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10 Ottobre 2023
13:43

Animali di specie protette maltrattati in un centro veterinario: scatta il sequestro

Animali detenuti in pessime condizioni in un centro veterinario nel quale si trovavano anche barbiturici per uso umano. Nel centro c'erano diversi animali appartenenti a specie protette tenuti in pessime condizioni.

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Animali detenuti in pessime condizioni e possesso ingiustificato di barbiturici. Sono questi i reati per i quali è stato denunciato il responsabile di un centro veterinario nel Comune di Vitulazio, in provincia di Caserta.

All'interno della struttura, subito sequestrata, sono stati trovati animali tenuti in condizioni di maltrattamento, e alcuni appartenenti anche a specie protette. In particolare, 6 tartarughe mediterranee di terra di grandi dimensioni, 100 pesci tropicali, 30 pappagalli e 16 canarini. Oltre a essere privi di anello identificativo per la tracciabilità, erano mantenuti in pessime condizioni igienico sanitarie.

Durante il controllo eseguito eseguito dai Carabinieri della locale Stazione, insieme a quelli del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Caserta, è stato riscontrato che all'interno del centro gli animali erano rinchiusi in spazi ristretti, con pochissima acqua e cibo a disposizione.

Quello che sulla carta avrebbe dovuto essere un centro veterinario con annesso esercizio commerciale di vendita al dettaglio di mangimi e toelettatura per domestici si è rivelato un luogo malsano per gli animali. L’intera struttura veterinaria di circa 100 metri quadrati è stata sottoposta a chiusura immediata e sottoposta a sequestro amministrativo.

Oltre al maltrattamento riscontrato nei confronti degli animali, all’interno del centro i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 4 scatole di barbiturici ad uso umano, di cui il denunciato non è stato in grado indicarne la provenienza e di giustificarne la detenzione. I farmaci erano stati accuratamente nascosti in un vano ricavato in una delle pareti divisorie della struttura.

Per il reato di maltrattamento la legge italiana punisce con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro chiunque «per crudeltà o senza necessità cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche». Inoltre, l'articolo 544 ter del Codice Penale prevede la stessa pena per chi somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate o attua trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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