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12 Giugno 2024
9:00

Anche i serpenti velenosi si sposteranno verso nuovi territori a causa dei cambiamenti climatici

Secondo uno studio, entro il 2070 molte specie di serpenti velenosi si sposteranno verso paesi in cui oggi sono assenti, con possibili conseguenze anche per la salute umana.

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I cambiamenti climatici stanno trasformando radicalmente gli ecosistemi del nostro pianeta, portando con sé una serie di conseguenze che interessano sia la flora che la fauna. Molti animali spariranno, altri invece diventeranno più comuni o andranno a occupare nuovi territori diventati più ospitali con l'aumento delle temperature. Un recente studio ha evidenziato come queste trasformazioni ambientali influenzeranno anche la distribuzione dei serpenti velenosi, spingendoli ad allargare il loro areale in alcune zone del mondo dove oggi sono assenti o meno numerosi.

Questo fenomeno, seppur potenzialmente preoccupante, rappresenta un adattamento naturale degli animali alle nuove condizioni climatiche, e va compreso in un contesto più ampio di cambiamenti ecologici a cui gioco forza dovremmo abituarci. I serpenti, come molti altri animali, sono estremamente sensibili alle variazioni climatiche. Temperature più elevate, cambiamenti nelle precipitazioni e conseguenti modifiche agli habitat, stanno spingendo questi rettili a cercare nuove aree dove poter sopravvivere e prosperare. Non si tratta di un'invasione, ma di un adattamento naturale inevitabile in un mondo che cambia.

Lo studio, recentemente pubblicato sulla rivista The Lancet Planetary Health, ha permesso di calcolare come molte specie di serpenti velenosi si sposteranno sempre più in cerca di climi più ospitali che oggi o fino a non molto tempo fa erano inospitali. Questo movimento porterà alcune specie a stabilirsi anche in regioni dove non erano precedentemente presenti, creando nuove dinamiche ecologiche con cui dovremo imparare a convivere. Per esempio, molti paesi del sud-est asiatico e dell'Africa potrebbero vedere un aumento o l'arrivo di alcune specie di serpenti velenosi dai paesi vicini.

Utilizzando modelli predittivi, gli scienziati hanno infatti "previsto" che entro il 2070, in base ad alcuni scenari climatici, molte specie spariranno o si sposteranno seguendo l'espansione o la contrazione dei propri habitat. L'arrivo di nuove specie di serpenti velenosi avrà inevitabilmente un impatto sugli ecosistemi locali, ma anche potenzialmente sulla salute umana. Si stima che ogni anno tra 81.000 e 138.000 persone muoiano e circa 400.000 rimangano con disabilità permanenti a causa dei morsi di serpenti velenosi, principalmente in Asia orientale, in Africa sub-sahariana e nelle regioni neotropicali.

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Se i cambiamenti climatici continueranno in questa direzione, dovremo affrontare nuove sfide anche per la salute pubblica, soprattutto in paesi a basso reddito, dove l'accesso alle cure mediche è scarso o nullo. Tra i paesi maggiormente interessati da questo possibile scenario, troviamo infatti Niger, Namibia, Cina, Nepal, Myanmar Uganda, Kenya, Bangladesh, India e Tailandia. I cambiamenti climatici rappresentano quindi una sfida globale che richiede azioni concertate a livello internazionale non solo per contrastare gli inevitabili impatti ambientali e sulla biodiversità, ma anche per la salute umana.

La potenziale espansione dei serpenti velenosi è solo una delle molteplici conseguenze di questo fenomeno causato dalle attività umane. Ridurre le emissioni di gas climalteranti, proteggere la biodiversità e garantire la conservazione degli habitat naturali è perciò indispensabile per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, preservare le dinamiche ecologiche e cambiare questi o altri possibili scenari futuri. I cambiamenti climatici stanno ridisegnando la mappa della biodiversità globale, portando con sé nuove sfide.

La migrazione dei serpenti velenosi verso nuove aree è infatti solo un esempio di come la natura si adatta e trova nuovi equilibri, che ci piaccia oppure no. Affrontare questi cambiamenti globali con maggiore consapevolezza e tempestività è perciò essenziale per garantire la sicurezza umana e la conservazione della biodiversità. In un mondo sempre più caldo, le conseguenze per le attività e le società umane, inclusa l'economia, saranno enormi, quasi sempre negative e non necessariamente del tutto prevedibili. Anche per questo dobbiamo intensificare gli sforzi per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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