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25 Luglio 2023
13:11

Animalisti in presidio sotto al Pirellone: «Ancora favori ai cacciatori, è ora di finirla»

Per contestare quella che definiscono «un’assurda decisione che non rispetta la legge nazionale che vieta in tutto il territorio regionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati», gli animalisti si sono riuniti questa mattina in presidio sotto il palazzo della Regione Lombardia.

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Sono pronte a battagliare ancora le associazioni animaliste contro la modifica che il Consiglio Regionale lombardo vorrebbe attuare nella legge regionale 26/93 sulle «norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria» e più specificatamente sull’articolo riguardante la «detenzione ed uso dei richiami vivi per la caccia da appostamento».

Questa mattina si discuterà, infatti, se finanziare centomila euro per la sostituzione a circa 400mila uccellini degli attuali anellini in metallo, che la legge nazionale 157/92 prevede inamovibili, con fascette di plastica facilmente sostituibili da parte dei cacciatori nel caso di cattura di uccelli selvatici, favorendo così il bracconaggio.

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Per contestare quello che definiscono «un sopruso nei confronti dei cittadini che sempre più numerosi, si schierano contro la caccia», ma anche un’assurda decisione che «non rispetta la legge nazionale 157/92 che vieta in tutto il territorio regionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati», gli animalisti si sono riuniti in presidio sotto al Pirellone, il palazzo della Regione Lombardia.

Il Movimento 5 Stelle Lombardia supporta la protesta e intende farlo dimostrando un possibile contrasto costituzionale espresso dall'invasione da parte della Regione in un ambito, la normativa in materia di caccia e di sicurezza, che è di appannaggio esclusivo dello Stato. Nello specifico, quello che poi interessa maggiormente gli attivisti, sulla questione degli anellini visto che la normativa regionale non garantirebbe gli standard e i requisiti stabiliti dalla legge nazionale.

Ma c’è anche un altro tema che viene portato in piazza da Task Force Animalista, Meta Movimento Etico Tutela Animali Ambiente, Avi Associazione Vegani Internazionale, Lav, Leal, Lipu, Enpa, le associazioni che hanno organizzato il presidio: nonostante, infatti, le vittorie animaliste al Tar e alla Corte Costituzionale e la modifica dell’Art. 9 della Costituzione nel 2022 volta al rispetto e alla tutela della biodiversità, la caccia dell’avifauna e fauna vagante e fissa non verrà vietata come dovrebbe essere a tutti i 31 valichi lombardi identificati dalla stessa Regione Lombardia, ma bensì solo per 4 valichi su 31.

Non è la prima volta che gli animalisti protestano contro le decisioni che la Regione Lombardia prende nei confronti della caccia. La volontà degli attivisti, che non si fermeranno peraltro, è di continuare a ribadire la necessità di salvaguardare gli animali selvatici, bene comune nonché patrimonio indisponibile dello Stato, «da assurde prese di posizione in difesa dei cacciatori» che ancora nelle ultime elezioni amministrative hanno dimostrato «pur essendo una minoranza della popolazione, lo 0,5 % dei cittadini lombardi, di riuscire a condizionare la politica regionale».

Le associazioni ribadiscono anche la necessità di legiferare nei limiti concessi dalla Legge quadro nazionale e dalle Direttive europee. Tenendo conto, peraltro, che sull’Italia pende già una procedura d’infrazione per violazione della Direttiva uccelli, sospesa solo grazie alle azioni messe in campo dai precedenti Governi, in primis con il Piano Nazionale antibracconaggio e la chiusura della caccia in deroga ai piccoli uccelli protetti e l’uso delle reti per catturare i migratori.

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Simona Sirianni
Giornalista
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