Sono talmente spettacolari da rimanere incantati! Le fotografie vincitrici di Underwater Photographer of the Year 2022, il concorso internazionale che premia le immagini più belle scattate sotto la superficie di qualsiasi tipo di acqua (mare, oceano, fiume, lago manche piscine e relitti in fondo al mare) sono certamente una grande vetrina di tecnica e capacità di “cogliere l’attimo” da parte di fotografi professionisti e non, ma anche un medo di tuffarsi tra le meraviglie naturali del Pianeta, dove ad avere il ruolo da protagonisti sono sicuramente gli animali. Squali, balene, polpi o acciughe ma anche minuscoli esseri marini o snodabili stelle marine raccontano l'altra faccia di un mondo di meravigliosa bellezza e di straordinaria varietà, da proteggere e da conservare per le generazioni future.
«La restrizione ai viaggi nell'ultimo anno potrebbe aver impedito a molti fotografi di visitare le loro acque preferite, ma non ha soffocato la loro creatività – racconta Alex Mustard, del team di Underwater Photographer of the Year – I vincitori rivelano incredibili specie e spettacoli oceanici e catturano panorami dalle miniere allagate ai profondi relitti di navi, mentre molti altri provengono dai paesi d'origine e alcuni vengono persino presi nelle piscine. Ma ciò che li unisce tutti, è che sono tutte fotografie che valgono il nostro tempo per immergersi ed esplorare».
Gli squali balena che danzano alle Maldive di Rafael Fernandez Caballero
A cominciare ovviamente dalla vincitrice "Ballando con i giganti della notte" scattata da Rafael Fernandez Caballero nell’Oceano Indiano, durante un’immersione notturna alle Maldive. «Nell'oceano la magia può sempre accadere. Ma quando la magia accade tutta insieme, puoi solo pensare che stai sognando. Questo è stato il caso di quella notte alle Maldive -racconta l’autore – All'inizio della notte uno squalo balena è venuto alla luce della nostra barca BlueForce One, ci siamo tuffati in acqua e poi è arrivato un altro squalo balena. Eravamo così felici quando, un paio d'ore dopo, all'improvviso, è accaduta la follia e gli squali balena hanno iniziato ad arrivare in gran numero. Ero insieme a Gador Muntaner, un ricercatore di squali, che non riusciva a credere a quello che stavamo vedendo. Abbiamo contato allo stesso tempo 11 squali balena che ci circondavano. È stato un momento unico che nessuno aveva pensato potesse essere possibile. La magia accade nell'oceano ogni giorno ma se non proteggiamo gli oceani e gli squali, questi momenti diventeranno presto un ricordo del passato».
Un primo piano da …. squalo bianco, per il secondo posto di Matty Smith
Il secondo posto è andato a Matty Smith per una foto che realizzata con una tecnica raffinatissima: "Un bianco eccezionale di 3,5 m si avvicina curiosamente al mio obiettivo". Spiega l’autore: «Per un paio d'anni ho cercato di scattare un carismatico ritratto di un grande squalo bianco. Alcune tecniche che avevo provato in precedenza avevano fallito terribilmente, quindi, questa volta ho progettato e costruito il mio palo in carbonio e un grilletto per scattare da remoto. Sorprendentemente, gli squali sono stati immediatamente attratti dalla telecamera senza bisogno di esche extra, infatti è stata una battaglia impedire loro di mordere la porta della cupola! Abbiamo avuto un mare meravigliosamente calmo e una bella illuminazione laterale serale per questa immagine illuminata naturalmente».
Pekka Tuuri e le rane che amoreggiano nello stagno
"All You Need Is Love" di Pekka Tuuri vince il terzo posto con una foto scattata in notturna in uno stagno in condizioni davvero sfavorevoli. «Questo laghetto dell'amore è nel mio cortile, a 20 minuti di auto da casa. E mi ha ampiamente ricompensato negli ultimi dieci anni. È pieno di amore a fine aprile. Vengono prima le rane comuni, poi i rospi e infine i tritoni spiega l’autore – Ci ho trascorso quattro giorni e quattro sessioni notturne nel 2021. Ho indossato una muta stagna con argon, molti indumenti intimi e un giubbotto riscaldato per sopravvivere nell'acqua a cinque gradi. Ho galleggiato e sono rimasto tra le rane e molto presto hanno accettato me e la mia macchina fotografica come parte dello scenario. Le rane si arrampicano sulla mia macchina fotografica, emettono grugniti nelle mie orecchie e si stringono tra la mia faccia e la piastra posteriore della macchina fotografica. Il tempo di deposizione delle uova attivo dura circa due giorni e due notti. Che esperienza con un sacco di servizi fotografici!».
La pesca delle acciughe di Thien Nguyen Ngoc in Vietnam, che rischiano di scomparire
È invece un monito a pescare in modo consapevole la foto "Season of achovy fishery” scattata dal fotografo vietnamita Thien Nguyen Ngoc al largo della costa di Hon Yen, provincia di Phu Yen. Una panoramica aerea che racconta una delle attività più consuete per i pescatori vietnamiti: la pesca di acciughe. «Molte famiglie di pescatori locali seguiranno le correnti vicino alla costa per catturare le acciughe durante l'alta stagione. L'acciuga salata è la materia prima più importante per creare la tradizionale salsa di pesce vietnamita, ma le acciughe sono un pesciolino di grande impatto. Quando sono sovrasfruttate, le balene, i tonni, gli uccelli marini… e altri predatori marini che fanno affidamento su di loro come alimento base della dieta, affrontano la fame e la popolazione diminuisce in modo critico. E anche il Vietnam sta affrontando questa situazione di pesca eccessiva di acciughe. secondo i risultati della ricerca dell'Institute of Seafood Research, le riserve di acciughe nelle acque del Vietnam sono diminuite del 20-30% negli ultimi 10 anni».
La tartaruga australiana che guarda in alto
Sempre dedicata al tema della conservazione la foto “contro ogni previsione” di Hannah Le Leu che a Heron Island, in Australia, ha immortalato una tartaruga di mare verde che durante la cova, emerge con cautela verso un cielo pieno di uccelli affamati. «Contro ogni previsione – spiega l’autore – questo cucciolo deve combattere le condizioni di una tempesta furiosa mentre elude una miriade di predatori. Non solo la tempesta tropicale ha fatto uscire migliaia di uccelli in volo, ma ci sono anche squali di pattuglia e grandi banchi di pesci a caccia di piccoli di tartaruga. Solo 1 su 1000 di questi piccoli sopravviverà; sopravviverà contro ogni previsione?».
I pesci vetro che si aggirano fra i relitti di una antica nave sommersa nel Mar Rosso
La sezione dedicata ai relitti sottomarini, l'habitat ideale per la nuova crescita dei coralli e un rifugio sicuro per molti pesci, ha premiato Catherine Holmes per "Glassfish Synchronicity" una foto che esalta la sincronia di movimento in un numeroso gruppo di pesci vetro che si aggirano intorno ai resti di un’antica nave sommersa nel Mar Rosso, in Egitto. «Un tardo pomeriggio ci immergemmo nel relitto Dunraven, affondato nel 1876 al confine meridionale di Sha'ab Mahmoud. A trenta metri e completamente capovolto, si è spezzato in due sezioni creando dei punti di passaggio dove si radunano un gran numero di pesci vetro. Ho passato molto tempo a osservare i loro movimenti, ispirato dal loro continuo vorticare in grandi nuvole», ha raccontato la fotografa.
Il coccodrillo in bianco e nero di Jenny Stock
Impressionante una delle foto vincitrici della sezione bianco e nero con un coccodrillo in primo piano immerso nelle acque di Cuba. «Sono stato terrorizzato dai coccodrilli per anni, poi, come il tocco di un interruttore, ho desiderato fare snorkeling con uno – racconta Jenny Stock – Questo particolare coccodrillo era in bilico sulla copertura di una banca di mangrovie a Cuba. Sono scivolato in acqua e mi sono avvicinato con cautela. Improvvisamente è decollato in mare aperto, avanzando verso di me con tale potenza e velocità che quasi ci siamo scontrati. Il coccodrillo guardò direttamente nel mio obiettivo, poi iniziò a scendere rapidamente sotto il mio corpo. Fotograficamente questo è stato fantastico in quanto il suo passaggio tra me e il sole ha permesso ai raggi del sole di illuminare la mascella selvaggia del coccodrillo. Quando si è lanciato dalle radici di mangrovie, ha rimosso una grande quantità di sedimenti. Queste particelle sfocate a base d'acqua aggiungono slancio all'immagine».
Quando i pesci sono la ricchezza di un paese e di un popolo. La Tanzania di Rodolphe Guignard
Come un quadro "Paradox", la foto scattata con una fotocamera compatta da Rodolphe Guignard per la sezione dedicata a queste macchine fotografiche. Siamo nel nord di Zanzibar, vicino all'atollo di Mnemba. «Durante una sessione di snorkeling, avevo notato questo pescatore tradizionale che mi osservava per un po' dal suo "dhow". Queste piccole e rudimentali navi si adattano perfettamente alle condizioni del mare a volte agitato vissute da queste terre lontane battute dal vento. La sua silhouette mi ha subito ispirato e ho voluto metterlo in scena in una composizione originale. In questa regione molto povera del globo – ricorda il fotografo – le risorse oceaniche rappresentano la quasi totalità del magro reddito della popolazione. Così in questa immagine, il pescatore sembra vegliare attentamente sul suo tesoro. Una scena paradossale, in cui la ricca ricchezza della vita marina sembra in diretto contrasto con la precarietà e la solitudine dell'essere umano».
L'italiano Pasquale Vassallo e i pesci strangolati dalle reti
Molto potente l’immagine del fotografo italiano Pasquale Vassallo, terzo nella sezione "Save our Seas Foundation" dedicata alla conservazione Marina. Vassallo ha realizzato ‘In rete' durante un’immersione «dove ho voluto documentare la pesca con le reti, vicino alla costa del Mar Tirreno. Mentre mi arrampicavo sulle reti per recuperare il pesce pescato, ho notato la forza e la tenacia di alcuni tonni nel cercare di liberarsene, purtroppo molto difficile».
foto di copertina: cinque squali balena nelle acque delle Maldive per il primo posto di Rafael Fernandez Caballero