Innanzitutto è bene ricordare che ogni animale ha le proprie preferenze e la propria personalità, che è unica ed irripetibile, e va scoperta con pazienza e rispetto. Le attività di cura infatti, sono esperienze che vanno adattate il più possibile alle sue preferenze e alle sue potenziali difficoltà.
Quando ci dedichiamo alla loro igiene, quindi, è bene prendersi tutto il tempo possibile e provare a osservare con attenzione i comportamenti che mostrano i nostri animali in base alle attività che gli proponiamo.
Lo strumento più importante che abbiamo a disposizione è certamente l’empatia, quindi dovremo usare delicatezza ed evitare di obbligarli ad affrontare, senza la dovuta preparazione, momenti potenzialmente preoccupanti.
Se vivremo le attività di cura con gradualità, a beneficiarne sarà soprattutto la relazione che ci unisce a loro, perché grazie a queste attenzioni avranno sempre la certezza di potersi fidare di noi.
Il secondo consiglio è quello di iniziare ad occuparci della loro igiene fin da quando sono cuccioli, perché il primo periodo di vita degli individui è quello in cui, attraverso le esperienze positive, possiamo dare forma al rapporto che hanno con il mondo, con gli oggetti e con i rumori. Se scopriranno presto che gli strumenti di pulizia come gli aspirapolveri, le spazzole, i pettini, ma anche le gocce per le orecchie o gli asciugamani non rappresentano alcun problema per la loro sicurezza, avremo più possibilità che anche da adulti, i nostri animali sappiano vivere questi momenti senza preoccupazione.
Un ulteriore consiglio che può favorire la buona riuscita di queste attività è la scelta, da parte nostra, del momento adeguato per dedicarci alle pulizie del loro corpo e della casa. Se il cane o il gatto sono agitati, oppure, secondo la loro routine, stanno aspettando l’arrivo della passeggiata o del momento di svago con il tiragraffi, non possiamo certo aspettarci che trovino subito la tranquillità.
Molto meglio, piuttosto, scegliere i momenti delle coccole, quando gli animali sono tranquilli, ma non stanno dormendo. Quando sono rilassati e non rischiano di spaventarsi.
Prima di passare alle diverse parti del corpo di cui è necessario prendersi cura, c’è un ultimo consiglio che è bene tenere a mente e riguarda, però, noi e le nostre emozioni.
Non dobbiamo dimenticare, infatti, che i nostri animali sanno riconoscerle perfettamente. Più saremo sereni, più lo saranno anche loro. Se, al contrario, ci preoccuperemo, molto probabilmente anche loro si sentiranno immediatamente a disagio, complicando ulteriormente questo momento. Proviamo, quindi, a viverlo come un gioco sereno, o ancora meglio come un frangente intimo e tranquillo.
Vediamo ora, più nel dettaglio, come prenderci cura delle diverse parti del corpo dei nostri animali, consapevoli però, che se notiamo in loro sofferenza, dolore o fastidio, sarà opportuno rivolgersi immediatamente al proprio veterinario di fiducia.
La gestione del pelo
Fatta eccezione per alcune razze, quasi tutti i cani e i gatti che vivono nelle nostre case, soprattutto nelle stagioni intermedie, sono soggetti alla perdita di pelo. In primavera e in autunno, infatti, gli animali adattano il proprio mantello al cambio delle temperature e la muta può rendere potenzialmente impegnative e complesse le pulizie di pavimenti, divani, letti e sedie.
Gli aspirapolveri tradizionali, inoltre, rischiano di allungare ulteriormente le tempistiche di gestione delle pulizie a causa dei grovigli che si formano intorno al rullo della spazzola. Per evitare questi disagi, è possibile, però, munirsi di appositi strumenti dotati di una forte potenza di aspirazione e studiati appositamente per catturare il pelo, indipendentemente dalla sua lunghezza, trattenendolo direttamente in un contenitore ed evitando, così, il rischio che torni a disperdersi nell’ambiente.
Quando mostrate per la prima volta l’aspirapolvere ai vostri animali, permettetegli di annusare l’oggetto ed esplorarlo da spento, seguendo i suoi ritmi e le sue curiosità. Solo in un secondo momento, potrete accenderlo, con l’accortezza di farlo in un luogo distante da lui, senza smettere di osservare le sue reazioni. Se vi accorgerete che il vostro cane o il vostro gatto non mostreranno segni di fastidio o disagio, potrete avvicinarvi gradualmente a loro con l’aspirapolvere in funzione, fino quando questa attività non sarà più vissuta come disturbante.
Per facilitare ulteriormente queste attività, è importante abituare fin dai primi mesi di vita i cani e i gatti ad accettare con piacere anche il contatto con la spazzola, in modo da poter rimuovere il pelo morto ancor prima che venga depositato sulle superfici. Prendetevi il tempo per svolgere questa attività quando gli animali sono tranquilli e scegliete la spazzola più adatta alla sua cute, in modo che non si irriti.
Le orecchie
Pulire le orecchie dei cani e dei gatti è tra le attività più fastidiose, sia per i pet mate che per gli animali stessi, i quali cercano spesso di evitare questi momenti, perché riguardano una zona particolarmente delicata e sensibile al contatto. Eppure, si tratta di un’operazione indispensabile, soprattutto per i soggetti particolarmente predisposti a otiti e infiammazioni.
Il loro condotto uditivo è più tortuoso rispetto al nostro e la sua pulizia richiede, quindi, una buona manualità.
Sedetevi in un luogo tranquillo, prendete il padiglione auricolare dalla base e inclinatelo, poi, verso dietro, in modo da poterlo guardare. Se necessario, inserite ora il prodotto che vi ha consigliato il veterinario, lasciandolo agire e massaggiando delicatamente le orecchie, in modo che penetri più a fondo.
Al termine di questa attività utilizzate dell’ovatta per pulire fino a dove riuscite ad arrivare ed evitate invece, di utilizzare i cotton fioc, che potrebbero risultare più dolorosi.
In questi momenti, fate particolarmente attenzione alle posture del loro corpo, perché cani e gatti comunicano anche attraverso le posizioni e la loro disposizione nello spazio. Se proprio quando dovete pulirgli le orecchie, loro si girano dalla parte opposta a voi, abbassano evidentemente il capo, oppure si allontanano, prendete atto di questo dettaglio e lasciategli più tempo a disposizione per affrontare il difficile momento. Evitate in ogni caso la fretta, perché minerà la loro fiducia nei vostri confronti.
I denti
La cura regolare dell’igiene orale dei nostri animali è di fondamentale importanza per evitare lo sviluppo di placca, tartaro o alito cattivo.
In questo caso, è particolarmente importante che cani e gatti non si sentano disturbati nel farsi mettere le mani all’interno della bocca.
Per abituare il cane, si potrà iniziare già quando è cucciolo, passando il dito delicatamente sulle gengive. Se non mostra disagio, ma fa un po’ di fatica a permettervelo, provate ad inumidire il dito, ad esempio, con del brodo di carne, dell’olio o del formaggio spalmabile, in modo da fargli apprezzare di più il momento.
Solo più avanti, potrete svolgere la stessa attività con la spazzola, che potrebbe inizialmente venire considerata un po’ preoccupante.
Per quanto riguarda i gatti, animali particolarmente soggetti a patologie dentali e infiammazioni legate all’accumulo di placca, si può provare a pulire i denti con l’ausilio di una piccola spazzolina morbida, oppure con una garza avvolta intorno al vostro dito. Nelle situazioni più complesse, invece, che riguardano i gatti più restii al contatto di questo tipo, è meglio rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che saprà darvi i migliori consigli su misura per voi.
Come fare il bagno a cani e gatti
Gli animali domestici, durante la giornata trascorrono parte del loro tempo all’aperto e, una volta tornati in casa, rischiano di portare con sé anche acari, batteri, allergeni oppure altre particelle microscopiche ed invisibili ai nostri occhi, provenienti dagli ambienti esterni. In particolare durante i mesi primaverili, sul mantello di cani e gatti si depositano anche i pollini, che causano allergie, dermatiti e problemi respiratori.
Le sostanze che vengono inconsapevolmente trasportate in tutti gli ambienti, compresi i letti e i divani, possono accumularsi ovunque e diventare realmente complesse da eliminare. Sarà quindi importante, nell’ottica di ridurre i rischi per la salute dei pet mate, occuparsi con cura della pulizia degli animali domestici, facendogli il bagno, se necessario, e dotandosi, inoltre, di strumenti di pulizia che siano forniti di un efficace sistema di filtrazione, adatto a rilevare anche le particelle più piccole che, ad occhio nudo potrebbero essere invisibili. Non sarà sufficiente raccogliere lo sporco e i peli che i nostri animali domestici lasciano in giro, ma sarà fondamentale che lo strumento utilizzato per la pulizia abbia anche un sistema di filtri adeguatamente sigillato e possa mantenere effettivamente all’interno del contenitore tutte le particelle particelle aspirate, impedendo così che possano tornare a circolare per la casa, con le spiacevoli conseguenze che ciò può comportare sua per il nostro benessere che per quello dei nostri animali.
Per quanto riguarda i gatti, quando ci si occupa del bagno, è bene ricordare prima di tutto che si tratta di una specie decisamente pulita, che provvede autonomamente alla propria igiene e lasciarsi lavare potrebbe rappresentare, per loro, un’attività particolarmente stressante. Spesso, infatti, questi animali non gradiscono l’acqua e cercano in tutti i modi di evitare di bagnarsi.
I cani, invece, in questi momenti mostrano una più ampia varietà comportamentale. Alcuni non vedono l’ora di poter entrare in una vasca da bagno e sarà, invece, più difficile farli uscire. Altri, al contrario, potrebbero avere un’attitudine più simile a quella dei gatti e, in questo caso, sarà necessario seguire seguire gli stessi consigli validi per loro.
I cani sono animali dall’olfatto estremamente sviluppato e, di conseguenza, risentono negativamente dei detergenti troppo profumati. Per evitare che alla prima occasione trovino qualcosa di puzzolente con cui cancellare l’odore dello shampoo, munitevi quindi di saponi il più possibile neutri.
Inoltre, ricordate di non esagerare con la frequenza dei lavaggi, perché un eccesso di cure può causare dermatiti o ipersensibilità della pelle. La frequenza adatta a voi va scelta in base alla vita che conducete e alla tipologia di mantello del vostro cane. Se, ad esempio, ha il pelo lungo e dorme sotto le coperte insieme a voi, sarà certamente meglio fare il bagno più spesso.
Se non gradisce particolarmente il contatto, oppure é particolarmente timido o timoroso, limitatevi a pulire il mantello con uno straccio inumidito, piuttosto che obbligarlo ad immergersi direttamente nella vasca da bagno.
Ancora una volta è quindi bene immedesimarsi nell’animale che vive con noi e immaginarci come ci sentiremmo al suo posto. Queste abitudini possono tornare utili per ogni aspetto legato alla cura e al benessere dei nostri animali, favorendo anche la pulizia della casa e la nostra salute, oltre che lo sviluppo di una relazione con loro basata sulla fiducia, come una vera e propria amicizia tra due individui che condividono ogni momento della quotidianità.