Cosa faranno dopo di me? E, soprattutto, chi si prenderà cura di loro? L’affetto per gli animali con cui condividiamo la vita molto spesso non ha confini e come accade di frequente anche nei confronti delle persone, la preoccupazione per la loro sorte dopo la nostra morte può essere molto forte.
Il 13 settembre è la Giornata Internazionale del Lascito solidale e LAV Lega Italiana Anti Vivisezione ne approfitta per organizzare una settimana interamente dedicata al tema del testamento in favore degli animali. Durante la Settimana dei Lasciti LAV, dal 13 al 18 settembre, sarà possibile entrare in contatto con l’associazione e con alcuni notai, attraverso incontri online, consulenze gratuite in tutta Italia, partecipando a webinar gratuiti e dirette Facebook, o prendendo parte all’evento conclusivo a Roma Un lascito per gli animali. Come e perché compiere questa scelta così preziosa.
Cosa dice la legge italiana
In Italia non è permesso fare testamento in favore del cane o del gatto (e di nessun altro animale) perché la legge non attribuisce loro la capacità giuridica, requisito indispensabile per essere titolare di diritti e doveri. Questo è il motivo per cui qualsiasi disposizione testamentaria in favore di animali è da considerarsi nulla e, quindi, priva di efficacia. Per evitare che il testamento a favore di uno dei nostri amati animali sia nullo e quindi impugnabile dagli eredi diretti, si può ovviare per una delle soluzioni possibili. In particolare fare testamento nei confronti di un’associazione animalista a cui far ereditare i proventi destinati al cane o al gatto, oppure nominare un erede o un legato con la condizione che costui o costei dovranno prendersi cura dell’animale e garantirgli un certo tenore di vita.
Cosa succede all’estero?
Diverso quello che accade all’estero. Negli Stati Uniti, ad esempio, i lasciti diretti a favore degli animali sono permessi esattamente come nei confronti degli uomini. Per questo nel 2007 la miliardaria degli alberghi di New York Leona Helmsley ha potuto al suo cane maltese Trouble 12 milioni di dollari, mentre nel 1991 la contessa tedesca Carlotta Liebenstein destinò tutti i suoi beni, pari a 80 milioni di dollari, al cane Gunther. Il caso più famoso di tutti è forse quello di Choupette, la gatta bianca compagna di vita dal 2011 dello stilista Karl Lagerfeld. Protagonista di una pagina Twitter, @ChoupettesDiary, con circa 48900 follower, frequentemente modella in servizi fotografici per riviste di moda che fruttavano moltissimo e i cui proventi, a detta dello stesso Lagerfeld, venivano accantonati per garantirle un futuro, la candida gatta figurava nel gruppo dei sette eredi nominati nel suo testamento dallo stilista, quando è morto ad 85 anni, lasciando una cifra oltre i 10 milioni di euro.
In Italia solo a chi si prenderà cura di loro
Proprio considerando la legge italiana, quindi, Pasquale Rizzo, un ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, ha deciso nel 2018 di lasciare i suoi beni, circa un milione di euro e diversi appartamenti, a Tot, un meticcio che gli aveva salvato la vita abbaiando fino a far arrivare i soccorsi in occasione di un suo malore. Per potergli destinare i suoi beni l’anziano ha nominato un suo amico di vecchia data come esecutore testamentario. Sarà lui a doversi assicurarsi che il patrimonio del defunto venga destinato alle esigenze di Tor e che, alla morte del cagnolino, il resto dell'eredità vada ad associazioni e fondazioni che si occupano di animali. In questo modo non sarà solo il cane più amato a godere dell’eredità, ma anche i tantissimi randagi che vengono accuditi dalle associazioni animaliste sparse sul territorio.
La settimana del Lascito testamentario di LAV
Proprio per supportare chi sta pensando ad una soluzione di questo genere che, va sottolineato, non esclude automaticamente gli eredi legittimi perché può riguardare anche una parte soltanto dei beni complessivi, LAV anche quest’anno organizza una settimana di eventi, incontri e facilitazioni sul tema del testamento in favore degli animali. Dal 13 al 18 settembre l’associazione si mette a disposizione di chi vuole orientarsi su questo argomento anche da un punto di vista legale. Infatti sarà possibile entrare in contatto con l’associazione e con dei notai. Dal 13 al 17 presso la sede Nazionale LAV, in Viale Regina Margherita 177, Francesca Gramazio, responsabile dell’Ufficio legale, e Ilaria Tordone, responsabile del Programma Lasciti, risponderanno alle domande su come e perché fare testamento (per fissare un appuntamento: lasciti@lav.it). In molte altre città d’Italia, inoltre, i notai che collaborano con LAV si sono resi disponibili ad incontrare gratuitamente chi vuole avvicinarsi all’importante scelta del testamento.
Gli approfondimenti di LAV
Una diretta facebook, mercoledì 15 settembre all 15:00, sulla pagina nazionale LAV con il notaio e Consigliere Nazionale Gianluca Abbate, per parlare dell’importanza di fare testamento e del valore personale e sociale che questa scelta può avere, e l’evento in presenza Un lascito per gli animali. Come e perché compiere questa scelta così preziosa, che si svolgerà a Roma sabato 18 settembre dalle ore 10:00 presso Domus Australia – Via Cernaia, 14 (partecipazione possibile anche online), concludono il quadro delle iniziative dell’associazione animalista italiana. «Scegliere di inserire LAV nel proprio testamento vuol dire scegliere di non lasciare mai soli gli animali di famiglia che ci hanno accompagnato durante la vita – spiega Ilaria Tordone – sarà, infatti, la nostra associazione a pensare a loro: troveremo una nuova famiglia che li ami e se ne prenda cura. È questo il valore del progetto #UnaCucciaPerSempre: far sì che l’amore di una vita continui anche dopo di noi, e che i nostri compagni a quattrozampe non restino mai soli».
Non solo ai cani e gatti compagni di vita, ma a favore di tanti altri animali in difficoltà
È importante sottolineare che i proventi lasciati ad associazioni non si limitano all’assistenza ai cani e ai gatti che ci hanno fatto compagnia in vita, ma possono essere utilizzati anche per assicurare cure e sopravvivenza anche a tanti altri animali meno fortunati. «Sarà possibile – spiega Gianluca Abbate, Consigliere Nazionale del Notariato con delega al Sociale e al Terzo Settore – destinare una parte dei propri beni – anche di modico valore – a sostegno di organizzazioni no profit, dando così l’opportunità a un progetto di crescere e di svilupparsi grazie ai fondi garantiti dal proprio patrimonio».
I progetti LAV finanziati con il Programma Lasciti
LAV ad esempio nel 2020 grazie al programma Lasciti ha sostenuto l’aiuto agli animali nell’emergenza Covid, attraverso gli interventi dell’Unità di Emergenza e il sostegno alle famiglie e ai rifugi in difficoltà in tutta Italia; il mantenimento degli oltre 100 animali salvati da situazioni di maltrattamento e sfruttamento e accolti nel Centro di Recupero di Semproniano; la campagna Mi salvi chi può, per una legge più severa contro i reati sugli animali e favorire le adozioni di cani e gatti salvati da situazioni di maltrattamento; il progetto Born to be wild per il contrasto al traffico di bertucce e il mantenimento e recupero delle 5 bertucce tratte in salvo dall’associazione e infine il salvataggio dei 588 animali presenti sull’isola carcere di Gorgona, dove LAV ha contribuito a fermare per sempre le macellazioni e si sta occupando del loro mantenimento e di trovare per loro delle sistemazioni future. «Il modo migliore di lasciare una traccia di noi nel futuro, investendo nei progetti in cui crediamo» conclude Roberto Bennati, Direttore Generale LAV.