Gli attivisti di Animal Equality sono scesi in piazza a Milano per contestare i recenti interventi del Governo a danno di animali, ambiente e sviluppo scientifico. Trenta attivisti dell'associazione insieme ai cittadini intervenuti hanno mostrato uno striscione con lo slogan della manifestazione: «Gli animali sentono».
Tra i provvedimenti introdotti dal Governo Meloni, che hanno spinto gli attivisti a protestare in piazza del Duomo, c'è il recente no alla carne coltivata, e il mancato supporto all’abolizione del trasporto di animali vivi verso gli impianti di macellazione.
Il tema dei viaggi di animali vivi era stato portato all'attenzione del ministro Francesco Lollobrigida dalla deputata Susanna Cherchi usando proprio l'inchiesta realizzata da Animal Equality in vista delle festività pasquali. È proprio durante questo periodo che si intensifica il traffico verso i macelli e cresce il numero di animali diretti alla morte in condizioni precarie e lesive del loro benessere.
«Con le recenti manovre promosse soprattutto dal Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare, il nostro Governo rischia di fare enormi passi indietro in tema di protezione degli animali», hanno sottolineato i volontari alla manifestazione. Si tratta di conquiste faticosamente realizzate proprio grazie alla spinta dal basso esercitata sul Parlamento da parte dei cittadini, come aveva spiegato a Kodami Valentina Corneli, la relatrice alla Camera della riforma che ha inserito ambiente e animali in Costituzione.
Ora però, si registrano novità che non coincidono con la ratio che portò all'approvazione della storica riforma, alla quale acconsentirono tutte le forze politiche escluso Fratelli d'Italia, all'epoca all'opposizione e oggi partito di Governo. Non dovrebbe stupire quindi che il ministro Lollobrigida abbia di recente sottoscritto una nota presentata dal Portogallo all'ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea (AGRIFISH) che porterebbe l’Unione europea a compiere passi indietro sul trasporto degli animali vivi.
Del resto, gli animali non sono mai stati tutti uguali leggendo il programma con il quale Fratelli d’Italia ha vinto alle ultime elezioni. Veniva cristallizzata infatti la distinzione tra gli animali domestici, ritenuti esseri da tutelare limitatamente all'affetto provato dalle persone nei loro confronti, e i selvatici, “da gestire” con mezzi cruenti, se necessario.
A portare gli attivisti in piazza è stata anche la notizia dello stop ufficiale del Governo alla produzione di carne sintetica, cioè coltivata con l’agricoltura cellulare, attraverso l’approvazione di un disegno di legge, presentato ancora una volta dal ministro Lollobrigida.
Una serie di decisione che hanno lasciato scontente moltissime persone attente ai diritti degli animali, come ha sottolineato anche Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa: «Il grande supporto dei passanti dimostra quanto sia urgente fare luce su ciò che accade davvero agli animali allevati a scopo alimentare e non cedere di un millimetro di fronte a quello che il nuovo Governo sta cercando di promuovere a danno di animali, ambiente e persone».
«Mentre l’industria della carne e i politici continuano a muoversi verso una direzione anacronistica che non mette al centro la tutela degli animali, dell’ambiente e anche della salute umana, le grandi organizzazioni per la protezione degli animali – spiega Animal Equality – non smettono di battersi contro lo sfruttamento estremo degli animali allevati. Per questo motivo, insieme a decine di attivisti la nostra organizzazione è scesa in piazza per invitare le persone a lasciare la sofferenza degli animali fuori dal piatto adottando una dieta a base vegetale».