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30 Ottobre 2023
13:26

Anche le femmine di scimpanzé vanno in menopausa: le prime prove in un nuovo studio

Dopo decenni di ricerche, gli scienziati sono riusciti a dimostrare che anche gli scimpanzé possono andare incontro alla menopausa, una fase della vita tipica della nostra specie e di pochi altri animali.

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Una delle principali caratteristiche che definiscono l'anzianità della nostra specie è la menopausa, ovvero quel momento fisiologico nella vita di una donna che coincide con il termine della sua fertilità. Per quanto però sia importante da un punto di vista sociale questa fase della vita per la nostra specie, in natura sono pochissimi gli altri animali che attraversano questo lungo periodo post-riproduttivo.

Un gruppo di ricercatori che segue da vent'anni la comunità Ngogo di scimpanzé nel Parco nazionale di Kibale, nell'Uganda occidentale, ha pubblicato da poco un studio su Science che raccoglie le prime prove che dimostrano che anche questi primati vanno incontro a tale periodo nel corso della vita. Fino a questo momento, infatti, nessun era riuscito a confermare che le femmine anziane di scimpanzé vivessero cambiamenti ormonali e fisiologici simili a quelli delle donne umane legate alla fine del periodo riproduttivo, fenomeno dimostrato invece soprattutto nelle orche e pochi altri cetacei.

«Questa pubblicazione riscrive completamente le informazioni che si disponevano relative all'anzianità dei primati e ci permette di comprendere che la menopausa non è una caratteristica tipicamente umana, ma è una "soluzione" impiegata anche da altri primati molto longevi», spiegano gli autori dello studio, fra cui Brian Wood, professore associato di antropologia all'Università di Los Angeles.

Dal punto di vista biologico, infatti, sono poche le specie che sopravvivono così a lungo alla fine del periodo riproduttivo andando a subire quei cambiamenti fisiologici e sociali. Se andassimo infatti a contare gli animali che vivono quella che definiamo – quantomeno per gli esseri umani – "terza età", scopriremmo che sono la minoranza e che la maggior parte delle specie muore successivamente alla nascita della loro prole o immediatamente dopo la deposizione delle uova.

La menopausa, tuttavia, ha permesso ad alcuni animali di trovare un nuovo scopo per l'anzianità, poiché consente per esempio alle femmine non più riproduttive di accudire i piccoli altrui, contribuendo così a supportare il proprio gruppo sociale. Quali sono state però le evidenze che hanno permesso agli scienziati di capire che le scimpanzé del Parco Nazionale di Kibale entravano in menopausa? Le femmine di scimpanzé, infatti, in genere non vivono all'interno dello stesso gruppo dove si trovano le figlie né si prendono molto cura dei piccoli altrui.

Tuttavia, gli scienziati si sono resi conto che in Uganda vivevano alcune delle femmine di scimpanzé tra le più anziane al mondo, alcune perfino più anziane degli individui che vivono in cattività. Le femmine più in là con gli anni, inoltre, presentavano una regolazione ormonale molto diversa rispetto alle loro parenti più giovani. Una condizione che è stata possibile studiare e osservare attraverso l'analisi dell'urina e delle feci. Inoltre, il team ha effettuato anche uno studio ecologico specifico sull'area all'interno del Parco, scoprendo che vi erano condizioni ecologiche insolitamente favorevoli per questa comunità. La popolazione di Kibale gode infatti di una grande quantità di cibo rispetto agli altri gruppi di scimpanzé rivali, affronta inoltre bassi tassi di predazione e anche la mortalità causata dalle malattie non è così elevata.

Questi fattori ambientali hanno quindi spinto gli esperti a proporre un'ipotesi, ovvero che la menopausa osservata nelle femmine di scimpanzé – che non vanno incontro ad una gravidanza da almeno 5 anni – potesse essere considerata una risposta fisiologica alle condizioni ambientali e a uno stato di salute generale superiore alla media. L'altra possibilità proposta dagli scienziati era invece che la menopausa fosse in realtà un tratto evoluto tipico degli scimpanzé (che insieme ai bonobo sono i nostri parenti viventi più stretti), ma che non era mai stata mai osservata fino a questo momento probabilmente per via delle minacce che questa specie e il loro habitat affrontano a causa dagli esseri umani.

«Gli scimpanzé sono estremamente suscettibili alle malattie che colpiscono gli esseri umani e verso le quali hanno poche possibilità di sopravvivenza – ha detto un altro autore dell'articolo Kevin Langergraber dell'Arizona State University, che ha collaborato con Wood proprio per verificare che le scimpanzé anziane di Kibale non fossero più riproduttive  – Se però una popolazione non è minacciata da molte malattie, questo vuol dire che è relativamente al sicuro dalla nostra specie e che può quindi godere di una maggiore salute, anche in tarda età».

Andando poi a misurare i livelli ormonali già associati alla menopausa umana, che includono l'ormone follicolo-stimolante, l'ormone luteinizzante, estrogeni e progestinici, gli scienziati si sono resi inoltre conto che la fertilità negli scimpanzé di questa particolare popolazione diminuisce a partire dai 30 anni di età, fino ad arrivare ad una sterilità marcata tra i 40 e i 50 anni, affrontando una transizione menopausale molto simile a quella della nostra specie.

Per ottenere questi risultati il team ha dovuto inoltre esaminare i tassi di mortalità e fertilità delle femmine che hanno hanno fatto parte questa popolazione, ben 185 individui sulla base ai dati demografici disponibili che sono stati raccolti da generazioni di naturalisti dal 1995 al 2016. Inoltre, hanno continuato per anni a misurare i livelli ormonali nei campioni di urina di tutte e 66 le scimpanzé attualmente viventi nella comunità, che hanno un'età compresa tra i 14 e i 67 anni.

I ricercatori, comunque, sottolineano che c'è ancora molto lavoro da fare e che in futuro bisognerà ampliare questa ricerca e allargare il campione anche ad altre popolazioni di scimpanzé e ad altre specie di primati, se si vuole davvero comprendere meglio l'origine evolutiva della menopausa e quali siano le differenze nella vita post-riproduttiva delle varie specie.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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