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6 Settembre 2024
10:01

Anche i grifoni quando invecchiano diventano più “pantofolai” e selettivi in fatto di amicizie

Un nuovo studio rivela che anche i grifoni anziani diventano più selettivi con le amicizie e seguono routine più stabili, proprio come noi esseri umani quando invecchiamo.

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Se anche voi, come sostengono tanti meme sui social, una volta superati i 30 anni preferite il divano e Netflix a una serata fuori tra amici, allora sappiate che avete molto in comune con i grifoni anziani. Secondo infatti un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, questi affascinanti e maestosi avvoltoi mostrano, in età avanzata, un comportamento sempre più selettivo in fatto di amicizie e nella routine quotidiana. Proprio come noi umani, i grifoni anziani tendono a preferire la stabilità di pochi legami fidati e a evitare nuove conoscenze, limitando anche i loro spostamenti.

La vita sociale dei grifoni: dai giovani esploratori a "pantofolai" di mezza età

La ricerca, condotta da un team numerosi di scienziati, ha osservato i movimenti e le interazioni sociali di 142 grifoni eurasiatici (Gyps fulvus) per un periodo di ben 15 anni, monitorando grazie ai dispositivi GPS individuali le loro abitudini in Israele. Quello che emerge è un cambiamento notevole nel comportamento sociale e nei movimenti man mano che questi uccelli invecchiano. Da giovani, i grifoni esplorano molti luoghi diversi, appollaiandosi in dormitori sempre nuovi e frequentando un'ampia rete di amici.

Ma con l'età, le cose cambiano. I grifoni più anziani iniziano a preferire pochi siti di riposo ben conosciuti e stabiliscono routine di spostamenti e attività molto più prevedibili. Come ha spiegato Noa Pinter-Wollman, coautrice dello studio, «i giovani avvoltoi controllano molti luoghi di riposo diversi, ma a mezza età, iniziano ad andare sempre più spesso negli stessi posti». Questo comportamento riflette un bisogno crescente di stabilità, che diventa sempre più evidente quando gli avvoltoi superano i 10/15 anni (un grifone vive mediamente anche oltre 35 anni).

Come ha invece sottolineato Orr Spiegel, altro coautore dello studio, i grifoni anziani «non hanno più l’energia per stare "fuori e in giro", e tornano costantemente negli stessi posti, preferendo la compagnia dei soliti amici».

Amicizie più selettive, ma più forti

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Uno degli aspetti più interessanti emersi dallo studio riguarda proprio le amicizie tra i grifoni. Sebbene il numero di interazioni con altri individui non cambi significativamente con l’età, la qualità di queste relazioni si modifica. I grifoni più anziani riducono drasticamente il tempo trascorso con uccelli al di fuori del loro gruppo ristretto di amici, preferendo mantenere legami forti e consolidati, piuttosto che avventurarsi in nuove conoscenze.

Questo atteggiamento riflette una dinamica molto comune anche tra noi esseri umani: con il passare degli anni, tendiamo a preferire poche amicizie di lunga data, riducendo le interazioni casuali o più superficiali. Il risultato è che anche i grifoni più anziani trascorrono la maggior parte del tempo con i loro amici più fidati, appollaiandosi quasi sempre con loro e seguendo abitudini costanti e ben consolidate.

Una routine che aiuta a sopravvivere

Oltre alla selettività sociale, lo studio ha evidenziato come la fedeltà a certi luoghi e l’adozione di routine precise possano avere anche un valore estremamente pratico. I dormitori dove i grifoni si appollaiano spesso fungono da veri e propri "centri di informazione", dove gli uccelli si scambiano segnali utili sulle fonti di cibo, come le carcasse degli animali, risorse preziose e piuttosto difficili da trovare.

Gli avvoltoi più anziani, grazie alla loro esperienza, potrebbero anche monopolizzare i siti di riposo più sicuri o strategici, spesso più vicini alle fonti di cibo affidabili, utilizzando le preziose informazioni accumulate negli anni per vivere una vita (e soprattutto una vecchiaia) più comoda e tranquilla. E come dargli torto?

Invecchiare con saggezza

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Questo nuovo studio offre quindi uno spaccato estremamente affascinante sul comportamento sociale degli avvoltoi, mostrando che l’invecchiamento porta con sé una maggiore selettività non solo nei rapporti, ma anche nelle abitudini quotidiane. Un comportamento che, come accade tra noi esseri umani, riflette probabilmente un bisogno di stabilità e sicurezza, maturato con l’esperienza e la saggezza accumulata nel corso della vita.

Per noi che osserviamo questi maestosi uccelli (fortunatamente sempre più numerosi anche qui in Italia), la loro evoluzione sociale e comportamentale non può che ricordarci ancora una volta quanto la natura, in tutta la sua diversità, possa essere straordinariamente simile al nostro mondo, sempre meno unico e "speciale" man mano che conosciamo meglio il comportamento e le abitudini degli altri animali che condividono con noi questo pianeta.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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