Animali usati come premio in palio a una festa. È quello che succederà domenica 4 agosto 2022 nella cittadina di Ghilarza, provincia di Oristano, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Ausiliatrice di Trempu previsti per domenica 4 settembre 2022.
Parte dell'evento, organizzato dal Comitato di Trempu, consiste nell’indovinare il peso e la lunghezza di alcuni animali tenuti legati, o comunque limitati nei loro movimenti, ed esposti durante la giornata anche in presenza di temperature elevate. Secondo quanto documentato dai volontari locali, il copione di tutte le precedenti edizioni è sempre lo stesso: «Conigli, galline, maiali e ovini, saranno costretti a rimanere in questo stato, finché il vincitore può portarli a casa per farne quel che vuole, compreso ucciderli e farli finire nel piatto».
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha quindi inviato una diffida al sindaco di Ghilarza (Oristano), Stefano Licheri, per impedire che domenica si svolga questo gioco poco rispettoso del benessere degli animali.
L’Oipa ha chiesto, anche alla luce della sensibilità dell’opinione pubblica in tema di tutela degli animali da poco entrata in Costituzione, un intervento immediato per vietare l’utilizzo di animali in questo evento. La diffida è stata inviata per conoscenza anche alla Questura di Oristano.
«Secondo quanto ci risulta, tale “gioco” non è autorizzato dalla Regione Sardegna e soprattutto non vi è prova formale che sia considerato “storico e culturale” – ha dichiara Roberto Fadda, delegato dell’Oipa di Oristano – I nostri volontari saranno presenti durante l’evento per verificare le condizioni di benessere degli animali qualora si decidesse, nonostante la diffida del nostro Sportello legale, di consentire il “gioco” e, nel caso si manifestassero stati di malessere negli animali, denunceremo eventuali violazioni della normativa in materia di tutela degli animali».
Simili eventi purtroppo avvengono molto spesso in ogni parte d'Italia, a Giugliano in Campania, ad esempio, i buoi sono tornati a fare il loro inchino davanti alla patrona della città e a trasportare la statua della Madonna della Pace per le vie del paese.