante la rieducazione alla libertà le femmine di orango vengono dotate di impianti anticoncezionali per prevenire le nascite. «Questo per consentire alle femmine di orango le migliori possibilità di superare tutti i livelli del processo di riabilitazione e per garantire che non siano gravate dall'allevare un bambino in natura quando vengono rilasciate per la prima volta e si stanno ancora adattando alla vita nella foresta – spiega Agus Irwanto, Program Manager e veterinario al Samboja Lestari – Anche gli oranghi dei nostri centri che rientrano nella categoria "non rilasciabili" sono dotati di impianti anticoncezionali. Di solito, gli impianti anticoncezionali vengono inseriti al primo segno delle mestruazioni nelle giovani femmine di orango. L'impianto che abbiamo utilizzato si chiama Levonorgestrel e deve essere sostituito ogni tre anni».

Impianto anticoncezionale sostituito ogni tre anni

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Un momento dell’intervento di impianto anticoncezionale su una femmina di orango (credits:@BOSFoundation)

Il 10 ottobre 2022, il team veterinario, assistito da tecnici, ha sostituito gli impianti anticoncezionali a  Tyson e Nania, due oranghi femmine di 28 e 22 anni  che risiedono in un particolare zona di cure speciali. «L'area è per gli oranghi che hanno sofferto di malattie zoonotiche, come la tubercolosi. Tyson e Nania, hanno inserito per la prima volta gli impianti anticoncezionali nel 2010. Questo è il loro quarto impianto sostitutivo, poiché sono già passati tre anni dall'inserimento dell'ultimo». Grazie a questo intervento Tyson e Nania avranno la possibilità di muoversi ed esercitarsi di più e tornare al loro peso ideale, ulteriore passaggio verso il ritorno alla libertà.

«Il montaggio degli impianti anticoncezionali inizia con la sedazione dell'orangutan, che viene quindi pesato. Vengono poi eseguiti anche altri controlli medici mentre l'orangutan è sotto sedazione, inclusi esami del sangue, radiografie e prelievo di campioni di espettorato». Una pratica, quindi, che rientra nelle modalità di controllo delle condizioni di salute per permettere agli oranghi del Borneo di prosperare, al di là dei pericoli che continuano ad arrivare da bracconaggio e diminuzione dell'habitat a causa del diffondersi delle coltivazioni monocoltura destinata alle palme da cui si ottiene olio di palma.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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