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18 Marzo 2021
17:39

Anche i 1700 vitelli della seconda nave che vagava nel Mediterraneo saranno uccisi

I 1776 vitelli della nave Elbeik, che da mesi navigano nel Mediterraneo per colpa di un focolaio di blue tongue, saranno abbattuti, proprio come è stato per quelli della Karim Allah. Ancorata dalla scorsa settimana sull’isola di Minorca, ha ricevuto una risoluzione da parte del ministero dell’Agricoltura spagnolo: dovrà andare a Cartagena, in Spagna, dove tutti gli animali saranno ispezionati e macellati.

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I 1776 vitelli della nave Elbeik, che da mesi navigano nel Mediterraneo per colpa di un focolaio di blue tongue, saranno abbattuti, proprio come è stato per quelli della Karim Allah. Ancorata dalla scorsa settimana sull’isola di Minorca, ha ricevuto una risoluzione da parte del ministero dell’Agricoltura spagnolo: dovrà andare a Cartagena, in Spagna, dove tutti gli animali saranno ispezionati e macellati.

A Cartagena il mattatoio usato per i vitelli della Karim Allah

Il porto, secondo l’ordinanza, è il più idoneo per «per effettuare le operazioni di ispezione del proprio carico bovino, poiché dispone di una banchina sufficientemente lontana per effettuare le operazioni di scarico, macellazione, sollevamento e trasporto degli animali, con sufficienti garanzie di sicurezza». Proprio sulla darsena di Escombreras è ancora installato il mattatoio mobile usato il 6 marzo per la macellazione degli 864 vitelli trasportati dall'altra nave, la Karim Allah.

La nave, secondo quanto dichiara l’organizzazione animalista Animal Equality, richiederà che gli animali siano esaminati dai veterinari prima della macellazione. La nave Elbeik proprio da Minorca ha cercato di coordinare con la Libia il processo di vendita degli animali e da quello stesso Paese sarebbe arrivata una proposta di acquisto. Ma il Ministero dell’Agricoltura di Madrid ha detto “no”. Non è stato possibile accettare la proposta e dare nuovi certificati.

«La Spagna ha appreso che gli animali a bordo della Karim Allah ed Elbeik sarebbero stati respinti ai porti di destinazione già il 21 dicembre, due giorni dopo la partenza della nave dal porto di Tarragona e quattro giorni prima del suo arrivo in Turchia il 25 dicembre mattina”, spiegano da Animal Equality che accusa le autorità spagnole di non aver “informato la Commissione europea di ciò che stava accadendo con la nave».

La situazione è stata critica sin da subito: le due navi partite dalla Spagna sono state respinte dalla Libia e poi hanno cominciato a vagare per il Mediterraneo con la speranza di trovare un attracco dove poter far arrivare i vitelli. Nonostante il fatto che la Grecia abbia consentito alla nave Elbeik di fare rifornimento di carburante e trasportare cibo per gli animali e l'equipaggio, il cibo ha cominciato a scarseggiare e hanno ancora disponibilità solo per un paio di giorni. Dopo tre mesi alla deriva, secondo Animal Equality più di 100 animali sono già morti a bordo e l'equipaggio è al limite delle proprie forze. Le condizioni avverse del viaggio che hanno dovuto sopportare e la presenza di un numero così elevato di esemplari a bordo ha portato alla morte centinaia di loro. La nave Elbeik potrebbe arrivare domani al porto di Cartagena.

Animal Equality: «Il Governo spagnolo avrebbe potuto prevenire le sofferenze degli animali»

«Il governo spagnolo avrebbe potuto prevenire da molto tempo le sofferenze di migliaia di animali alla deriva, abbandonati senza cibo; molti di loro sono morti. Non hanno mostrato alcun interesse per il benessere degli animali, ignorando la loro responsabilità. Se non riesce a garantire il rispetto delle normative, è necessario porre fine al trasporto di animali vivi», afferma Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia.

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