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25 Giugno 2022
18:39

Animalisti premiati a Napoli: «Serve attenzione da parte delle istituzioni»

Nel corso della presentazione dell’ultimo libro di Donatella Mascia tre storici animalisti napoletani Luigi Carrozzo, Fatima Gargiulo e Mario Mosca sono stati premiati per il loro impegno in favore degli animali.

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Animalisti napoli
Luigi Carrozzo, Peppe Lanzetta, Fatima Gargiulo e Donatella Mascia

«Nessuno di noi animalisti si aspetta un premio, tanto meno da parte di cittadini comuni o altri volontari. Perché sono le istituzioni a dover riconoscere quello che facciamo, le quali però spesso non ci appoggiano».  Così Luigi Carrozzo commenta con Kodami il premio ricevuto il 25 giugno 2022 al café Gambrinus di Napoli insieme ad altri due animalisti partenopei: Mario Mosca e Fatima Gargiulo.

La cerimonia è avvenuta nell’ambito della presentazione di “Una Giulietta rossa”, l’ultimo romanzo della scrittrice genovese Donatella Mascia.  «Ho scelto di fare coincidere la presentazione napoletana del mio libro con la premiazione di alcuni tra i volontari locali più attivi e stimati perché penso sia importante valorizzare un lavoro prezioso ma spesso invisibile. Gli esseri umani pensano di essere i padroni del mondo ma non lo sono, è bene quindi ricordare e premiare chi ogni giorno si impegna per gli indifesi, che siano persone o animali».

Nel corso della serata l’attore e drammaturgo Peppe Lanzetta, in veste di presentatore, ha sottolineato l’importanza di valorizzare il lavoro dei volontari: «Riappropriarsi della città dopo la pandemia attraverso eventi culturali e dedicati al Terzo settore è straordinario. A tenermi in vita in questi anni è stato una Jack Russell di nome Sofie e quindi mi sono tuffato con entusiasmo in questa iniziativa, doppiamente preziosa per la città».

Il lungo applauso dei presenti ha accolto la premiazione di Luigi Carrozzo, che con il suo rifugio "L'emozione non ha voce" ha trasformato l'idea di canile in un luogo in cui i suoi 60 amici sono liberi di muoversi in gruppi sociali in recinti condivisi. Un modo di concepire la gestione di spazi dedicati ai cani che Carrozzo aveva descritto a Kodami in questi termini: «La parola canile  dovrebbe proprio scomparire dal vocabolario. Oggi è cambiato completamente il quadro istituzionale dell'assistenza agli animali: sono nati i primi centri di aggregazione per i randagi, ci sono scuole di istruzione cinofila che collaborano con i volontari fino a posti come il mio: un rifugio a misura di cane».

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Cani che altrove non avrebbero una possibilità di riscatto e che grazie al contesto creato da Carrozzo possono sperare in una seconda possibilità. Proprio come Hiro, il Pastore tedesco che ha ricominciato lì il suo percorso di rinascita dopo l'isolamento in cui era caduto a seguito dell'abbandono da parte della sua famiglia e che cerca ora una persona di fiducia con cui condividere la vita:

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Insieme a Carrozzo è stata premiata anche Fatima Gargiulo che presta assistenza quotidiana ai 40 cani della sua associazione: «Sono contenta che l’interesse verso gli animali stia crescendo, sia in termini di tutela che di consapevolezza da parte delle persone che adottano. Vedo molto più consapevolezza nei confronti dei cani e sempre più persone scelgono di adottare un cane anziano».

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Luigi Carrozzo, Peppe Lanzetta e Donatella Mascia

Mario Mosca, organizzatore dell’evento, è stato premiato a sorpresa accanto a Gargiulo e Carrozzo: «Ci tengo a definirmi animalista, non ho paura di etichette e pregiudizi. Salvo cani di strada, spesso maltrattati, ma le persone si accorgono poco della sofferenza degli animali che vivono nelle nostre città, per questo quando si è presentata l’occasione di fare coincidere la presentazione del libro di Mascia con la premiazione di alcuni volontari ho subito pensato a Luigi Carrozzo e Fatima Gargiulo che hanno dato totalmente la loro vita per prendersi cura di centinaia di cani».

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla tutela dei compagni a quattro zampe.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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