Il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è al lavoro sul nuovo Decreto Agricoltura, non ancora approvato ma già aspramente criticato dalle organizzazioni di tutela ambientale e animale.
La bozza di decreto, visionata da Kodami, prevede di portare sotto l'egida del Ministero dell'Agricoltura il Comando unità forestali dei Carabinieri, in modo da definirne «gli obiettivi strategici» per le materie di competenza. All'interno del Comando fa parte anche SOARDA, la Sezione Operativa Reati in Danno Agli Animali che si occupa di reprimere il bracconaggio.
Non sono solo i Carabinieri ad essere al centro dell'attenzione di Lollobrigida, anche l'esercito assumerà un ruolo chiave per la gestione della peste suina africana. Già in occasione della nomina dei tre sub commissari alla peste suina africana, era stato sottolineato il potenziamento dell'esercito nella gestione dell'epidemia che da gennaio 2022 è stabilmente presente nel nostro paese.
Nel Decreto è stabilito che le Forze armate possono procedere alla identificazione di persone «anche al fine di prevenire o impedire comportamenti che possano mettere in pericolo l’incolumità di persone o la sicurezza dei luoghi in cui si svolge l’attività, con esclusione delle funzioni di polizia giudiziaria». Lo scopo è di identificare gli attivisti per i diritti degli animali che in questi mesi si sono opposti sistematicamente alle operazioni di abbattimento dei suini domestici e selvatici. Previsto anche il rifinanziamento del Fondo per l'emergenza con 5 milioni di euro per l’anno 2024 e 15 milioni di euro per l’anno 2025.
Nel Bollettino epidemiologico sulla Peste suina africana viene sottolineato che «negli ultimi anni l’approccio alla lotta alla malattia è stato radicalmente rivisto, e ciò ha consentito un costante e netto miglioramento della situazione epidemiologica», tuttavia la relazione della Direzione Generale Sanitaria della Commissione Europea ha evidenziato come le autorità regionali italiane non siano state in grado di attuare il contenimento. Gli obiettivi indicati nelle prime fasi dell'epidemia sono stati raggiunti solo parzialmente proprio perché le autorità regionali si sono dimostrate l'anello debole della catena di contenimento, basato principalmente su abbattimenti e barriere fisiche.
Nel video approfondimento di Kodami spieghiamo come si diffonde la peste suina africana, e perché è così attenzionata dalla politica pur non essendo una zoonosi.
La bozza di decreto è stata aspramente criticata dalle maggiori associazioni di tutela animale. L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha rilevato come il decreto presentato in Consiglio dei Ministri sia funzionale alle prossime elezioni europee per attingere al bacino di voti di cacciatori, allevatori, agricoltori e operatori della filiera dell’agroalimentare.
«Lollobrigida chiama l’esercito e prepara uno stato di polizia nei boschi (e non solo), dove si andrà a sparare ai cinghiali accusati di diffondere una malattia non nociva per l’uomo ma, semmai, per gli allevamenti di suini e la filiera dove gli animali altro non sono che merce, oggetti. D’altra parte, lo stesso ministro Lollobrigida pochi giorni fa ha pubblicamente affermato che “l’uomo è l’unico essere senziente”, dimostrando di non conoscere il Trattato di Lisbona del 2009 che invece attribuisce tale qualità anche agli animali».