Un trio di ricercatori ha scoperto che anche i pinguini potrebbero avere una certa consapevolezza di sé, cosa finora mai ipotizzata per questi uccelli. Prabir Ghosh Dastidar, Azizuddin Khan e Anindya Sinha hanno infatti condotto uno studio preliminare analizzando il comportamento di un gruppo di pinguini di Adelia alla prese col famoso test dello specchio e i risultati, ancora in fase di revisione e pubblicati in preprint sulla piattaforma bioRxiv, sembrano andare proprio in questa direzione.
Gli studi condotti finora hanno dimostrato che la consapevolezza di sé è qualcosa di piuttosto raro nel regno animale e finora solo alcuni mammiferi, alcuni uccelli e pochi pesci hanno dimostrato di possedere questa capacità. Negli esseri umani è facile capire se un individuo è dotato di autocoscienza ma negli altri animali non è sempre semplice capirlo.
La maggior parte degli studi che cercano di scovare questa capacità partono quasi sempre dall'ormai famoso test di riconoscimento allo specchio (Mirror self-recognition – MSR) dove, come suggerisce il nome, gli animali testati vengono lasciati di fronte a uno specchio mentre gli studiosi analizzano le loro reazioni.
La consapevolezza di sé secondo questo test, generalmente, implica che gli animali posti di fronte al loro stesso riflesso notino qualcosa di se stessi che possono osservare solo grazie allo specchio, come per esempio una macchia rossa sul viso. In questo nuovo studio, quindi, i ricercatori si sono chiesti se i pinguini potessero avere questa rara capacità, dimostrata finora soprattutto in molti primati, cetacei, elefanti, cavalli, corvidi e persino alcuni pesci.
Per scoprirlo, sono andati sull'isola di Svenner, nella parte orientale dell'Antartide, per osservare e analizzare il comportamento dei pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae) messi di fronte allo specchio in natura. Sono stati quindi condotti quattro tipi diversi di esperimenti.
Il primo prevedeva semplicemente il posizionamento di alcuni specchi sparsi in giro per la colonia, in modo da osservare se e in che modo reagissero gli uccelli. Il secondo prevedeva invece la costruzione di un recinto di cartone intorno ad alcuni pinguini che li indirizzasse verso gli specchi alla fine di un percorso. Il terzo includeva il posizionamento di alcuni adesivi colorati sugli specchi che, quando notati, avrebbero potuto ingannare la vista e far credere che fossero invece sugli individui che stavano guardando. Nell'ultimo esperimento ad alcuni pinguini è stato infine fatto indossare una sorta di grembiule in modo che potessero vederlo nell'immagine riflessa.
E come andata? Nel primo esperimento non c'è stata alcuna risposta, cosa abbastanza prevedibile considerando che solitamente la maggior parte degli animali falliscono questo test credendo di avere di fronte un altro individuo. Le cose sono però diventate interessanti a partire dal secondo esperimento, con i pinguini che si sono mossi in modo tale da suggerire che stessero esaminando loro stessi.
Nel terzo, invece, gli uccelli sono diventati molto più agitati e hanno cercato attivamente di rimuovere gli adesivi che vedevano riflessi allo specchio mentre non hanno mostrato alcun comportamento particolare quando si sono visti mentre indossavano un grembiule colorato. Secondo gli autori, seppur in modo parziale e incompleto, questi risultati suggeriscono comunque che i pinguini hanno mostrato una certa consapevolezza di sé.
Questi risultati preliminari andranno revisionati da altri esperti e occorreranno certamente studi più approfonditi e strutturati per poter togliere ogni dubbio ma questi primi indizi sembrano essere piuttosto promettenti e potrebbero presto far aggiungere anche i pinguini all'esclusiva lista degli animali dotati di autoconsapevolezza.