Un circo senza crudeltà è possibile. Lo ha dimostrato la Lav che ieri ha promosso uno spettacolo animal-free insieme al Cirko Vertigo al Teatro Parioli di Roma. Nel corso dell'evento sono stati premiati anche i vincitori di AnimaLav, dedicato a chi ha fatto la differenza per gli animali.
Il premio AnimaLAV, quest’anno alla sua prima edizione, è stato assegnato a:
- Giulia Innocenzi, per la sezione Giornalisti e Opinion Leader;
- Carlo Mazzerbo, ex-direttore del carcere dell’isola di Gorgona per la sezione Istituzioni e Giustizia;
- Anna Maria Bassi, per la sezione Ricercatori e Innovatori;
- Antonio Di Manno, ultramaratoneta, per la sezione Cittadinanza Attiva.
È stata l’attrice Elisa Di Eusanio, da sempre dalla parte degli animali, ad annunciate insieme al presidente della Lav Gianluca Felicetti, i nomi di coloro che durante il 2023, si sono distinti «per azioni e scelte, portate avanti con coraggio, che hanno avuto un impatto importante e positivo per gli animali».
Tra le motivazioni della vittoria, quella di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio sul tema dello sfruttamento animale all’interno dell’industria zootecnica e alimentare, di cambiare il destino di molti animali, altrimenti condannati alla macellazione, di far entrare nelle università la ricerca senza animali, di trasformare lo sport in una forma di attivismo per la liberazione animale.
L’evento, inoltre, è stato un esempio concreto di come sia possibile mantenere viva la tradizione dello spettacolo circense anche nel rispetto degli animali, e di come si possa tutelare, riformulandolo, il lavoro delle persone che lavorano in ambito circense e delle loro famiglie, come ha ricordato Eleonora Panella, responsabile animali esotici Lav: «I dati parlano chiaro: la maggior parte degli italiani sono concordi sul fatto che gli spettacoli di intrattenimento pubblico con gli animali non abbiano più senso di esistere, fanno solo soffrire gli animali e non hanno alcun valore educativo. Cosa stiamo aspettando quindi? Il nostro Paese ha bisogno al più presto di una normativa nazionale che possa contrastare la condizione di sfruttamento e maltrattamento degli animali nei circhi, con una riconversione totale dei circhi con animali in circhi con soli spettacoli umani, avvalendosi degli aiuti economici previsti dal Fondo Unico per lo Spettacolo, che favoriranno un rilancio senza precedenti della vera arte circense, senza perdita di posti di lavoro».
Un’occasione importante, quindi, che Lav ha usato per ribadire la necessità di superare l’usanza dei circhi con animali, luoghi di sfruttamento per individui che non hanno mai scelto di esibirsi sotto i tendoni a strisce, e per chiedere ancora una volta al Governo di attuare la Legge delega sullo spettacolo entro il termine previsto dell'agosto prossimo che allineerebbe il nostro Paese agli oltre 50 in tutto il mondo che già hanno detto stop all'uso degli animali nei circhi.